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domenica 2 ottobre 2022

Una polleria del 1850 protagonista al Teatro alla Scala

Un momento della premiazione (foto ufficio stampa)
Imprese e lavoratori protagonisti al Teatro alla Scala di Milano nell'ambito del Premio “Impresa e Lavoro” promosso dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e inteso, in questa nuova edizione, a valorizzare coloro che, negli ultimi anni, si siano distinti per azioni di responsabilità sociale e impegno per sviluppare iniziative di coesione con il territorio e le comunità cui appartengono.
In tutto sono 117 le imprese premiate (57 di Milano, 42 di Monza Brianza, 18 di Lodi) e 185 i lavoratori premiati (95 di Milano, 74 di Monza Brianza, 16 di Lodi).
Per le imprese il requisito è quello di avere svolto ininterrottamente la propria attività sul territorio dei comuni della Città Metropolitana di Milano e delle province di Monza Brianza e di Lodi da almeno 25 anni. Per i lavoratori il premio viene attribuito a chi ha raggiunto almeno vent'anni di attività lavorativa continuativa.
Fra le imprese, si segnala per longevità Giuseppe Mercandalli, gastronomia e polleria di Bovisio Masciago (MB), attiva in modo continuativo da ben 172 anni. Fra i lavoratori premiati, ha raggiunto 42 anni di attività lavorativa Massimo Forlano, presso l’impresa Cattaneo & Calvi di Rozzano (MI).
La storia della Polleria Mercandalli ebbe inizio verso la metà del 1800 a Masciago Milanese, quando risulta che Gaetano Mercandalli (1809-1882) svolgesse già a quel tempo l’attività di pollivendolo, proseguita poi dal figlio Giuseppe (1842-1905) e dal nipote Carlo (1871-1925). Il figlio di quest’ultimo, Marcello (1902-1977), che esercitava la professione di falegname. Dopo la morte del padre abbandonò questo lavoro per continuare la professione di famiglia, insieme al fratello Antonio, ricevendo l’appellativo di “ul polliroeu”. Marcello e Antonio proseguirono il lavoro del padre nonostante le vicissitudini e le avversità del dopo guerra. L’attività continuò, nonostante il periodo nero della seconda guerra mondiale, con il figlio Lucio (1930-2015) e la moglie Mariella, che la portò avanti con notevoli sacrifici fino all’età pensionistica, quando subentrò il figlio Giuseppe, attuale titolare, coadiuvato dalla sorella Manuela.
Ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: “In un momento ancora così difficile a livello internazionale ed economico è doppiamente importante premiare imprese e lavoratori che più si sono distinti per resilienza e capacità di creare valore per il territorio. Sarà infatti il nostro sistema imprenditoriale che dovrà affrontare, ancora una volta, le nuove sfide che ci aspettano, a cominciare dall'emergenza energia. E proprio per questo le imprese vanno sostenute costantemente attraverso nuove leve finanziare e semplificazione fiscale”.
A ciascuno dei vincitori è stata consegnata sul palco della Scala un’opera originale, realizzata a mano dal progettista David Dolcini; ogni pezzo vuole esprimere il concetto di coesione attraverso il legame grafico e organico tra volumi verticali di legno massello (noce nazionale), in modo che in una forma unitaria sia possibile mantenere l’identità tra i singoli componenti.

Una foto della Polleria Mercandalli dal suo sito internet

sabato 18 settembre 2021

Milano Fashion Week 2021, sfilate in presenza ed export in crescita

Un'immagine della Milano Fashion Week (foto Bordignon)
Al via dal 21 al 27 settembre la Milano Fashion Week, ancora in versione 'phygital', ma con gli eventi in presenza che tornano a superare gli appuntamenti digitali. E prosegue l’animazione della città in scia al 'supersalone', in occasione del quale già alcuni 'fashion brand' avevano esposto le proprie collezioni di design. Forti le aspettative sul sistema moda, da sempre traino del made in Italy.
Anche se l’effetto Covid pesa sui numeri delle imprese attive nel settore a Milano Monza Brianza Lodi (–2,9 % in un anno), restano forti le aspettative di ripresa per il comparto. Le prime conferme arrivano dall’export: a giugno si registra in un anno un +38,8%, dato che fa recuperare anche rispetto al 2019, segnando un incoraggiante +1,1%.
Fra Milano Monza Brianza e Lodi le imprese attive nei settori della moda sono più di 12.500, di cui circa 5000 manifatturiere e 7500 attività del commercio al dettaglio e all’ingrosso.

mercoledì 7 luglio 2021

Rapporto Milano Produttiva, l'economia meneghina torna in crescita

L’economia milanese ritrova la via della crescita dopo un anno difficile, facendo registrare un recupero significativo nel primo semestre del 2021: al 30 giugno 2021 sono 16.994 le nuove imprese iscritte a Milano, Monza Brianza e Lodi (+37,4% rispetto allo stesso periodo 2020) e il saldo, fra le realtà iscritte e cessate – in attivo di 5.050 imprese - supera quello dell’intero 2020 (+4.404 imprese). Complessivamente nel territorio di Milano Monza Brianza Lodi a fine giugno sono 389.651 le imprese attive in crescita dell’1,6% rispetto a giugno 2020.
Sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto Milano Produttiva 2021 presentato quest'oggi e realizzato dal Servizio Studi Statistica e Programmazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi.
Fra questi anche le incoraggianti previsioni sul valore aggiunto che indicano per il 2021 una crescita pari al 5,3% per Milano, al +5,8% per Monza Brianza e +5,2% per Lodi. Scenario di ripresa, soprattutto per il capoluogo lombardo che l’anno scorso ha pagato un prezzo alto alla pandemia, perdendo 16 miliardi di euro di valore aggiunto, registrando un calo di -10,1% rispetto al 2019.

