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domenica 26 febbraio 2023

Guerra in Ucraina: Sinistra e Destra a Berlino unite per chiedere la Pace

Su certi argomenti base non ci dovrebbero essere discussioni di sorta. Pace e guerra, vita e morte, lo sguardo di un bambino, la menzogna di un politico. Cose che non hanno colore, che non possono essere di Sinistra e di Destra.
E, infatti, in migliaia sono scesi in piazza a Berlino per chiedere la Pace, quella con la P maiuscola, fra Mosca e Kiev.
Davanti alla Porta di Brandeburgo a prendere la parola fra gli applausi sono state le due promotrici di una "mobilitazione per la pace": Sara Wagenknecht, notissima esponente della Linke, il partito della Sinistra, e dell'attivista per i diritti delle donne, Alice Schwarzer. E se nel bilancio della polizia a sfilare ci sarebbero state 13mila persone, per le organizzatrici a favore di un negoziato fra le parti in conflitto oggi nella capitale tedesca erano almeno in 50mila.
"Con ogni arma che consegniamo cresce il pericolo di una guerra mondiale!", ha detto la Wagenknecht, prendendo la parola e citando in modo esplicito il rischio che la NATO arrivi a inviare i caccia chiesti da Kiev. "E non è propaganda per Putin questa!", ha aggiunto replicando alle critiche del dibattito aperto da molti mesi nella repubblica tedesca. "Come si può chiudere gli occhi fino a questo punto? Come si può essere così ubriachi di guerra da non vedere il pericolo? Abbiamo bisogno di una disponibilità al compromesso da entrambe le parti", la chiosa.
"Non è il popolo a sbagliare, ma chi lo rappresenta - ha affermato la Schwarzer prendendo la parola - Spero che presto saremo un milione! Ed è meraviglioso che voi tutti siate qui e che vi solleviate per la pace. Quello che viviamo oggi è l'inizio di un movimento civico di cui c'è amaramente bisogno".
Il manifesto per la pace lanciato dalle due donne nelle scorse settimane in vista dell'evento di oggi, a un anno dall'invasione russa dell'Ucraina, ha sollevato critiche e polemiche nel paese di Olaf Scholz ed è stato firmato da 645mila persone.
Lo stesso cancelliere è indirettamente intervenuto, ripetendo nei giorni scorsi il consueto 'mantra' dell'Occidente servile nei confronti degli Stati Uniti: non sarebbe la consegna delle armi a prolungare la guerra, ma "è vero il contrario: quanto prima Putin capirà di non poter raggiungere i suoi obiettivi imperialistici, tanto più velocemente finirà la guerra". Come se il 'conducator' russo potesse spaventarsi per qualche drone o missile in più garantito al regime ucraino, nel momento in cui, fra l'altro, abbia minimamente intaccato il proprio arsenale.
Alla manifestazione berlinese hanno preso parte anche esponenti dell'ultradestra di AfD (Alternative für Deutschland), su posizioni assai vicine alla Sinistra oltranzista, ma Schwarzer e Wagenknecht avevano esplicitamente chiesto di rinunciare a ogni vessillo di partito, nell'intento di promuovere una manifestazione della gente. E così è stato.
(NB: parte della notizia, esclusi i commenti a titolo personale, tratta da servizio ANSA)

mercoledì 25 gennaio 2023

Putin è il vero pacifista di una guerra voluta dagli Stati Uniti

La 'home page' di Russia Today
Mentre gli americani cercano di convincere i tedeschi a regalare l'ennesima vagonata di armi al regime di Kiev, qualcuno dovrebbe chiedersi del perché, malgrado le continue provocazioni, Mosca non sia passata alle 'maniere forti'.
Già, perché in qualsiasi altro conflitto, convenzionale o meno, il contendente più forte, ovvero la Russia, avrebbe letteralmente raso al suolo le città nemiche, a cominciare da Kiev, grazie alle proprie potenti armi. Invece l'armata di Vladimir Putin, malgrado le presunte accuse di stragi sul campo, ha cercato di mantenere il proprio profilo il più basso possibile.
Certo, contro un esercito, quello ucraino, 'drogato' dalle armi (e probabilmente anche dagli uomini) dei Paesi occidentali, la conduzione della guerra non è stata semplice. ed è incredibile come, in Occidente, i 'media' del 'mainstream' non abbiamo ancora voluto capire (ah, deontologia e intelligenza professionali, dove siete finite?) come la prosecuzione della guerra sia nell'esclusivo interesse dei grandi potentati economici che stanno dietro la vendita delle armi e, cosa ancora più lampante, dietro agli sporchi interessi di quegli investimenti chiamati 'ricostruzione', ovvero l'edizione rivisitata del Piano Marshall, altra grande nefandezza inventata dal Grande Fratello americano, che in Volodymyr Zelensky ha il suo più grande 'fantoccio'.
Per questo va riconosciuto a Putin un 'pacifismo' reale, che ha finora impedito al conflitto di assumere quelle dimensioni 'nucleari' che, in maniera tanto sfrontata, la NATO e suoi servi occidentali stanno cercando di provocare.