martedì 16 febbraio 2021

"Raised by Wolves", due episodi per tornare a innamorarsi di Ridley Scott

Un'immagine tratta dal web
Poche brevi righe da cui non posso sottrarmi poche ore dopo essermi 'assorbito' i primi due episodi di "Raised by Wolves", la nuova serie televisiva trasmessa da Sky e realizzata niente meno che da Ridley Scott, il 'papà' di "Alien".
Chi aveva visto uno Scott vittima di un rapido declino esistenziale, forse perché sentitosi tradito dallo sviluppo (condito da enorme successo) della saga con protagonista il mostruoso essere di H.R. Giger, e costretto allo stravolgimento della stessa con due prodotti di gusto discutibile, "Prometheus" e, soprattutto, lo scontatissimo "Alien Covenant", ha avuto una pronta risposta in cui, nello stile tipico di Scott, il meraviglioso si confonde con l'orrore.
"Raised by Wolves" regala uno Scott a livelli di lirismo assoluto (a partire dalla sigla iniziale), profondo e spettacolare, in grado di porre dilemmi esistenziali senza sprofondare in smancerie paranoiche.
La serie, almeno nelle prime due puntate, non offre un secondo di respiro, ed è semplicemente meraviglioso ubriacarsene bevendola tutta d'un fiato.