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mercoledì 29 gennaio 2025

La vendetta delle Toghe Rosse: Meloni indagata

In Italia c'è qualcuno più potente della Mafia: la categoria dei magistrati, i veri 'intoccabili' del nostro Paese. E così, dopo che il loro potere viene messo a rischio dalla riforma Nordio, ecco l'ennesimo tentativo delle 'toghe' di lanciare una spallata giudiziaria contro il governo, inventandosi un avviso di garanzia per il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e altri membri del suo Governo, un vero e proprio tentativo di colpo di Stato che riporta alla memoria quello del 1994 contro Silvio Berlusconi.
Il mondo cambia, per fortuna, Donald Trump spodesta e combatte senza tregua la feccia 'woke' che per anni ha rischiato di ammuffire nella Casa Bianca, ma la 'fortezza' Europa si stringe a riccio contro il cambiamento.
La stessa premier ne ha dato notizia in un video sui social: "Intendo andare avanti a difesa degli italiani" la sua replica, "Non sono ricattabile".
L'indagine nasce da una denuncia dell'avvocato Luigi Li Gotti, e l'avviso di garanzia arriva da parte del procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi, lo stesso prosegue la Meloni, "del fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona".

lunedì 29 gennaio 2024

Lollobrigida, la lezione del ministro alla Sinistra cresciuta "a champagne"

Il post su Facebook del ministro Lollobrigida
E' una accanita difesa del prodotto italiano, ma anche una dura accusa verso tutto un mondo pseudo intellettuale quella del ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, dopo gli attacchi contro la diretta del TG1 in collegamento con la missione sulla Stazione spaziale, durante la quale a bordo verrà consumata una 'eccellenza' del Made in Italy e cioè la pasta italiana.
"Le sinistre e alcuni giornalisti cresciuti a champagne ci deridono perché non perdiamo occasione per promuovere i nostri prodotti e ringraziare i nostri agricoltori, pescatori, artigiani e imprenditori - ha esordito Lollobrigida su Facebook -. Del resto, nei loro salotti e nelle loro redazioni l'odore di letame non arriva" ma "ripareremo noi i danni che hanno creato, con umiltà e pazienza, e ogni sorriso che incontreremo nelle piazze, nelle fabbriche e nei campi, ci ripagherà per aver sopportato tutte le parole e i fiumi d'inchiostro intrisi di livore di questi poveri, miopi 'benpensanti'". E ancora: "Pensano che la carne che mangiano, quando non la disprezzano per seguire le mode più avanzate - prosegue Lollobrigida - nasca nel frigorifero del supermercato. Probabilmente si sentono migliori se l'ambiente lo proteggono loro su fogli di carta, rispetto invece a chi lo fa per davvero, da millenni e con tanto sudore. Sono gli stessi che per decenni sono rimasti proni, piegati a logiche che imponevano ai contadini di non coltivare, ai pescatori di non pescare".
Il ministro prosegue: "Rivendicano ferie e si arrabbiano se di domenica debbono lavorare, ignari che per alcuni i giorni sono tutti uguali poiché piante e animali hanno sempre bisogno di loro. Hanno capovolto il mondo con i loro sproloqui intrisi di 'greenwashing' (come trasformare letame in cioccolata)". Sono loro, aggiunge il ministro, "con i loro governi in attesa di ricevere ordini da Bruxelles, che ci hanno portato a questo, con migliaia di aziende chiuse e molte che ancora rischiano la stessa drammatica fine". Sono loro, conclude, "plaudenti ad ogni fallimento italiano e timidi di fronte ai nostri successi. "Hanno sputato sulla produzione che crea ricchezza e lavoro pensando di sostituirla con le logiche del sussidio, fino ad arrivare al reddito di cittadinanza. Chi vive del proprio lavoro e della propria impresa è libero. E di questa parola di cui si riempiono la bocca, libertà, non riconoscono il valore e il significato". (fonte: ANSA)

venerdì 19 gennaio 2024

Storico trionfo della libertà: il saluto romano non è reato

L''incipit' dell'articolo 'online' de "Il Giornale"
Finalmente, dopo quasi 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, il 'saluto romano' non è reato, a meno che non sia inquadrato in una possibile (quanto assai improbabile) opera di ricostituzione del disciolto partita fascista.
Uno smacco per la pattumiera ideologica della Sinistra benpensante che, dal dopoguerra, ha monopolizzato e cauterizzato ideologicamente qualsiasi tentativo di garantire a chi la pensi in maniera 'non conforme' la possibilità di esprimere la propria ideologia, sia essa di Destra, estrema Destra o oltre. Con tanti saluti agli 'amici' dell'ANPI, elemento, quello sì, retaggio di odio mal consumato e la cui esistenza ormai è veramente priva di senso.
La vicenda è figlia diretta della sentenza della Cassazione, in cui si sottolinea come per il saluto romano vada contestata la legge Scelba sull'apologia del fascismo e in particolare l'articolo 5, dove si parla di 'riguardo a tutte le circostanze del caso' e di gesti e rituali idonei a 'integrare il concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista'.
Per il presidente del Senato, Ignazio La Russa, la decisione va accolta con "rispettoso riconoscimento" e la sentenza "si commenta da sola". Per il movimento di estrema Destra CasaPound è "una vittoria storica" e per questo l'organizzazione continuerà 'a fare il saluto romano'.

sabato 25 settembre 2021

L'inutile lezioncina della Lamorgese: mentre stranieri e rave devastano il Paese, si tappa la bocca agli italiani

Luciana Lamorgese (foto Il Fatto Quotidiano)
Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, prosegue con le sue inutili 'lezioncine' fondate sulla sabbia.
Mentre l'Italia viene percorsa da extracomunitari e stranieri in genere che rubano, stuprano e violentano, per non parlare degli italiani che scorrazzano a suon di rave party e spaccio di droga, tipo quelli dei centri sociali (collegati alla parte 'sinistra' del governo cui la Lamorgese è attaccata mani e piedi), la 'ministra' si mette a puntare il ditino sul cosiddetto 'fenomeno dell'incitamento all'odio', ovvero il mondo social, quello in cui si trova veramente di tutto, compresi ovviamente gli insulti smodati che naturalmente sgorgano in un ambiente dove la scrittura libera lascia democraticamente spazio al pensiero di tutti.
Ma per la Lamorgese, invece di affrontare i reali problemi del Paese, è più facile condannare le inezie che, peraltro, sono comunque irrisolvibili, a meno che non si voglia limitare anche le libertà di pensiero e di insultare, che devono essere sempre tutelate, anche se non ci piacciono alcune delle idee che dal web nascono e prosperano.
"Negli ultimi anni il fenomeno dell'incitamento all'odio per motivi di discriminazione è diventato un fenomeno sempre più invadente e corrosivo - dice la Lamorgese -. A favorirlo l'accessibilità delle tecnologie della comunicazione e l'anonimato che la rete offre". Parole vuote, ma che paventano il rischio, in un momento in cui la libertà di circolazione e di scelta sono già pesantemente limitate, di una ulteriore stretta al mondo del web e della libertà di espressione. Un atteggiamento di intolleranza assolutamente intollerabile. 
Personalmente sono favorevole a uno stato di polizia, certamente, ma verso chi delinque e non nei confronti di chi pensa con la propria testa. Si utilizzi pure il manganello contro chi occupa le case e chi danneggia la proprietà privata, non certo contro quei privati che esercitano, pagando le tasse, il proprio diritto a pensare, a disprezzare e perfino a odiare chi li rappresenti, evidentemente, molto ma molto male.

lunedì 16 agosto 2021

Lamorgese in pieno delirio: gli incendi in Italia nascono da soli

Luciana Lamorgese (foto sito TgCom24)
Luciana Lamorgese come Greta Thunberg, ovvero il grande pregio di aprire la bocca per farne uscire aria, molto fritta.
Ha dell'incredibile la frase proferita dall'attuale, ahinoi, ministro dell'Interno italiano, quello per intenderci, che combatte gli sbarchi accogliendo a braccia aperte i clandestini e perorando la causa dello 'ius soli'.
L'ineffabile 'braccio armato' dell'ordine 'secondo loro' ha avuto la capacità di dire che, in realtà, gli incendi che stano distruggendo gran parte della vegetazione italiana, e non solo, non hanno necessariamente una 'regia comune'. Non avrebbero, insomma, un'origine dolosa. Nascerebbero da soli, per autocombustione, o peggio, per quella disgraziata teoria che piace tanto ai fautori di un mondo 'green', quella del 'riscaldamento globale'.
Le parole della Lamorgese sono state esattamente queste, riportate da TgCom24: "Non ci sono evidenze di una regia occulta che lega i roghi che sono scoppiati in varie Regioni. Certamente occorre una cultura volta a preservare l'ambiente e il territorio". Una cultura del territorio? Capito? La domanda che, da giornalista, avrei posto all'encomiabile ministro sarebbe però stata questa: "Mi perdoni, egregio ministro Lamorgese: ma che cosa cazzo vuol dire una cultura del territorio?". Già. Cosa significa al lato pratico? In pratica un bel nulla. La solita aria fritta di quel movimento pseudosinistroide carico di rimasugli millenaristi pentastellati che mischia inettitudine e demagogia 'thumberghiana', mentre l'unica risposta, come nel caso dei clandestini, dovrebbe essere quella di una dura repressione poliziesca. Che, purtroppo, il nostro Stato non conosce ormai più da anni, scivolato sempre più nel baratro di un vittimismo parassitario che ben si addice alla Lamorgese e ai suoi accoliti.