domenica 11 ottobre 2009

Tre, numero perfetto di un venerdì sera a Toronto

Come un fiore che si schiude all'alba (dio, che immagini auliche...), Toronto lentamente scopre i suoi petali notturni ai miei occhi, che altro non aspettano che di tuffarsi sugli stami e sui pistilli che ne costituiscono la parte più... succosa... vabbeh, raga, è così... Insomma, Toronto sta man mano rivelandosi. Ieri serata 'a tema'... quale tema? Boh, e che ne so, dicevo così per dire... in realtà no, il tema c'è, ed è quello del divertimento... ho visto gente 'di-ver-tir-si' nel vero senso della parola, lasciarsi andare senza dover pensare all'atteggiamento da tenere in questa o quella situazione...
E così la serata è cominciata, manco a dirlo, al Drake Hotel, dove questo venerdì sera suonavano le band... ho ascoltato la prima, davvero terribile. In realtà questo 'duo di supporto', gli Standstills, erano formati da una chitarra (classico giovinotto canadese come ve lo immaginereste, biondo, barbisini, pizzetto, camicia a quadrotti, jeans strappati, uscito in pratica da una cartolina) e da una batteria, davvero ben suonata da una bambolina tutto pene ed energia. Per quanto si sbattessero però, l'effetto era veramente disarmante: il pubblico comunque (non più di venti persone) ha gradito.

Il concerto più atteso, quello degli Street Fever, lho saltato per recarmi in College Street, dove mi sono infilato nella solita 'topaia' (che qui adesso per me ha assunto un nuovissimo significato, decisamente positivo...), il Wild Indigo. Davvero buona la musica di sottofondo, fra cui merita un cenno il rapper di turno, Girl Talk.
Infine un salto in discoteca, la prima di questa mia vita mondana canadese, lo Shallow, sempre in College... ragazze di tutti i tipi, generi e colori, un vero supermercato che farebbe la gioia dei 'cucadores' ante litteram... comunque non è così scontato, sebbene sia convinto che, con un di mestiere... ok, lassém perd...
Tre posti, tre piccole 'chicche' da raccontarvi... tre momenti di un venerdì, ma poteva essere anche sabato, che da queste parti vivono in maniera piena, senza smancerie e con una certa spensierata semplicictà...