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giovedì 22 maggio 2025

Trump attacca il governo sudafricano e inaugura il White Lives Matter

L''home page' di Fox News dedicata all'argomento
Donald Trump
ha finalmente messo in evidenza le tante violenze compiute dal governo 'nero' di Pretoria ai danni della popolazione bianca, gli Afrikaner.
Si inaugura così l'epoca del "White Lives Matter" grazie a quella che molti quotidiani hanno definito 'nuova imboscata' dopo quella avvenuta nei confronti del presidente ucraino Volodymyr Zelenski.
Stavolta è così toccato al Presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa.
Durante l'incontro aperto ai giornalisti, Trump ha accusato il governo sudafricano di non proteggere gli agricoltori bianchi, parlando di "genocidio" degli Afrikaner e chiedendo spiegazioni ufficiali.
Davanti a un imbarazzato Ramaphosa, Trump ha improvvisamente fatto oscurare le luci dello Studio Ovale e mostrato un video di circa quattro minuti con scene di manifestazioni al grido di "Kill the Boer, the farmer" e immagini di croci bianche che, secondo Trump, avrebbero dovuto rappresentare agricoltori bianchi uccisi.
Il Presidente ha anche mostrato alcuni articoli di stampa a sostegno delle proprie accuse, parlando di "intere famiglie di bianchi in fuga". "E' molto triste da vedere", ha commentato Trump.
Ramaphosa ha provato piu' volte a intervenire, ma senza successo. A un certo punto il presidente sudafricano ha invitato a discutere "con calma". "Nelson Mandela - ha dichiarato - ci ha insegnato che, in caso di problemi, le persone devono sedersi attorno a un tavolo e parlarne".
Elon Musk, nato in Sud Africa, era presente nello Studio Ovale ed è tra i più accaniti accusatori del governo di Pretoria.
La settimana scorsa gli Stati Uniti hanno accolto 49 afrikaners, a cui verra' riconosciuto un percorso accelerato per ottenere la cittadinanza americana e benefici pagati dai contribuenti americani. Una scelta in contrasto con la dura politica migratoria avviata da gennaio dalla Casa Bianca.
Il Sudafrica è nel mirino di Trump da tempo anche per altri motivi, tra cui l'aver denunciato Israele alla Corte internazionale di giustizia per genocidio.

martedì 28 gennaio 2025

Crisi in Congo, uccisi 13 soldati sudafricani

Foto di Jonathan Buhendwa per Unsplash
Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha discusso con il suo omologo in Ruanda, Paul Kagame, per discutere dell'escalation di violenza nella Repubblica Democratica del Congo, dove 13 soldati sudafricani sono stati uccisi nei recenti combattimenti.
L'esercito sudafricano ha rilasciato un comunicato annunciando la morte di altri quattro soldati, che si aggiungono ai nove dei giorni scorsi durante gli scontri con il gruppo armato M23, sostenuto dal Ruanda, durante l'attacco alla città di Goma, nella zona orientale del Paese.
Le truppe sudafricane sono dispiegate nell'ambito delle missioni di pace del SADC (Southern African Development Community) e delle Nazioni Unite.
"I due capi di Stato hanno concordato sull'urgente necessità di un cessate il fuoco e della ripresa dei colloqui di pace da parte di tutte le parti in conflitto", si legge in un post sui 'social'.
La zona orientale della Repubblica Democratica del Congo è un territorio ricco di minerali e il Ruanda viene accusato di volerne conquistare una parte.
Nonostante gli appelli della comunità internazionale affinché l'M23 fermi la sua avanzata di conquista su Goma, l'AFP comunica che la città resta sotto assedio e si continua a sparare, mentre nella capitale Kinshasa, all'estremità opposta del paese africano, manifestanti hanno attaccato le ambasciate del Ruanda, della Freancia, del Belgio e degli Stati Uniti. (fonte: ANSA)