Giorni bui per l’Italia, sebbene io viva lontano lontano. Osservare i tentativi della serpe comunista di schiacciare la testa di Silvio fa male, un po’ come vedere la spazzatura di sinistra riempire di nuovo le piazze e l’informazione italiana. Fra poco ci sarà qualcuno che tornerà a vagheggiare di Cuba e Corea del Nord, additando il Movimento Martiano di terrorismo anticastrista. Parola d’ordine: resistenza.
Intanto il ‘democratico’ giornale La Repubblica definisce il film su Barbarossa sponsorizzato dalla Lega un inutile fumettone su un personaggio inventato. Fortunatamente la presenza di Repubblica sul mio tavolo dura un nanosecondo, giusto il tempo di scartarne il Corriere Canadese e gettarla nel cestino dei rifiuti. Personalmente ritengo Silvio Martinelli un regista palloso, per cui può essere che il film non sia un kolossal alla Ridley Scott. Strano, perché di solito i film ‘lenti’ e carichi di struggenti intensi momenti sono quelli per cui va pazza la sinistra con ‘barba lunga’ e occhiali spessi. Io ho sempre preferito guardare la quadrilogia di ‘Alien’ e ‘Predator’, per cui preferisco tenermi le eventuali critiche al momento in cui guarderò il film, consapevole che quelle di Repubblica valgono come un rotolo di carta igienica usato al posto della tovaglia.
L’untuoso Fini ha pubblicato un documento in cui sostiene l’esimio presidente proveniente dal PCI, ma da tempo avevamo capito che di questo personaggio ci si può fidare come del ‘guerriero longobardico’ interpretato da Lino Toffolo nell’’Armata Brancaleone’.
A Toronto posso pensare tranquillamente all’hockey ghiaccio, anche se i Maple Leafs fanno cagare forse anche più del Milan di proprietà, guarda caso, proprio di Berlusconi. E qui si chiude il cerchio. Ancora Silvio, e qui sì mi incazzo. Sul Milan non si scherza, mai. L’inflazione può galoppare, il debito pubblico sprofondare, ma i ‘ragazzi’ sono loro la nostra bandiera. In questo caso, caro Silvio, passo all’opposizione. Stai tranquillo: non sono qui per giudicarti. Se ti va una ‘bambolina’, nessun problema, Toronto ne è piena. Però, mi consenta, ci vado prima io…
Nel frattempo vi regalo un paio di dati sull'Eden cubano che la sinistra italica, Repubblica e la finta informazione del Belpaese ci danno, spingendoci al turismo sessuale (condivisibile) e a quello della magliette rossonere (bel colore) col faccione del Che (patetico)...
Dal 1959 a oggi:
Giustiziati ufficialmente: 5.760.
Stime degli oppositori: 88.000, di cui 18.000 per esecuzioni, 3.000 per esecuzioni extragiudiziarie, 1.000 morti in prigione e 66.000 morti per aver tentato di fuggire da Cuba.
Secondo Cuba Archive, ricerche incrociate evidenziano 9.000 morti e 77.000 "balseros" morti nel tentativo di fuggire da Cuba.
E buon 'Annozero' a tutti!