Voi potete sinceramente dire di avere un tipo ideale di donna? O di uomo, sia chiaro. Uno solo? Uno che raggruppi tutti i vostri desideri, le vostre devianze, le vostre lussurie, le vostre lunghe peregrinazioni mentali, i sogni dolci e quelli più peccaminosi. 176. E' questo il numero che ho fissato come 'numero ideale' per poter affermare con una certa tranquillità di poter accorpare le diverse 'idealità' di donna che mi sono proprie.
Donne di ogni razza, colore, foggia e misura, accomunate dall'unica cosa che non ha limite: la femminilità... e la maniera di abusarne. Kirsty Hawkshaw è decisamente una di queste 176.
Cantante dei disciolti Opus 3, ora solista di successo della scena techno, ultraquarantenne londinese segno della Bilancia, ha l'energia e la bellezza di una ragazzina, e con lei decisamente potrei salpare per quell'isola, situata lontano, oltre le nebbie del nord, su di una nave vichinga, incoronarla mia principessa e regnare incontrastato su un mondo immerso nell'oscurità, tra vampiri e uomini lupo, in un castello antico dove potrei finalmente sfogare i miei deliri medievali.
Dialoghi d'amore muto, sottolineati da musica elettronica, ricoperti di rossetto, rivestiti di pelle nera borchiata. Assorbimi.
Ed ecco il video del primo grande successo di Kirsty con gli Opus 3: "It's a fine day" (1992)