Compleanno alla Citrosodina... Cristo, questa notte sono 44, e mica gatti, e manco cazzi... insomma, sto diventando qualcosa di più, sì, insomma... vecchio? Non quando guardo i tuoi occhi... eppure sento qualcosa, come un bruciore... no, Ernesto (o era Augusto?), non è fame, è più qualcosa di... non so, forse voglia di fottere?
Rotoliamo imperdonabili verso la nostra fine come in un ottovolante impazzito, in una discoteca dove le luci stroboscopiche sono gli sguardi di zombie che aprono le nostre ferite come freccie al laser, imbucati a forza nella botte che lacerò il corpo di Attilio Regolo... nella notte il bruciore sale, mi serve assolutamente della Citrosodina... piccoli grani, sale granulato effervescente, sodio bicarbonato e acido citrico monoidrato che soli riempiono il mio cervello di desideri e placano le turbe della mia identità repressa.
Fegato spappolato nell'attesa che le mie cellule e i miei neuroni, morenti in quantità ben maggiore di quelli nascenti, lascino il nulla al posto dei miei sentimenti... esalo l'ultimo rutto... grazie Citrosodina...