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sabato 25 settembre 2021

Spezia-Milan 1-2: Federica Zille, simpatia e buon gusto

Federica Zillle e Massimo Ambrosini a DAZN
A seguire da bordo campo la partita Spezia-Milan, vinta per 2-1 dai rossoneri, c'era Federica Zille, affiancata da Massimo Ambrosini.
L'ex stagista di Sport Mediaset, poi approdata a Milan TV, è ora 'bordocampista' per DAZN, e rappresenta l'ideale contrappeso a Diletta Leotta. Tanto modaiola e sofisticata la seconda, così semplice e acqua e sapone la ragazza originaria del pordenonese.
Allo stadio "Picco" di La Spezia Federica si è presentata con una gonna di pelle scura, una camicetta e bruna e un paio di stivaletti con zeppa. Ma, soprattutto, competenza, spigliatezza e simpatia. Brava.
Leggi anche: Federica Masolin è la replica di Sky a Diletta Leotta

venerdì 1 maggio 2009

L''ingenuo' Mourinho nella trappola della stampa

Non mi piace ‘cavalcare la notizia’, lo trovo squallido e meschino, ma siccome avevo cominciato un discorso, la completezza mi impone di chiuderlo. E così, dopo le parole di José Mourinho che avevano come obiettivo Massimo Ambrosini, mi corre l’obbligo di riportare le parole di Massimo Ambrosini, che come obiettivo hanno José Mourinho. Un gioco delle parti in cui, va detto, le due società milanesi, Inter e Milan, non sono volute entrare, lasciando ai singoli protagonisti della vicenda l’onore e l’onere, oltre che la responsabilità, delle frasi pronunciate. Tutto era cominciato due giorni orsono, quando il centrocampista rossonero aveva parlato, in realtà, senza astio, della famosa espressione pronunciata dal tecnico interista ’sero tituli’: “Spero se ne possa pentire” aveva aggiunto.

A Mourinho la cosa non era per niente piaciuta anche perché, va detto, in conferenza stampa i giornalisti avevano messo giù la cosa in chiave polemica. Era inevitabile insomma una risposta piccata (“Ambrosini non ha la statura morale per parlare” aveva detto il tecnico relativamente al cartello ‘Lo scudetto mettilo nel c...’ sventolato dal rossonero il giorno dopo la conquista della Champions League ed evidentemente rivolto a ‘casa Inter’), che è arrivata a giro posta via internet in breve tempo.
Sul sito del Milan veniva infatti pubblicato un comunicato dal titolo ‘DICHIARAZIONE DI MASSIMO AMBROSINI’ (in maiuscolo). Chiara la volontà del club di non volersi immischiare in una diatriba evidentemente di carattere personale: “Sono stupito e amareggiato di come l'uomo Mourinho” dice ‘Ambro’, “solitamente preciso nella comunicazione verbale, abbia potuto con così tanta superficialità commentare le mie dichiarazioni di ieri... Continua a leggere su Milano 2.0

giovedì 30 aprile 2009

Mourinho chiude le polemiche e tappa la bocca ad Ambrosini: "Non ha la statura morale per parlare"

Jose Mourinho fa il pompiere, ma fino a un certo punto. Alcune cose deve dirle, perché sente il dovere di farlo. E così è chiaro che non gli sia andata giù la frase di Massimo Ambrosini pronunciata ieri in conferenza stampa a Milanello (“La frase ‘sero tituli’ di Mourinho? Sarebbe bello se potesse pentirsene” ha detto il centrocampista milanista). Il tecnico portoghese la prende alla lontana, tornando dapprima sulle frasi provenienti da casa Milan relative al gol in bagger di Adriano che decise l’ultimo derby. “Un campionato è fatto di tante cose, di tanti errori, di infortuni. Sbagliano i giocatori, sbagliano gli allenatori e sbagliano gli arbitri”. E così per Mourinho, gli stessi che dicono queste cose non dicono “che il Milan, giocando in dieci l’ultimo derby avrebbe forse perso 3-0 o 4-0, e che ha vinto il derby di andata con un gol in fuorigioco. Ma io non voglio più parlare di queste cose perché quando l’ho fatto è sembrato che una bomba atomica fosse sul punto di esplodere in Italia”.

Poi punta il dito su Ambrosini: “Non ha la statura morale per parlare. Lui, un giocatore che fa parte di una istituzione come il Milan, una squadra di tale storia, che spesso ha vestito anche la fascia di capitano, ha mancato di rispetto a dieci milioni di tifosi nerazzurri... Continua a leggere su Milano 2.0

lunedì 20 aprile 2009

La cinquina del Milan al Torino forse entusiasmerà qualcuno, ma io continuo ad avere forti dubbi...

Ci si può entusiasmare per le 5 reti con cui il Milan ha travolto il Torino nel posticipo giocato domenica sera (5-1 il finale)? Io direi proprio di no, vista la pochezza messa in campo dalla squadra granata, vittima sacrificale dei ragazzi di Carlo Ancelotti. Si può invece applaudire Pippo Inzaghi, autore di tre reti che hanno spianato la strada e hanno consentito la goleada.

Nel dopopartita Ancelotti ha gonfiato il petto: “Questa squadra ha ancora molto da dare, anche se in questa stagione è stata discontinua, alternando ottime prestazioni a gare sotto tono. Oggi finalmente abbiamo conciliato il bel gioco con il risultato roboante”. E ha persino parlato dell’ultima campagna acquisti estiva (assolvendola), alzando al cielo lui stesso, dopo i ripetuti tentativi operati da Adriano Galliani, quello che aspettavamo, ovvero la scusa ufficiale per cui il Milan a metà stagione era già staccato di qualche universo nei confronti dell’Inter: gli infortuni... Continua a leggere su Milano 2.0

Questo è il video con gli highlits della serata di San Siro: