lunedì 14 febbraio 2022

Hillary Clinton accusata di spionaggio contro Trump, i media 'liberal' dormono

FoxNews, unica televisione ad avere dato la notizia
Hillary Clinton
avrebbe spiato Donald Trump nel 2016, pagando un'azienda di tecnologia informatica per 'infiltrarsi' nei server della Trump Tower e, dopo, della Casa Bianca, per cercare di trovare a tutti i costi legami fra il leader repubblicano e la Russia.
Lo sostiene John Durham, avvocato ed ex consigliere speciale del Dipartimento della Giustizia, ingaggiato dall'ex presidente per indagare sul ruolo dell'FBI nell'inchiesta sulle interferenze russe nelle elezioni presidenziali del 2016.
In un documento presentato alla corte l'11 febbraio - e pubblicato dal Washington Examiner - appare un riferimento a un non meglio precisato "Tech Executive-1", ma che per i media americani sarebbe Rodney Joffe, tecnico che avrebbe usato la sua azienda privata di sicurezza informatica, accreditata dal governo, per trovare legami fra banche russe e la Trump Organization.
A lui sarebbe legato l'ex avvocato della campagna Clinton, Michael Sussmann, già incriminato per falsa testimonianza davanti a un agente federale.
L'avvocato aveva negato di aver avuto "clienti" per i quali raccogliere "dati riservati" ma, secondo Durham, Sussmann all'epoca aveva almeno due clienti: "Tech Executive-1", cioè Rodney Joffe, e la campagna di Clinton.
Né Joffe né la sua azienda, Neustar, da cui è uscito nel 2021, sono stati incriminati, ma le nuove rivelazioni potrebbero riaprire il caso.
Intanto hanno entusiasmato Trump che, di recente, aveva espresso delusione nei riguardi di Durham. Secondo l'ex presidente, il suo ex consigliere non era stato in grado di trovare prove contro l'FBI, ma questo nuovo sviluppo rimette tutto in discussione.
Ovviamente divisa la stampa, con imedia conservatori che stanno rilanciando da ore la storia, mentrequelli progressisti appaiono freddi.
Trump non ha perso tempo nel tornare all'attacco: questa storia "mostra quanto i media siano totalmente corrotti e senza vergogna - ha accusato in una dichiarazione scritta - immaginate se fosse successo a parti inverse, se in particolare il presidente Donald Trump fosse stato beccato a spiare illegalmente l'ufficio del presidente. Si sarebbe scatenato l'inferno e qualcuno avrebbe tirato fuori immediatamente la sedia elettrica". "La buona notizia - ha aggiunto - è che tutti parlano non solo delle atrocità che vengono commesse contro la nostra nazione, ma anche del fatto che la stampa si rifiuta persino di menzionare i crimini più gravi che avvengono qui".
Mark Meadows, ex capo dello staff di Trump, ha commentato su Twitter: "Non solo spiavano la campagna di Donald Trump, spiavano Donald Trump mentre era presidente degli Stati Uniti. E' molto peggio di quanto pensassimo". (fonte: AGI)

Qui sotto le aperture dei siti di CNN, televisione legata ai 'democratici' e di MSNBC, media che addirittura sostiene le posizioni estremiste del movimento Black Lives Matters.