sabato 13 novembre 2021

Italia-Svizzera, Donnarumma ancora una volta diventa Paperumma

La goffa uscita di piede nel finale poteva costare caro
Ancora una volta, una volta di più, Gianluigi Donnarumma, al secolo 'Gigio' per il sempre più assottigliato numero dei suoi 'fans', finisce nell'occhio del ciclone, esempio di presunto campione strapagato al soldo (è proprio il caso di dirlo) di un potente procuratore che riesce a curarne al meglio gli interessi. Sebbene, va detto, la sua ultima (e prima) destinazione, il Paris Saint Germain, sia arrivata in extremis e probabilmente controvoglia da parte dello stesso club parigino, che infatti si è affrettato a panchinare l'ingombrante presenza italica alle spalle dello stagionato ma amatissimo Keylor Navas.
E sì, nella partita Italia-Svizzera, quello che da qualcuno viene ancora pervicacemente definito "il più forte portiere del mondo" giusto perché, in un Milan più che mediocre, ha effettuato qualche parata nemmeno così importante in giovane età, ora che le primavere cominciano a passare (siamo già a quota 23, la definizione di 'baby portiere' è passata da un pezzo) fa parecchio fatica a trovare la propria dimensione. L'unica cosa che non cambia sono le sue 'papere',che hanno portato molti suoi detrattori a ri-sopannominarlo 'Paperumma'. E anche contro la Svizzera la rete subita dagli Azzurri, secondo molti era evitabile. Decisamente evitabile se si sventola un 'pedigree' come quello preteso dal portierone (vista l'altezza) di Castellamare di Stabia. Soprattutto, nel finale, l'ennesima uscita a vuoto di piede di 'Gigio' stava per costare carissimo all'Italia.
Basterebbe guardare i suoi tanti svarioni per definirlo ma, giusto per non apparire troppo di parte, ho deciso di raccogliere qui alcuni commenti del dopo-partita direttamente dai canali di Telelombardia, dove i suoi detrattori si pareggiano decisamente con coloro che ne esaltano alla qualità. Alla fine, però, per tutti, la prestazione di Donnarumma è stata decisamente insufficiente. Per qualcuno è stato solamente 'un caso', per altri 'uno fra i tanti'.
A cominciare da Fabio Ravezzani, direttore di Telelombardia che, nel suo commento postato anche nel suo canale online, sottolinea fra l'altro: "Donnarumma è stato veramente imbarazzante e se vogliamo, nella parabola di Donnarumma c'è anche molto della parabola della nazionale italiana e cioè, così come Donnarumma non è il miglior portiere del mondo, e neanche d'Europa, anche l'Italia non è la squadra più forte del mondo e anche d'Europa, pur avendo vinto i Campionati Europei, grazie anche a delle ottime parate di Donnarumma". E ancora riferendosi alla Nazionale: "E' una quadra che non ha fuoriclasse. L'unico giocatore potenzialmente fuoriclasse e in grado di esserne considerato l'emblema è proprio quel Donnarumma che ha dimostrato anche nella partita contro la Svizzera tutte le sue contraddizioni, che sono quelle di un portiere capace di grandissime parate ma anche di grandissimi errori. Il gol che ha preso era un tiro molto violento ma sulla sua traiettoria, e quindi un grande portiere la alza sulla traversa". Per poi concludere con il 'fattaccio' di fine partita: "Nel finale Donnarumma ha fatto due errori, uno peggiore dell'altro. Sul secondo, se non ci fosse stato Bonucci, avremmo addirittura perso anche le residue speranze di qualificarci nel prossimo giro di partite di lunedì".
Da un giornalista a un esperto di campo, allenatore stagionato e osservatore di calcio giovanile, quel Carlo Pogliani che, sempre a Telelombardia, appassiona l'uditorio con le sue fini disamine tattiche. "Per me Donnarumma ha colpa sul gol. Ha sbagliato, e da questo momento in avanti non voglio più sentire dire sempre la solita frase: 'E' il miglior portiere del mondo'. Buffon non sarebbe mai stato il secondo di Keylor Navas a 23 anni". E ancora, sulla rete subita: "La palla entra in mezzo, sei il portiere della Nazionale... il gol che ha preso Donnarumma, Maurizio Dallò (giornalista di Telelombardia, ndr) non lo prende, perche è alto come Donnarumma e rimane fermo. Donnarumma sono due partite che deve pagare il pranzo a Bonucci". Pogliani se la prende anche con quella parte di stampa 'sdraiata' continuamente osannanante verso 'Gigio' e le frasi fatte di certi telecronisti RAI ("Imparabile" secondo loro il tiro dello svizzero Widmer). "Poi devo leggere i giornali, non ha fatto una parata e gli dai 6. Se va dentro quella palla all'ultimo secondo dopo la cappellata di Donnarumma noi saremmo qua a parlare dello spareggio. Quello che fatto con i piedi è la stessa cosa che ha fatto Szczesny (portiere della Juventus, ndr) a Udine ed è andato (si riferisce sempre a Szczesny, ndr) in croce per un mese per quella roba lì e nvece io devo leggere che ha preso 6 Donnarumma. Non è possibile!".
Più pacato ma sempre negativo il giudizio di Giulio Mola, giornalista di lungo corso: "In realtà Donnarumma commette un errore. Magari era coperto, se resta in piedi quel tiro lo prende, se sei coperto istintivamente ti butti, lui invece è rimasto in piedi, un gesto strano. La responsabilità è comunque di tutta la difesa".
E persino un 'difensore' del portiere ex milanista, l'interista di fede provata Gianluca Rossi, non riesce a perdonarlo, in particolare riferendosi all'errore finale sull'uscita di piede: "L'errore che fa Donnarumma qua è pazzesco. La roba con i piedi su un pallone facilissimo da controllare. Quella lì è una roba brutta. Certamente io verso Donnarumma non ho l'acredine di altri, ma io stasera 6 non glielo dò, scusatemi. Stasera Donnarumma non ha dato sicurezza, né ha fatto la parata della vita, mi spiace essere crudele".

Perfino la "Gazzetta dello Sport", solitamente accomodante, boccia Donnarumma,
dimenticandosi comunque dell'errore sul gol subito