Dennis Rodman, l'ex star NBA coinvolto in rapporti diplomatici informali con la Corea del
nord e la Russia, ha annunciato che andrà a Mosca per
sollecitare il rilascio della star del basket femminile
americano Brittney Griner, condannata a nove anni per detenzione
di droga. Lo riferisce la rete televisiva NBC. "Ho ottenuto il permesso di andare
in Russia per per aiutare quella ragazza, sto provando ad
andarci questa settimana", ha detto alla tv. L'ex cestista, che
ha vinto cinque volte il titolo NBA, definì il presidente russo Vladimir Putin
'cool' nel 2014 e, inoltre, ha visitato diverse volte la Corea del
Nord del dittatore Kim Jong Un. (fonte: ANSA)
La National Basketball Association (NBA) e Intesa Sanpaolo hanno annunciato oggi che il gruppo bancario italiano sarà il partner bancario esclusivo di NBA per quanto riguarda proprio l'Italia. L’annuncio segue la notizia della recente acquisizione da parte di Intesa Sanpaolo di UBI Banca, precedente partner della Lega.
Grazie a questa partnership, Intesa Sanpaolo potrà offrire ai propri clienti vantaggi ed esperienze esclusive legati al mondo NBA, i cui dettagli verranno resi noti prossimamente.
"Ci fa davvero piacere dare continuità alla partnership con NBA", ha dichiarato Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. "Sarà un percorso molto coinvolgente per tutti i nostri clienti, all’insegna del divertimento e dei valori universali che lo sport rappresenta”.
A sua volta Nick Cowell, NBA EME Director, ha sottolineato: "Siamo lieti di dare il benvenuto a Intesa Sanpaolo come Official Partner di NBA in Italia e non vediamo l’ora di sviluppare ulteriormente questa nuova partnership, supportando il posizionamento del brand e gli obiettivi di marketing".
La morte di Unseld annunciata nell'articolo della Gazzetta
Un commosso saluto per Wes Unseld, uno dei 'big' che portarono i Washington Bullets a vincere il titolo NBAcontro i Seattle Supersonics sul finire degli anni '70.
Fu attraverso quella finale, magistralmente raccontata da Dario Colombo sulle pagine de"I Giganti del Basket", che mi innamorai della pallacanestro e della sua meravigliosa arte.
La bellezza deiplayoff americani, siano essi di basket o di hockey, attraverso gli alti e i bassi di una sfida che può prolungarsi fino alla settima partita, si esaltò lungo le pagine di quel racconto.
Mi è rimasta sempre impressa la frase del coach di Washington, Dick Motta, che, sotto nella serie, caricò i suoi con la frase: "L'opera non è finita finché il soprano non ha smesso di cantare". E,in effetti, fu proprio così.
Di quell'epica sfida, a occhio, per quanto riguarda i Bullets, oltre al coach mi ricordavo proprio il gigantesco Unseld, con quella capigliatura 'da nero' così tipica degli anni '70, ed Elvin Hayes, pezzo di marcantonio, e forse pivot della squadra. Dall'altra parte, per i Sonics, indimenticabile Lenny Wilkens, ala, e Jack Sikma, biondo cecchino.
Allora, in Italia, tifavo per la Xerox Milano, che sarebbe poi sprofondata nell'anonimato dopo l'abbinamento Amaro 18 Isolabella. Così, a parte qualche appassionante finale tra Boston Celtics e Los Angeles Lakers, dell'NBA seguii pochissimo.
Ed è per questo che la finale che vide Wes Unseld protagonista mi rimane ancora più impressa.