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venerdì 3 dicembre 2021

Le teorie europee contro il Natale e i pronomi, l'ironia di Pro Vita e Famiglia

La mega lettera indirizzata al 'Babbo Natale' d'Europa
Duro attacco dell'associazione Pro Vita e Famiglia alle deliranti 'linee guida' per la "comunicazione inclusiva" ideate da un'apposita commissione (lautamente pagata) dalla Commissione europea, direttive destinate a tutti i lavoratori delle istituzioni europee e che sarebbero dovute servire come 'esempio' a tutti i cittadini europei. Linee guida poi velocemente ritirate con un dietrofront tanto comico quanto le balzane, ma purtroppo reali, idee proposte.
Jacopo Coghe, vicepresidente di Pro Vita e Famiglia Onlus, ha emesso un comunicato senza sconti al riguardo e, parlando, delle idee partorita dalla maltese Helena Dalli, sottolinea che "in teoria, miravano a plasmare il nostro linguaggio al fine di essere più 'inclusivi' e ad evitare la minima ombra di 'discriminazione'. In pratica, si trattava di un condensato di ideologia 'gender' e di un tentativo di eliminare ogni identità religiosa e culturale, soprattutto l'identità cristiana...".
Quindi, via con gli esempi: "Secondo la Commissione europea: non si potrebbero utilizzare parole che presuppongono il genere di una persona, come "poliziotto"; non si può dire "Signori e Signore" (per non offendere eventuali 'transgender' nel pubblico); ci si dovrebbe rivolgere a una persona usando sempre il genere in cui si "auto-identifica"... anzi, prima di rivolgersi a una persona si dovrebbe chiedere: "Quali sono i tuoi pronomi preferiti?". Ancora: la Commissione ci ingiunge di non dire "Il periodo di Natale": piuttosto bisognerebbe dire "periodo delle vacanze"... attenti anche a usare nomi troppo "cristiani"! Invece di dire "Maria e Giovanni" meglio "Malika e Julio"... Non c'è da stupirsi che la pubblicazione di queste linee guida abbia generato una polemica enorme: con il pretesto di "includere", escludevano l'identità storica dell'Europa e le realtà più naturali (mamma, papà, maschio, femmina, ecc.)".
Coghe poi sottolinea un'iniziativa dell'associazione Pro Vita e Famiglia: "Non potevamo restare in silenzio: ci siamo presentati davanti alla Rappresentanza in Italia della Commissione europea con una lettera di Natale "speciale" indirizzata a Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, e a Helena Dalli, commissaria europea all'Uguaglianza... Alla Commissione Europea abbiamo mandato, su una lettera gigante, l'augurio: "BUON SANTO NATALE da Maria, Giuseppe e tutte le mamme e i papà europei".

