Mi aggiravo ieri sera fra il solito nugolo di televisioni canadesi che si occupano di sport, e di hockey in particolare, quando vedo un nome in sovrimpressione e mi coglie un tuffo al cuore. Guardo la figura che si staglia sul video, un signore attempato i cui tratti mi ricordano quelli di una foto che avevo scattato alla fine di una partita vinta contro il Bolzano che valeva un tricolore.
Il volto un po’ lentigginoso non mente, anche se davvero non posso credere che i 16 anni passati da allora lo abbiano cambiato così tanto. Però è lui, Mark Robert Napier, numero 65 dei Devils Milano, 'the Machine', indimenticabile compagno di linea di Gaetes Orlando e Paul Beraldo, alternato quest’ultimo a ‘un certo’ Murray Eaves, giusto perché quella squadra, forse la più forte mai vista in un palazzetto italiano, poteva permettersi questo e altro.
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