martedì 28 gennaio 2025

Crisi in Congo, uccisi 13 soldati sudafricani

Foto di Jonathan Buhendwa per Unsplash
Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha discusso con il suo omologo in Ruanda, Paul Kagame, per discutere dell'escalation di violenza nella Repubblica Democratica del Congo, dove 13 soldati sudafricani sono stati uccisi nei recenti combattimenti.
L'esercito sudafricano ha rilasciato un comunicato annunciando la morte di altri quattro soldati, che si aggiungono ai nove dei giorni scorsi durante gli scontri con il gruppo armato M23, sostenuto dal Ruanda, durante l'attacco alla città di Goma, nella zona orientale del Paese.
Le truppe sudafricane sono dispiegate nell'ambito delle missioni di pace del SADC (Southern African Development Community) e delle Nazioni Unite.
"I due capi di Stato hanno concordato sull'urgente necessità di un cessate il fuoco e della ripresa dei colloqui di pace da parte di tutte le parti in conflitto", si legge in un post sui 'social'.
La zona orientale della Repubblica Democratica del Congo è un territorio ricco di minerali e il Ruanda viene accusato di volerne conquistare una parte.
Nonostante gli appelli della comunità internazionale affinché l'M23 fermi la sua avanzata di conquista su Goma, l'AFP comunica che la città resta sotto assedio e si continua a sparare, mentre nella capitale Kinshasa, all'estremità opposta del paese africano, manifestanti hanno attaccato le ambasciate del Ruanda, della Freancia, del Belgio e degli Stati Uniti. (fonte: ANSA)