Geppy Cucciari durante la 'battuta' sugli scontrini fiscali |
Il tema era quello delle piccole botteghe, che Matteo Salvini sta cercando di difendere, a fronte delle grande catene commerciali, la maggior part delle quali opera online, in un sistema di grande evasione. Ma la Cucciari, che la sa lunga, su RaiTre non trova di meglio che affondare, ritiene le, sul 'Capitano' leghista e, come conseguenza, su qualsiasi cosa costui sostenga, anche quando abbia ragione da vendere. Nasce da qui la 'battutona' di Geppy, di come nelle piccole botteghe si possa trovare di tutto: "Si moltiplicano nel mondo, dalla Francia alla Padania, gli appelli volti a boicottare gli acquisti online per Natale e favorire invece quelli fatti nei negozietti, con le persone, dove spesso si nascondono piccole perle impossibili da trovare online: un monile antico, un vecchio vinile, uno scontrino fiscale".
Già, quegli scontrini fiscali che i piccoli bottegai sono costretti a attere per giustificare i magri incassi che racimolano ogni giorno, cercando di sopravvivere sia alle tasse assurde imposte dallo Stato, sia a quella grande distribuzione che piace tanto a qualche virologo poco avveduto e amante delle comparsate in televisione. Siamo sicuri che la pur brava Cucciari, grazie ai corposi contratti televisivi firmati con il 'padrone' di turno, non abbia alcun problema nel pagamento delle tasse.
Personalmente, soprattutto adesso, non mi scandalizzerò se un panettiere o un calzolaio non mi consegneranno lo scontrino in mano. Non è certamente questa l'evasione che uccide l'Italia. Piuttosto a fare male è chi si pone sempre sul piedistallo per giudicare gli altri facendo finta di non conoscere la realtà.