Lagertha e Aslaug, fiere e bellissime nemiche in "Vikings" |
Ecco, la treccia (da non confondersi con le riprovevoli treccine rasta che, ovviamente, nulla hanno a che vedere con la nostra cultura), di cui pure l'origine non è per niente europea (come leggerete più sotto) riporta alla mente il nostro comune retaggio.
Secondo Wikipedia "La treccia come capigliatura risale al periodo egizio fino al 4.000 a.C. Prima ancora fu sviluppata nell'Africa occidentale come status sociale nelle tribù. Dato il tempo per creare tali acconciature, si creava socialità tra le donne locali. L'arte la si apprendeva in giovinezza guardando le donne più anziane. L'etimologia della parola treccia non è chiara, potrebbe derivare dal greco tricha (in tre) o dal latino tricae (viluppo), trinus (di tre) o trix (capello)".
La cosa che però balza all'occhio più di tutto è il senso di ricerca e di stile, che prevale e ammalia in un mondo triste e sempre più uguale dove tutte le donne, così come gli uomini, tendono alla scelta più facile e accettata al pensiero dominante: svegliarsi al mattino e pettinarsi come capita. Ora però l'invito è: non fatevela tutte!