Madame Aisu con la bandiera kazaka a Milano (foto Bordignon) |
Dopo una domenica trascorsa sotto le guglie del Duomo, grazie agli 'shooting' del fotografo Massimo Reale, gli stilisti provenienti dal Kazakistan si sono succeduti uno dopo l'altro sul 'carpet' meneghino. Da una parte gli stili legati alla tradizione più classica del mondo kazako, rappresentati dagli abiti di Madame Aisu e Dana Ashimova, con colori brillanti, lunghi mantelli ed esotici copricapi, dall'altra un sapiente mix fra antico e moderno, con gli abiti finemente lavorati di Aspara Brand e Irina Naboko, dove il bianco e il nero contrastano fra loro per dare spazio a tailleur e abiti realizzati con tessuti di qualità.
Per il Kazakistan l'edizione di Mad Mood 2024 ha rappresentato quindi l'ennesimo banco di prova per una moda in parte lontana dai gusti europei, ma allo stesso tempo capace di attrarre la curiosità e l'interesse di chi voglia abbracciare il piacere della scoperta di nuove culture e nuovi orizzonti nel mondo della fashion.
I designer kazaki ai Chiostri di San Barnaba (foto Bordignon).
Da sinistra a destra e dall'alto in basso, Madame Aisu con Aidar Khan e Marina Corazziari, Gaukhar Zhenisbek di Peri Models per Aspara Brand, Dana Ashimova e Irina Naboko (a sinistra con un'amica)