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Già, perché in qualsiasi altro conflitto, convenzionale o meno, il contendente più forte, ovvero la Russia, avrebbe letteralmente raso al suolo le città nemiche, a cominciare da Kiev, grazie alle proprie potenti armi. Invece l'armata di Vladimir Putin, malgrado le presunte accuse di stragi sul campo, ha cercato di mantenere il proprio profilo il più basso possibile.
Certo, contro un esercito, quello ucraino, 'drogato' dalle armi (e probabilmente anche dagli uomini) dei Paesi occidentali, la conduzione della guerra non è stata semplice. ed è incredibile come, in Occidente, i 'media' del 'mainstream' non abbiamo ancora voluto capire (ah, deontologia e intelligenza professionali, dove siete finite?) come la prosecuzione della guerra sia nell'esclusivo interesse dei grandi potentati economici che stanno dietro la vendita delle armi e, cosa ancora più lampante, dietro agli sporchi interessi di quegli investimenti chiamati 'ricostruzione', ovvero l'edizione rivisitata del Piano Marshall, altra grande nefandezza inventata dal Grande Fratello americano, che in Volodymyr Zelensky ha il suo più grande 'fantoccio'.
Per questo va riconosciuto a Putin un 'pacifismo' reale, che ha finora impedito al conflitto di assumere quelle dimensioni 'nucleari' che, in maniera tanto sfrontata, la NATO e suoi servi occidentali stanno cercando di provocare.