La Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza |
Sono stati ben 2353932 i voti espressi dagli italiani nell'ambito del premio, promosso in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Si tratta del miglior risultato di sempre, con oltre 39.500 luoghi segnalati in 6.504 Comuni d’Italia
Se è vero che da Lombardia, Sicilia e Piemonte – le tre regioni più attive con rispettivamente 328.591, 301.826 e 241.727 voti raccolti – sono arrivate più di un terzo delle segnalazioni totali, la mappa dei siti amati coinvolge tutto il territorio nazionale e stupisce per eterogeneità di tipologie: dalle chiese alle aree naturali, dai castelli ai borghi, dalle aree archeologiche ai giardini urbani, dalle ferrovie ai ponti, anche in questa edizione del censimento è andata in scena una perfetta rappresentazione dell’inestimabile ricchezza culturale del nostro Paese. E, a sorpresa, è stato il Molise, nelle altre edizioni sempre abbastanza defilato, la regione con più voti in rapporto al numero di abitanti, mentre la Liguria è al primo posto per voti in rapporto alla sua superficie.
Al 1° posto ben 75.586 persone hanno espresso la loro preferenza per la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, grazie anche all’impegno di tre comitati - Amici del Treno delle Meraviglie, Amici della Ferrovia Cuneo Ventimiglia Nizza e Amis du Train des Merveilles - che auspicano il potenziamento della linea e la sua valorizzazione. Un’opera che fonde la natura aspra delle Alpi Marittime con l’ingegno umano, ideata da Camillo Benso, conte di Cavour, a metà Ottocento, quando Nizza era sabauda, e che nei suoi 96 chilometri di lunghezza include 33 gallerie e 27 ponti e viadotti, coprendo un dislivello di mille metri e toccando 18 comuni, in gran parte borghi montani. Semidistrutta dai tedeschi in ritirata nel 1943 e ricostruita negli anni '70 con un accordo italo-francese da rinnovare, la ferrovia è un’infrastruttura necessaria per i residenti, con importanti potenzialità turistiche. Nel 2013 ha rischiato la dismissione ed è purtroppo interrotta dallo scorso ottobre a causa dello smottamento del Colle di Tenda causato dall’alluvione che ha isolato la Val Roya.
Al 2° posto, con 62.690 voti, si classifica il Castello di Sammezzano a Reggello (FI), edificio senza pari in Italia e con pochi confronti anche a livello internazionale per la rievocazione in 13 sale monumentali di capolavori architettonici di arte indiana e moresca, già vincitore dell’ottavo censimento “I Luoghi del Cuore” (anno 2016). Incagliato in una complessa situazione proprietaria, che ha visto avvicendarsi in anni recenti aste andate deserte e società in liquidazione, il castello, insieme al parco di 190 ettari che lo circonda, è da decenni in stato di grave abbandono ed è privo di tutti gli arredi storici. A fine 2019 è tornato proprietà della Sammezzano Castle srl, uscita da una procedura di fallimento, ma i comitati Savesammezzano e FPXA sono tornati a raccogliere i voti per tenere alta l’attenzione su un bene che merita di essere recuperato e fruito.
Il 3° posto è invece occupato dal Castello di Brescia, segnalato da 43.469 persone. Possente fortezza che rispecchia nelle sue stratificazioni la storia della città, dalla fondazione in epoca romana al dominio visconteo, dal governo della Serenissima fino all’epoca austriaca, che lo ha visto protagonista del Risorgimento cittadino, ospita un percorso museale ed è sede di eventi. La raccolta voti, a cui hanno aderito anche varie istituzioni, associazioni e aziende del territorio, è stata promossa dal comitato Amici del Cidneo onlus, nato per valorizzare il castello e il Colle Cidneo, considerati un unicum in Italia per dimensioni, ampiezza di aree verdi e posizione.
Al 4° posto si trova la Via delle Collegiate di Modica (RG), grazie ai 40.521 voti raccolti. Un percorso che unisce idealmente il Duomo di San Giorgio e le chiese di San Pietro e Santa Maria di Betlem, testimonianza della storia della città lungo i secoli, dal tardogotico al tardobarocco. Il comitato Le collegiate di Modica #culturacheunisce si è costituito per il censimento, per valorizzare e promuovere interventi di recupero per il grande patrimonio qui conservato, che rischia di deteriorarsi.
La decima edizione del censimento si è contraddistinta anche per l’attenzione registrata dalle due classifiche speciali lanciate all’avvio dell’iniziativa. La prima, dedicata ai Luoghi storici della salute in omaggio al personale sanitario impegnato nella lotta al Covid-19, ha visto trionfare la Chiesa e l’Ospedale di Ignazio Gardella ad Alessandria, al 5° posto della classifica nazionale con 30.391 voti: mentre l’ospedale è stato risistemato ed è funzionante, la chiesa, opera prima del grande architetto razionalista, versa in profondo stato di degrado e necessita di tempestivi restauri. Da questa classifica si evince quanto la tradizione della cura affondi radici secolari nel nostro Paese, con un patrimonio diffuso di beni di epoche diverse, che coinvolge ospedali, come il Complesso Morelli di Sondalo (SO), avanguardistico villaggio-sanatorio degli anni Trenta, chiese legate a complessi di cura, farmacie storiche, conventi e ville che hanno mutato destinazione, come l’Ambrogiana di Montelupo Fiorentino (FI), residenza medicea divenuta nel 1886 primo manicomio criminale del Regno d’Italia, e ancora complessi termali e aree verdi, come i giardini dell’Ospedale Militare di Taranto, dove per un particolare microclima si trovano specie di collina e tipiche del sottobosco.
Andrea Carandini, presidente del FAI, ha così commentato il risultato finale dell'iniziativa: "In un tempo di straordinaria difficoltà, il fatto che i voti per i ‘Luoghi del Cuore’ siano stati oltre 2.300.000 è il segno che gli italiani considerano il loro amato Paese come un Paradiso perduto da ritrovare. È evidente una sempre più diffusa coscienza di luoghi speciali sparsi lungo tutta la penisola, così ben distribuiti e numerosi da rendere l’Italia una ‘potenza culturale’ e da incoraggiare il FAI a svolgere sempre meglio il proprio ruolo sussidiario nell’aiutare le Istituzioni pubbliche a tutelare e promuovere il proprio patrimonio di arte, storia e natura”.