martedì 30 novembre 2021

Eurofollia, eliminare il Natale per fare contenti gli invasori islamici

"Buon Natale" ai 'membri' della Union of Equality
Se non fosse realmente drammatico, potrebbe apparire grottesco. La realtà, però, in un mondo sulla via della sua più totale disumanizzazione, è che per l'Unione Europea, quell'Europa che ci dovrebbe essere 'madre', ma che invece, per l'ennesima volta, si trasforma in 'matrigna', il Natale non s'ha da fare. Tutto vero.
"Ogni persona in Ue ha il diritto di essere trattato in maniera eguale" è il delirante comunicato pubblicato dai 'padroni dell'Europa, "senza riferimenti di genere, etnia, razza, religione, disabilità e orientamento sessuale". Così - scrive ancora Bruxelles per quelle che considera 'nuove linee guida' - "devono sparire 'Miss o Mrs' (signorine e signore) sostituite da un più generico 'Ms'. E anche le festività non dovranno più essere riferite a connotazioni religiose, come il Natale, ma citate in maniera generica: si dovrà dire, ad esempio, le 'festività sono stressanti' e non più 'il Natale è stressante', si legge nel documento per una "corretta comunicazione" fornita dalla Commissione dal titolo 'Union of Equality'. Una delle tante commissioni 'inutili', al suo primo anno di vita (fin troppo) dedita ai soliti temi altrettanto inutili, triti e ritriti temi del razzismo e delle cosiddette tematiche del mondo LGBT (e forse pure Q), guidata da tale Helena Dalli, una grassona maltese tutta dedita alla eroica lotta contro i cosiddetti 'crimini d'odio' e che rappresenta la quintessenza di tutta quell'ignoranza demagogica che fa leva sulla mente impressionabile delle 'menti deboli'. Del gruppo di lavoro che ha redatto la 'super minchiata' fa parte un italico, tale azzimatissimo Lanfranco Fanti, collaboratore dell'illuminato Huffington Post.
Pura follia. Non sorprende che la devastazione cerebrale che ha prodotto un comunicato di tale portata sia la stessa che consente l'invasione di milioni di islamici su suolo europeo, con la connivenza del peggior Papa che si ricordi, almeno fra quelli visti in carne e ossa e della cui storia, spesso ingloriosa, si sia letto sui libri di storia.
Non sorprende che sia la tessa Europa che abbraccia senza riserve le tesi dell'aborto, dell'omicidio di bambini nella pancia delle proprie madri, e dell'eutanasia, ovvero di quegli individui, senzienti e pensanti, di cui si ritenga inutile la sopravvivenza perché essi stessi non desiderino protrarla oltre.
Personalmente non sono religioso, ma lo sono abbastanza per capire come non sia certamente la presenza del Natale a creare disuguaglianze che, al contrario,ormai, pesano sempre più sulle spalle degli originari abitanti dell'Europa, sempre più obbligati 'oggetti passivi' di una politica umiliante di genuflessione allo 'straniero'.
Sarebbe il minimo rispondere a questa odiosa provocazione con una sequela continua di insulti, raccogliere i forconi, simbolo della fatica popolare, per andare fino a Bruxelles e prendere per la collottola questi miserabili, ma vorrebbe dire fare il loro gioco di 'potere'.
Meglio combatterli con la giusta indifferenza, prestando loro il nulla perché il nulla è quanto possono partorire le loro menti ottusamente globalizzate e devastate. Forse potremmo pronunciare un'unica, precisa, puntuale frase, forse in lieve anticipo sui tempi: "Buon Natale"!

Il mio augurio di Buon Natale a Helena Dalli su Facebook

venerdì 26 novembre 2021

Edda Forlini, angelo e demone alla ricerca della perfezione

Edda Forlini (foto Bordignon)
Un volto da angelo, un corpo da demone. Lei è Edda Forlini, modella ma anche showgirl sulla rampa di lancio, pronta a calcare le scene del rutilante mondo dello spettacolo, in cui già sembra trovarsi alla perfezione.
Personaggio dalla personalità spiccata, nulla sembra impossibile per lei. 93-67-93 sono numeri che esprimono alla perfezione le sue qualità estetiche, ma che non permettono di cogliere a dovere la sua semplicità e la sua gentilezza, lontana dagli atteggiamenti divistici di alcune sue 'colleghe' un po' troppo autoreferenziate, puzza sotto al naso e sguardo distaccato.
Edda è semplice e passionale, mette se stessa in ogni cosa che fa, ed è stato un piacere incontrarla per una intervista che pubblico volentieri e che ne esprime tutta l'umanità.
Per qualcuno Edda Forlini è la perfetta modella 'acqua e sapone', anche se lei, con una bella dose di autoironia, non disdegna l'espressione 'pane e salame', viste le sue origini piacentine; per altri è l''ombrellina' per antonomasia, corpo sinuoso avvolto nella classica tuta da motociclista. Per i fotografi amatoriali è la Mecca delle fotomodelle, simpatica, disponibile, sempre allegra e naturalmente portata ad assumere quelle pose che spaziano dalla ragazzina innocente alla vera e propria 'vamp' d'assalto. Fashion, intimo, glamour e nudo i generi principali cui si dedica ma, con spiccata intelligenza, preferisce di gran lunga dei progetti chiari, interessanti e originali.
Nata a Piacenza ma milanese d'adozione, Edda possiede uno spirito curioso e sempre alla ricerca di novità, sia nel proprio campo che in altri: e se quindi il suo curriculum è ricco di partecipazioni a sfilate per concorsi di bellezza e di presenze televisive con parti più o meno da protagonista, da Rai Due a Discovery Channel, la sua persona si 'nutre' letteralmente di arte e curiosità, ed è quindi facile incontrarla a mostre ed eventi teatrali, esposizioni e conferenze stampa.
Per questo, nel mondo dello spettacolo, Edda è quasi una 'mosca bianca' ma, più probabilmente, un gabbiano pronto a spiccare il volo verso i lontani lidi delle proprie fantasie ancora da realizzare.

Qui sotto, la galleria fotografica (foto Bordignon):