"Buon Natale" ai 'membri' della Union of Equality |
"Ogni persona in Ue ha il diritto di essere trattato in maniera eguale" è il delirante comunicato pubblicato dai 'padroni dell'Europa, "senza riferimenti di genere, etnia, razza, religione, disabilità e orientamento sessuale". Così - scrive ancora Bruxelles per quelle che considera 'nuove linee guida' - "devono sparire 'Miss o Mrs' (signorine e signore) sostituite da un più generico 'Ms'. E anche le festività non dovranno più essere riferite a connotazioni religiose, come il Natale, ma citate in maniera generica: si dovrà dire, ad esempio, le 'festività sono stressanti' e non più 'il Natale è stressante', si legge nel documento per una "corretta comunicazione" fornita dalla Commissione dal titolo 'Union of Equality'. Una delle tante commissioni 'inutili', al suo primo anno di vita (fin troppo) dedita ai soliti temi altrettanto inutili, triti e ritriti temi del razzismo e delle cosiddette tematiche del mondo LGBT (e forse pure Q), guidata da tale Helena Dalli, una grassona maltese tutta dedita alla eroica lotta contro i cosiddetti 'crimini d'odio' e che rappresenta la quintessenza di tutta quell'ignoranza demagogica che fa leva sulla mente impressionabile delle 'menti deboli'. Del gruppo di lavoro che ha redatto la 'super minchiata' fa parte un italico, tale azzimatissimo Lanfranco Fanti, collaboratore dell'illuminato Huffington Post.
Pura follia. Non sorprende che la devastazione cerebrale che ha prodotto un comunicato di tale portata sia la stessa che consente l'invasione di milioni di islamici su suolo europeo, con la connivenza del peggior Papa che si ricordi, almeno fra quelli visti in carne e ossa e della cui storia, spesso ingloriosa, si sia letto sui libri di storia.
Non sorprende che sia la tessa Europa che abbraccia senza riserve le tesi dell'aborto, dell'omicidio di bambini nella pancia delle proprie madri, e dell'eutanasia, ovvero di quegli individui, senzienti e pensanti, di cui si ritenga inutile la sopravvivenza perché essi stessi non desiderino protrarla oltre.
Personalmente non sono religioso, ma lo sono abbastanza per capire come non sia certamente la presenza del Natale a creare disuguaglianze che, al contrario,ormai, pesano sempre più sulle spalle degli originari abitanti dell'Europa, sempre più obbligati 'oggetti passivi' di una politica umiliante di genuflessione allo 'straniero'.
Sarebbe il minimo rispondere a questa odiosa provocazione con una sequela continua di insulti, raccogliere i forconi, simbolo della fatica popolare, per andare fino a Bruxelles e prendere per la collottola questi miserabili, ma vorrebbe dire fare il loro gioco di 'potere'.
Meglio combatterli con la giusta indifferenza, prestando loro il nulla perché il nulla è quanto possono partorire le loro menti ottusamente globalizzate e devastate. Forse potremmo pronunciare un'unica, precisa, puntuale frase, forse in lieve anticipo sui tempi: "Buon Natale"!
Il mio augurio di Buon Natale a Helena Dalli su Facebook |