lunedì 6 luglio 2020

12000 nuove imprese a Milano nei primi sei mesi del 2020

Due delle 252 pagine del rapporto
Sono state oltre 12mila le imprese milanesi nate nel 2020, fra i mesi di gennaio e giugno, a fronte delle 17mila sorte nello stesso periodo di un anno fa. Un atto di coraggio che, dopo sei mesi del nuovo anno, attesta il saldo fra società iscritte e cessate a -80 imprese, ma con la città di Milano che esprime un numero positivo: +306.
La pandemia di Covid-19 ha determinato l’inversione del pluriennale trend di crescita dell’economia milanese. In particolare, le previsioni per la fine del 2020 del PIL indicano un calo pari al 7,1% per la Lombardia, al 7,7% per Milano, al 5,8% per Monza Brianza e al 5,4% per Lodi.
Questi sono alcuni dei dati emersi in occasione della presentazione del rapporto “Milano Produttiva”, realizzato dal Servizio Studi Statistica e Programmazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza, Lodi.
Il Rapporto, giunto alla sua 30.a edizione, contiene tutti i dati economici relativi a Milano, Monza Brianza e Lodi, territori di riferimento della Camera di Commercio.
Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza, Lodi , “Ad oggi l’economia del nostro territorio è sospesa pericolosamente tra i danni senza precedenti provocati dall’emergenza Covid e il difficile ritorno alla crescita. Una crescita che può contare su un tessuto economico ancora sano anche se già penalizzato, nel primo semestre di quest’anno, dalla nascita di meno 5mila imprese. Proprio per questo va fatto il massimo sforzo per sostenere il sistema imprenditoriale della Grande Milano. Perché la ripresa economica non può che ripartire da qui per dare un impulso di energia a tutto il nostro Paese”.

martedì 30 giugno 2020

Dalla Camera Arbitrale di Milano misure straordinarie per la mediazione

Una delle pagine online della Camera Arbitrale di Milano
Un pacchetto di iniziative straordinarie - in materia di arbitrato, arbitraggio e mediazione civile e commerciale - è la novità messa in campo dalla Camera Arbitrale di Milano, società interamente partecipata dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
L’obiettivo è rispondere a due centrali e attuali esigenze del mercato e del sistema Paese: da un lato, aiutare le imprese e i consumatori italiani e stranieri coinvolti in una controversia nata dagli effetti negativi del COVID-19 e, dall’altro, dare una mano al buon funzionamento del 'sistema giustizia'. In particolare, le misure in vigore dall'1 luglio prevedono riduzioni alle spese di avvio dei procedimenti di mediazione, accesso agevolato ai servizi, un nuovo procedimento arbitrale semplificato, che dimezza i tempi e riduce i costi rispetto al procedimento ordinario. Infine, si rilancia l’arbitraggio come soluzione ideale per ridefinire elementi essenziali del contratto diventati incerti post Covid.
Il Coronavirus ha infatti lasciato strascichi a livello economico e conseguenze sul piano giuridico, alterando gli equilibri tra le parti di un contratto, creando difficoltà e rallentamento nei pagamenti, e modificando i bisogni e le posizioni dei contraenti. In sostanza, il Covid-19 ha determinato un aumento nella domanda di servizi di giustizia di circa il 25% - secondo le stime della Camera Arbitrale di Milano - che ha risposto con un insieme di misure che agevolano l’accesso ai servizi di giustizia alternativa e complementare alla giustizia ordinaria.
“Il Covid-19 – ha dichiarato Stefano Azzali, direttore generale della Camera Arbitrale di Milano – è piombato nelle nostre vite e nella nostra economia con una forza dirompente imprevista ed eccezionale, e come tale ha comportato conseguenze negative che si sono riversate nell’ambito della conflittualità e del contenzioso. A fronte di un’evidente esigenza di certezza e tutela del diritto e di un aumento di circa il 25% delle controversie causate dal Covid secondo le nostre stime, con senso di responsabilità abbiamo deciso di rispondere alla domanda di risoluzione delle controversie con misure altrettanto straordinarie ed eccezionali. Abbiamo reso i servizi di mediazione e arbitrato – ha continuato -  più accessibili dal punto di vista economico, abbiamo semplificato le procedure arbitrali per garantire una più rapida, più snella risoluzione dei conflitti a vantaggio di chi oggi è in difficoltà maggiore rispetto al passato. Gli strumenti ADR (arbitrato e mediazione) possono davvero rappresentare la via più utile per risolvere le controversie figlie della crisi scatenata dall’epidemia e possono contribuire al funzionamento del Sistema Giustizia nel suo complesso, leva fondamentale per un ripresa economica a tutti gli effetti”.