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sabato 22 maggio 2010

Cosa succede se hai in mente un pensiero

Che cosa succede della tua vita quando hai in mente un pensiero? Cosa succede quando questo pensiero riaffiora dal tuo subconscio, lo afferri, lo squarci, ci guardi dentro ma non capisci ancora bene di cosa si tratti? Alcuni cadono in depressione, altri pensano di stare 'uscendo pazzi', altri mangiano una tavoletta di cioccolato, qualcuno si tira una bella pippa davanti a un porno ungherese... qualcun altro comincia farsi domande strane sul senso della vita, magari imbracciando religioni wicca o 'neoqualcosa'... fondamentalmente però, se il Milan la mette dentro e vedi che i ragazzi in maglietta rossonera esultano, vuol dire che la china è quella giusta e l'arte da mettere da parte è quella del 'bicchiere mezzo pieno'...
E allora l'importante è crederci, sempre, con quel pizzico di creatività in più...

mercoledì 5 maggio 2010

Intervallo: il teatro dell'assurdo, John Belushi in "Animal House" e l'antichissimo popolo degli unni...

Preambolo: vorrei poter dire che di certe cose non me ne frega assolutamente niente, ma sarebbe falso. Alle volte, per quanto il nostro animo cerchi di rimanere il più freddo possibile, logico e razionale, è difficile restare inerti di fronte a quanto ci capita e, magari, ci tocca da vicino. Dico magari, perché questa cosa non dovrebbe toccarmi da vicino. In effetti non so nemmeno di cosa stia parlando. Di certo non l'ho cominciata io, ma qualcun altro. Io non ho mandato messaggi per primo, non sono ritornato a scrivere per primo, non mi sono autoinvitato per primo. Insomma, sono arrivato sempre secondo, il che potrebbe perfino apparire fastidioso e scomodo, insomma, qualcosa del genere "Ogni tanto lascia fare a me le cose per primo, no?". Invece niente. Ora vorrei poter scrivere qualcosa di profondo e speciale, invece rimango assolutamente attonito nel vedere il teatrino dell'umanità che si sviluppa attorno a me. C'è qualcosa che non colgo e, a questo punto, mi sento un tantino imbecille, un po' come lo dovevano sentirsi certi popoli antichi di fronte alle meraviglie della natura. Semplicemente non so dare una spiegazione. Vorrei tutto sommato capire perché certe persone fanno quel cazzo che fanno, entrano nella nostra vita non invitate, ci saltellano dentro come fossero in un vigneto durante la vendemmia o si trattasse del passaggio degli Unni in Italia, e poi allegramente se ne vanno sbattendo la porta e, anzi, a chi gli chieda una spiegazione replichino seccate o, forse addirittura peggio, con uno "Scusa" di circostanza che suona addirittura comico, come quello proferito da John Belushi in "Animal House" al povero studente cui distrugge la chitarra in un impeto d'ira. Ma questo non è un film, appunto. E, soprattutto, scusatemi, non so nemmeno di cosa sto parlando. Noi fessi siamo sempre gli ultimi a saperlo...

Questa canzone è dedicata a te, a te che mi stai leggendo e che sai che sto parlando di te. Non ha un significato particolare, non capisco nemmeno tutte le parole, ma avrei voluto ballarla insieme... buon ascolto con Erykah Badu e "Honey"... so sweet...

mercoledì 28 aprile 2010

Blue velvet...

