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sabato 24 maggio 2025

Inter a mani vuote, stavolta gli 'aiutini' non sono bastati

Così i 'social' del Napoli
L'Inter perde lo scudetto e il Napoli lo vince, l'Invincible Armada nerazzurra batte un altro colpo a vuoto e, dopo la Coppa Italia, vede sfumare anche il proprio secondo obiettivo stagionale.
Adesso l'ultimo trofeo da alzare diventa obbligato, sebbene sia il più importante, ovvero la Champions League nella finale di Monaco di Baviera contro il Paris Saint Germain di Gianluigi Donnarumma.
L'Inter perde lo scudetto sebbene anche in questo caso il proprio finale di campionato se lo fosse apparecchiato molto bene: dapprima una campagna di stampa allucinante, condotta con la connivenza della Gazzetta dello Sport, con la quale la società riusciva a dimostrare l'indimostrabile, l'incredibile, ovvero una presunta serie di torti subiti da parte della classe arbitrale, e questo dopo la partita pareggiata in casa contro la Lazio per 2-2, in cui la squadra romana aveva pareggiato all'ultimo minuto con un rigore solare per un fallo di mano nettissimo di Bisseck, mentre contemporaneamente al Napoli veniva tolto un rigore nettissimo, che avrebbe potuto valere lo scudetto in anteprima, per un presunto fallo su cui il VAR non avrebbe nemmeno dovuto (o potuto) intervenire.
Secondo alcune fonti 'neutrali' sarebbero invece stati ben 24 gli errori arbitrali chiaramente a favore del club di Giuseppe Marotta nel corso del campionato.
In maniera spudorata, l'Inter ha poi chiesto di poter giocare i due anticipi nel giorno di mercoledì, con un Napoli a pezzi. Una richiesta accolta a metà, perché anche la giornata di venerdì non giocava certamente a favore della squadra partenopea, giunta a questo finale di campionato con il fiatone.
Infine, contro il Como, la squadra nerazzurra ha avuto anche il vantaggio della espulsione di Pepe Reina, con un cartellino rosso nato per l'ennesima chiamata del VAR a favore del club 'marottiano'.
Eppure, malgrado tutti gli sforzi fatti, alla fine, la Marotta League l'ha vinta il Napoli, meritatamente, sul campo. Giustizia è fatta.

martedì 5 marzo 2024

Genoa andata e ritorno, è sempre InterVARzionale

Anche per la Gazzetta 'online' il rigore non c'era
L'InterVARzionale colpisce ancora, proditoriamente, senza paura e senza macchia. L'Inter vince ancora con l''aiutino' anzi, con l''aiutone', visto che il rigore che consente ai nerazzurri di segnare il secondo gol con Alexis Sanchez è inesistente. Un rigore che risulterà decisivo nel cogliere i tre punti contro il Genoa, sconfitto per 2-1.
In realtà, almeno stavolta, la VAR il suo 'dovere' l'avrebbe anche fatto, richiamando l'arbitro, Giovanni Ayroldi, a rivedere il presunto contatto del genoano Morten Frendrup sull'interista Nicolò Barella. Dall''alto' Daniele Paterna richiama Ayroldi al video per cambiare idea. Con la VAR normalmente questo capita e, anzi, il richiamo diventa regola se il fallo non c'è, come in questo caso. Inspiegabilmente, però, il direttore di gara mantiene la propria decisione.
Così l'Inter beffa il Genoa per colpa dell'arbitro al ritorno dopo che anche all'andata aveva 'rapito' un punto, sempre grazie a un'altra 'svista' arbitrale. L'errore dell'andata (era il 29 dicembre dell'anno scorso, la partita finì 1-1) era occorso in occasione della rete del vantaggio di Marko Arnautović, nella cui azione non era stato rilevato un clamoroso fallo di Yann Aurel Bisseck ai danni di Kevin Strootman, una spinta a due mani sulle spalle del tedesco sull'olandese. L'arbitro, Daniele Doveri, in campo non rileva il fallo e il VAR (presente Massimiliano Irrati) non lo richiama nemmeno.
Risultato finale: fra andata e ritorno, l'Inter recupera (e il Genoa perde) rispetto agli avversari ben quattro punti. E sono solo due delle molte gare segnate irrimediabilmente da favori arbitrali che hanno premiato con una incredibile regolarità la squadra di Giuseppe Marotta.