Milano una sera di settembre, -4 giorni al volo. Attraverso la città pensando a uno sguardo, mi appiccico addosso l'idea di un obiettivo che non sia tu. Dal Ponte di Farini vedo 'Grani&Braci', il nuovo locale di cui parleremo questa sera Silvio e io, più Silvio che io, una volta di più 'portoghese' dell'informazione, infiltrato di lusso ma giustificato, consapevole portaborse con tanto di digitale dalle inusitate risorse.
Ecco la signora, non male, clic, và la tipa, mica male pure lei, clic; toh, Paolo Liguori, ma sì, clic pure a lui. Intanto il cibo mi passa davanti e si ammassa con disegni abbastanza geometrici e una certa arte che vira verso destra, con quei camerieri che paiono usciti da un film di 007, tutti dotati di auricolari e più impettiti di una guardia svizzera. Ma chemminchia, per ordinare una pizza sembra che gli devi chiedere del C4...
E' questo il nostro futuro per giustificare un'ipotesi di buon gusto? Sollevo dubbi, mentre il mio pensiero comincia a lasciare questo posticino che alla fine sarà anche bello, ma altro non è che l'ennesima copia di un finto lusso pret-a-porter dedicato all'uomo comune: "Il nostro ristorante è adatto a una clientela variegata" racconta Ileana Cestarelli, una delle responsabili. Che è come dire 'Serviamo pure i negri'... Ma che cazzo mi significa? Mi sono rotto di tutti questi posti dove TUTTI possono entrare, oppure dove la differenza è fatta solo dal portafoglio. Io vorrei un locale dove il proprietario ci mettesse la faccia e finalmente desse un po' di carattere: "Tu, non ti voglio a te dentro al mio locale, mi hai rotto il cazzo!". Oppure un ristorante con il seguente cartello: 'La direzione non è tenuta a spiegare del perché cacci a pedate nel culo alcuni clienti, mentre ad altri faccia pagare doppio le portate". Fino a tornare a un sano razzismo del tipo: "Qui non entrano italiani!"... giusto, finalmente un ristorante solo per extracomunitari... visto che già ci siamo svenduti la nostra religione e costruiremo loro le moschee, ormai tra poco ci arriviamo...
In realtà, purtroppo, nulla di nuovo sotto al sole. Comunque, forse, da 'Grani&Braci' ci si mangia pure bene, ci potrete portare la fidanzata e magari potrete anche farci bella figura.
Fra l'altro è molto divertente, mentre si mangia, osservare dalle vetrate il delirio della Milano che si affastella nell'ora di punta: di sera, se passate verso le 7, potrete gustarvi infinite colonne che certamente garantiranno una superiore percentuale di cancro ai malcapitati automobilisti in colonna, con l'aggiunta di un paio di incidenti mortali, che da quelle parti non mancano mai. Il tutto mentre starete per sbocconcellare le ultime briciole di 'Grani&Braci'...
(foto di Massimiliano Bordignon)