Che cos’è la poesia? Che cos’è la notte? Avvolgimi nel tuo velluto scuro, avvolgimi nel tuo calore, soffocami di te. Che cos’è il buio? Cosa significa annaspare nell’aria con gli occhi spalancati a cercare uno sguardo, un’immagine, qualcosa da toccare? Cosa resta di quelle lunghe ore di giorno, corrose nel ricordo che sbiadisce, sempre più sfuocate, sempre più perse? Rimane solo quello sguardo, intenso anche senza luce. A mani giunte mi piego sulla mia figura, mi avvolgo e mi svelo, una lenta musica scioglie il mio corpo. Domattina il sole si alzerà illuminando una macchia di gioia.

lunedì 15 marzo 2010

Intervallo: "Angel" by Madonna

Intervallo, un momento di riflessione un attimi di piacere profondo, un tuffo nel passato per ricordare forse la migliore Madonna di sempre, quella di "Like a Virgin", un disco praticamente perfetto, che conteneva un brano semplicemente mostruoso, secondo me almeno.
Si tratta di "Angel", terzo singolo uscito dall'album, esattamente il 10 aprile 1985 (quindi un quarto di secolo fa...), uno dei suoi hit più famosi del periodo, tanto che raggiunse le vette delle classifiche di mezzo mondo.
Eppure, secondo molti critici, questo pezzo sarebbe 'sub-par', ovvero sotto la media dei singoli di Madonna. Io non sono d'accordo. Evidentemente però Madonna sì, visto che l'ha cantata dal vivo solo una volta, durante il Virgin Tour del 1985.

Questo è il video. Lascio giudicare a voi...

venerdì 16 ottobre 2009

Toronto... intervallo notturno

Toronto guardami, prendimi, dosami, stracciami, usami, adorami, schiacciami, esaltami, ogni momento fammi vivere dentro di me e con te, su ogni millimetro della tua pelle liscia o screpolata, glabra o corrosa, rendimi partecipe della tua anima e del tuo cuore che posso sentire battere forte. Sei sporca e putrida come piace a me, mi ricordi da dove vengo, sei vissuta e con un filo di morale chiusa a doppia mandata nel retrobottega di un lurido ristorante cinese, unto e pieno di fumo, mentre la pioggia batte ritmicamente il tempo che passa sui vetri ricoperti di poster che urlano il prossimo concerto… Fissami, spingimi, amami, urlami, chiamami, passami sopra con la tua forza, voglio che tu sia mia, come una donna da usare senza fine, ogni notte, sarò ovunque, dentro di te, invisibile ma presente, ovunque tu mi vorrai…

E ora ascoltami... "Invisible Man" (Joe Jackson)

giovedì 3 settembre 2009

Intervallo

Solo una notte corredata da un temporale può descrivermi. Non riesco a interrompere il digitare delle battute che compongo, una dopo l'altra, sull'onda di un pentagramma in sintassi sgrammaticata. L'intervallo di questa notte lo dedico a te. Come sfere spesso le vite delle persone si toccano rimbalzando, levigate, senza sdrucirsi, lasciandosi intatte alle spalle la propria uguaglianza. Ogni tanto incrociamo qualcosa di più spesso, qualcosa che ci ferisce, qualcosa che porta via un po' di noi ma che ci regala a propria volta un po' di sé. Scambi di cortesie, sorrisi appena accennati, una nuvola li raccoglie e li dissemina in piccole luci nella città estiva che si rianima di vita e traffico. Buonanotte...

PS1: lungi da me l'idea di fare il poeta, sono cose che mi fanno ridere... ma mi diverte esprimere me stesso anche così, usando qualche parola...
PS2: va che si può anche lasciare un commento! Oppure puoi/potete ;-) scrivermi alla mia e-mail fotomax65@yahoo.it...

Ed ecco, come promesso, il video, una meravigliosa ballata romantica degli anni '80... I Prefab Sprout con Appetite (1985), un misto di rugiada e nebbia, direttamente dalle foschie di Newcastle...

martedì 4 agosto 2009

Il 'tristo' Ian vi augura una dolce e lunga notte...

