Dal 2021 che va a cominciare ci si aspetta tanto, forse non tutto, ma di certo un passo importante che ci riporti verso la normalità, quell'agognato 'status' negatoci d quei governi che hanno preferito chinare il capo di fronte al virus, di fronte a chi l'ha diffuso, la Cina, trovando in esso anzi, un insperato quanto inatteso laboratorio per creare, ancora più velocemente, una quiescenza da parte della nuova plebe, nei confronti di un ordine mondiale gestito da un nucleo sempre più ristretto di persone a scapito di una grande immaginaria.
George Orwell e "1984", Ridley Scott e "Blade Runner", il Medioevo del Futuro, come lo chiamavo nei miei temi da 13enne, è arrivato, come le campane a morto. Sta a rompere il cerchio, contrattaccare il mondo di coloro che ci vogliono tutti tristemente eguali, in fila, condannati dietro ai nuovi computer. Che il 2021 risvegli le nostre coscienze, ci riporti nelle strade, sporchi e peccatori, ma certi di essere uomini. Anarchici e nel caos. Ma liberi.
Il saluto al nuovo anno da parte del Milan |