Visualizzazione post con etichetta Capitol Hill. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Capitol Hill. Mostra tutti i post

giovedì 30 dicembre 2021

Aveva applaudito l'assalto a Capitol Hill, 'sceriffa' licenziata

Roxanne Mathai
Psicoreati in corso negli Stati Uniti. Ne è rimasta vittima Roxanne Mathai, 47 anni, vice sceriffo di una contea del Texas, che aveva definito l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 "uno dei giorni più belli" della sua vita.
La 'sceriffa' per questo suo giudizio è stata licenziata dopo che già a gennaio era stata sospesa a gennaio, a seguito della pubblicazione di alcune foto su Facebook in cui appariva a Capitol Hill.
La donna si era appellata contro la decisione, sostenendo di non avere partecipato all'insurrezione e di non essersi resa conto della violenza dell'assalto, ma la sua difesa è stata definita "ridicola". (fonte: AGI)

giovedì 7 gennaio 2021

Gli elettori di Trump chiedono solo verità e democrazia

Il 'mare' dei sostenitori di Donald Trump
E' la solita storia. Se a scendere in piazza sono gli 'amichetti della Sinistra' va tutto bene, perfino le violenze dei cosiddetti 'Centri Sociali' passano in cavalleria, e così in campo internazionale, i tumulti che hanno fatto seguito alle marce dei facinorosi sostenitori di Black Lives Matter non sono mai state condannate. Insomma, 'white lives doesn't matter', ma l'importante è crederci, 
E così la voglia di libertà e di democrazia che i sostenitori di Donald Trump hanno espresso con il loro scendere in piazza è stata subito etichettata nei modi più volgari e violenti. Non c'è organo televisivo o 'social' che non li abbia subito etichettati al pari di pericolosi nazisti, i 'post' del presidente sono stati addirittura bloccati nell'ennesimo segno di 'polizia del pensiero' da parte di giganti come Twitter, Google, Facebook, Netflix e compagnia belante.
Viviamo in un mondo sempre più 'orwelliano', e la diffusione del Covid-19 è stata un'ottima scusa per rinchiudere in casa, oltre alle persone, anche il dissenso. Scendere in strada per reclamare il diritto alla trasparenza in quelle che sono state, probabilmente, le elezioni più falsate della storia americana, è stata una grande prova di coraggio da parte di quegli americani che hanno nell'orgoglio e nell'amor di Patria ancora dei valori, troppo pericolosi per essere accettati dal mondo globalizzato di oggi.