Notte. Notte fonda. Il fantasma di Ian Curtis mi perseguita già da due giorni e io non riesco a scollarmelo di dosso. Stamane l'ho osservato mentre si contorceva nella sua danza epilettica, l'ho ascoltanto nelle sue struggenti e melanconiche melodie, e quasi mi sono lasciato contagiare dal suo nichilismo assoluto. Ho visto Leyla Pafumi ancheggiare sinuosa con il suo profilo da strega e il suo corpo da Venere. Ho rovistato fra i ricordi della mia famiglia andando a cercare improbabili parentele in giro per il mondo con altri inquilini Facebook. Ho pensato a quel negozio dove stai lavorando tu, e so che presto ci rimetterò piede per far finta che un nuovo cordone ombelicale tenga ancorata la mia vita. "Love Will Tear Us Apart", ma chi sono io e chi sei tu ancora forse non lo so.

Ecco a voi una versione 'minimalista' di "Love Will Tear Us Apart", eseguita dai Nouvelle Vogue in quel di Glastonbury. Buona notte...

domenica 2 agosto 2009

Intervallo: 'It must be love'... prima o poi...

Questa sera avrei voluto proporvi, fra un misto di malinconia e decadenza, un pezzo di Syd Barrett o uno di Ian Curtis (chissà se i due abbiano mai avuto la possibilità di incrociarsi).
E così, mentre Patrizia D'Addario, nuova Rosa Luxemburg della sinistra in sfacelo, a Parigi manda in onda il suo show che potremmo chiamare 'Essere Troia Oggi' con splendide prospettive di pubblicare presto un libro che rimarrà nella storia come lo furono i Rotoli di Qumran e di partecipare all'ennesima puntata dell'ennesima Isola dei (non) Famosi, mentre il Milan sta per vendere Andrea Pi
rlo ma nessuno lo sa, forse nemmeno Pirlo, mentre io cerco sempre la mia futura 'ex' Signora Bordignon, mentre ritrovo con gioia il mio grande amico Alberto Michelini e ritrovo con altrettanta gioia il mio 'amicizzimo' Silvio De Rossi, mentre vorrei guardare History Channel per vedere se parlano di qualche Supernova che si schianterà presto sul pianeta Terra, mentre mi segno da parte che devo fare un sacco di cose (fare il pezzo sul Nuerburgring, parlare del grande Remo Bianco, tornare a farvi conoscere le 'geek' del web, richiamare un paio di amiche che avete conosciuto pure voi da queste parti)... insomma, mentre tutte queste cose si affastellano nella mia mente in un sabato senza troppi orpelli ma quasi 'spartano' nelle sue dinamiche, vi propongo, prima di andare a nanna, uno splendido pezzo targato anni '70.

A cantare sono Alton McClain & Destiny, titolo del brano: "It must be love". Dovrà arrivare, prima o poi...

martedì 12 maggio 2009

Intervallo

Tante parole, tanti rumori, tanto nulla. Alla fine resta solo un sibilo. Il sibilo del silenzio, con una musica lontana. Ho ascoltato questo suono, mi ha riempito il corpo, mi ha inumidito gli occhi, mi ha lievitato nell'aria. E allora lo voglio fare ascoltare anche a voi...

Ammirate Maria Pages, ascoltando questa meravigliosa "Firedance", e l'"Urlo del Diavolo" diverrà sospiro...

martedì 21 aprile 2009

Intervallo

Infilo le mani adunche nel tuo animo, scarnifico ogni angolo della tua immagine, lentamente assaporo incastrandomi nella tua essenza, languido mi provoco nell’eccitazione di una movenza antica, ‘stream’ ed elettricità si fondono in un connubio di labbra, la stretta aumenta, diventa più forte, intenso il momento diventa perenne, eterno, sopravvivrà a noi.

lunedì 20 aprile 2009

Intervallo

Guardo i tuoi occhi e non so dove siano, li cerco pensando siano i miei, guardando il mondo attraverso pupille che non conosco, perse nella nebbia di un’immagine cartapecora. Il suono della musica mi avvolge in una danza ancestrale, siamo io e te, da qualche parte su questo pianeta, in attesa...