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sabato 5 settembre 2020

Maddalena zero in condotta, ma oggi sarebbe un 10

Nel poster Carla Del Poggio e Irasema Dilian
Ieri sera mi stavo riguardando "Maddalena zero in condotta" con Carla Del Poggio, Verga Bergman e Irasema Dilian, tre 'bellissime' d'altri tempi, tre figure tutte molto differenti l'una dall'altra, ciascuna dotata di precise caratteristiche di femminilità. Se si pensa alle donne di oggi (ma anche agli uomini) e si cerca di fare un paragone, si vede come il buon gusto nel vestire in maniera anche solo appena decente sia assai diminuito.
La realtà, rispetto al passato, è che sono venute drammaticamente meno l'educazione, la sensibilità e il rispetto verso gli altri. Da qui anche alcuni tipi di abbigliamenti e atteggiamenti insopportabili verso il prossimo.
Certamente camminare in maniera esageratamente vistosa, esprimersi in maniera inappropriata o dire volgarità, fumare una sigaretta per strada e tenere la voce alta non sono comportamenti 'educati' in qualsiasi epoca e con qualsiasi vestito. Non è sbagliato indossare un paio di jeans, se portati con eleganza. Il problema è che, ormai, questa eleganza ed educazione sono venute sempre meno.
Osservare questi film dei 'telefoni bianchi', splendidamente interpretati, e solo apparentemente ingenui, può rappresentare un'utile pietra di paragone nei confronti di una generazione educata secondo valori di una severità oggi sconosciuta, ma che comunque non è mai stata né illegale né illegittima. E, anzi, oggi, sarebbe più che benvenuta.



Qui sotto il film completo:

giovedì 14 maggio 2009

Moratti: indignazione, classe e incoerenza...

Massimo Moratti, uomo di classe. Inter, società con stile. Corsi e ricorsi storici. Gesti e rigesti storici. Cito direttamente dal sito di Sky, che a sua volta cita il quotidiano "La Stampa" (citazioni e ricitazioni storiche):

'Massimo Gramellini, vicedirettore de La Stampa, dedica il suo Buongiorno (la seguitissima rubrica quotidiana in prima pagina) al presidente dell'Inter. Eccola. Moratti si rifiuta di pagare il risarcimento di 1500 euro che un giudice di pace gli ha inflitto per i cori razzisti che echeggiarono a San Siro durante Inter-Napoli dell’anno scorso e per lo striscione che definiva la città partenopea «fogna d’Italia». Non si sa se il Moratti che non ritiene abbastanza razzisti gli insulti ai napoletani sia lo stesso Moratti che ritenne gravemente razzisti quelli a Balotelli. Siamo abituati ai distinguo esistenziali di Sua Intermittenza, il petroliere ecologista, il censore di Moggi che voleva ingaggiare Moggi: per redimerlo, è chiaro. Ma prima di trasformarlo in capro espiatorio, è onesto riconoscere che c’è un po’ di Moratti in ciascuno di noi. Ogni volta che ci indigniamo a senso unico...'.

La mia chiosa: Bibbia...