lunedì 29 gennaio 2024

Lollobrigida, la lezione del ministro alla Sinistra cresciuta "a champagne"

Il post su Facebook del ministro Lollobrigida
E' una accanita difesa del prodotto italiano, ma anche una dura accusa verso tutto un mondo pseudo intellettuale quella del ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, dopo gli attacchi contro la diretta del TG1 in collegamento con la missione sulla Stazione spaziale, durante la quale a bordo verrà consumata una 'eccellenza' del Made in Italy e cioè la pasta italiana.
"Le sinistre e alcuni giornalisti cresciuti a champagne ci deridono perché non perdiamo occasione per promuovere i nostri prodotti e ringraziare i nostri agricoltori, pescatori, artigiani e imprenditori - ha esordito Lollobrigida su Facebook -. Del resto, nei loro salotti e nelle loro redazioni l'odore di letame non arriva" ma "ripareremo noi i danni che hanno creato, con umiltà e pazienza, e ogni sorriso che incontreremo nelle piazze, nelle fabbriche e nei campi, ci ripagherà per aver sopportato tutte le parole e i fiumi d'inchiostro intrisi di livore di questi poveri, miopi 'benpensanti'". E ancora: "Pensano che la carne che mangiano, quando non la disprezzano per seguire le mode più avanzate - prosegue Lollobrigida - nasca nel frigorifero del supermercato. Probabilmente si sentono migliori se l'ambiente lo proteggono loro su fogli di carta, rispetto invece a chi lo fa per davvero, da millenni e con tanto sudore. Sono gli stessi che per decenni sono rimasti proni, piegati a logiche che imponevano ai contadini di non coltivare, ai pescatori di non pescare".
Il ministro prosegue: "Rivendicano ferie e si arrabbiano se di domenica debbono lavorare, ignari che per alcuni i giorni sono tutti uguali poiché piante e animali hanno sempre bisogno di loro. Hanno capovolto il mondo con i loro sproloqui intrisi di 'greenwashing' (come trasformare letame in cioccolata)". Sono loro, aggiunge il ministro, "con i loro governi in attesa di ricevere ordini da Bruxelles, che ci hanno portato a questo, con migliaia di aziende chiuse e molte che ancora rischiano la stessa drammatica fine". Sono loro, conclude, "plaudenti ad ogni fallimento italiano e timidi di fronte ai nostri successi. "Hanno sputato sulla produzione che crea ricchezza e lavoro pensando di sostituirla con le logiche del sussidio, fino ad arrivare al reddito di cittadinanza. Chi vive del proprio lavoro e della propria impresa è libero. E di questa parola di cui si riempiono la bocca, libertà, non riconoscono il valore e il significato". (fonte: ANSA)