Il 'mare' dei sostenitori di Donald Trump |
E così la voglia di libertà e di democrazia che i sostenitori di Donald Trump hanno espresso con il loro scendere in piazza è stata subito etichettata nei modi più volgari e violenti. Non c'è organo televisivo o 'social' che non li abbia subito etichettati al pari di pericolosi nazisti, i 'post' del presidente sono stati addirittura bloccati nell'ennesimo segno di 'polizia del pensiero' da parte di giganti come Twitter, Google, Facebook, Netflix e compagnia belante.
Viviamo in un mondo sempre più 'orwelliano', e la diffusione del Covid-19 è stata un'ottima scusa per rinchiudere in casa, oltre alle persone, anche il dissenso. Scendere in strada per reclamare il diritto alla trasparenza in quelle che sono state, probabilmente, le elezioni più falsate della storia americana, è stata una grande prova di coraggio da parte di quegli americani che hanno nell'orgoglio e nell'amor di Patria ancora dei valori, troppo pericolosi per essere accettati dal mondo globalizzato di oggi.