venerdì 13 novembre 2020

Africo, il paese della Calabria che ha frodato sul bonus Covid

Il piccolo borgo di Africo
Africo
, provincia di Reggio Calabria, zona della Locride, l'area tristemente nota per tanti omicidi di 'ndrangheta: 91 bonus Covid-19 percepiti irregolarmente su 98. Tutti nello stesso Comune. La scoperta è stata fatta dalla Guardia di Finanza, che ha effettuato controlli a tappeto fra gli abitanti del paese, composto da una popolazione di 2800 abitanti.
Insomma, la quasi totalità dei nuclei familiari che usufruiva dell’integrazione dovuta alla pandemia lo aveva fatto sulla base di certificati medici contraffatti o compiacenti. In alcuni casi era stato anche falsificato lo stato di famiglia, facendo figurare soggetti in realtà inesistenti per aumentare la cifra da percepire. Il bonus spesa era stato istituito in seguito alla seconda ondata dal comune calabrese per dare un sostegno economico alle famiglie che, a causa del virus, non avrebbero più potuto contare su un reddito.
In realtà la stragrande maggioranza di coloro che l’avevano ottenuto aveva un impiego sicuro (e dunque continuava a percepire lo stipendio) o beneficiava anche del reddito di cittadinanza.
La Guardia di Finanza ha calcolato che le 91 famiglie avevano percepito una somma totale pari a 21.500 euro, pari a poco più di 200 euro a testa.
Un sommario calcolo delle persone coinvolte porta a pensare come circa il 10% di questa piccola cittadina fosse coinvolto nel losco affare. Facendo un paragone con Milano, è come se 150mila milanesi avessero tramato fra di loro per ricevere 'benefit' irregolari.
Ai trasgressori sono state inflitte multe per complessivi 65mila euro. Il fatto è stato segnalato anche alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria.