giovedì 26 novembre 2009

Siamo uomini? No, siamo Devo!

E così sono andato al Phoenix a vedere i Devo. Grande serata, grande concerto. Lunedì di freddo intenso, anche se questi qui vanno in giro in maglietta. In coda per quasi un’ora ad aspettare che aprano le porte, e poi 55 dollari (canadesi) per il biglietto della prima serata, quella di lunedì. Mi sono detto: “Anche al martedì faranno la stessa scaletta”. Nulla di più falso.

E’ stato un excursus nella storia dei Devo: la prima srata dedicata ai primissimi album, quelli pre-anni ’80, la seconda invece molto più elettronica e post-’80, e forse quella che mi sarebbe piaciuta di più. Però a spendere 55 dollari per sera bisogna stare attenti, e poi c’è sempre Youtube, e poi ci sono altri ‘e poi’, e chissà, magari un giorno pure li intervisto ‘sti Devo.

Il pubblico mi è parso freddino, sembra a ‘sta gente
dia fastidio pogare, eppure ero in una zona abbastanza vicina al palco. Insomma, un po’ bisogna pur essere maleducati, no? Se non sei maleducato a un concerto dei Devo, se vai in Chiesa cosa fai? In compenso c’era un discreto numero di punk molto scenici, dotati di cresta d’ordinanza, con un paio di bamboline che sembravano uscite dal video degli Stranglers “Strange Little Girl”… beh, questa è difficile anche per un appassionato, quindi non pretendo che la capiate…

Comunque sia, per la cronaca, e per gli amanti del genere, partenza a razzo con “Uncontrollable Urge”, e poi via con “Satisfaction” (cover…), “Are we not Men, We are Devo”, “Too Much Paranoias”, “Jocko Homo”, l’assoluta estasi violenta e gutturale dell’accoppiata “Gut Feeling” – “Come Back Jonee”, oltre ad alcune ‘primizie’, o così almeno credo io, visto che non me le ricordo mai suonate nei due concerti precedenti che avevo visto della mitica band di Akron, Ohio (nel 1988 e nel 2007), ovvero “Space Junk” e “Shrivel Up”.

Gran finale elettronico con “Gates of Steel”. Non l’avessero fatta mi sarebbe anche venuto il sospetto che si fosse trattato di un concerto quasi esclusivamente ‘duro’ per riservare la ‘morbida’ elettronica al giorno dopo. Invece era proprio così…

(foto di Massimiliano Bordignon)


Gustatevi una splendida versione di "Are we not Men? We are Devo", made in Toronto, November 23rd, 2009.