martedì 11 giugno 2024

L'Europa rialza la testa, il mondo torna a girare dalla parte giusta

Il sole sorge su Dresda, l'Europa risorge (foto Alexander Henke)
Le ultime elezioni europee hanno sancito una poderosa vittoria delle Destre, un nostalgico ritorno all'Europa che fu e che venne distrutta e martirizzata dalla violenza distruttiva delle cosiddette truppe Alleate, tenuta sotto lo stivale appuntito del dominio americano e occidentale, stuprata nel suo più intimo essere Europa, composita nelle sue popolazioni ma eterogenea nella sua pluralità razziale: germanica, latina, celtica e slava, con macchie di commistioni arabe e, inevitabilmente (il mondo, nel bene e nel male, è interconnesso) asiatiche.
Dopo che un'intera generazione europea è stata macellata, quella che, per intenderci, proprio nell'ideale di un'Europa bianca si era immolata, indifesa di fronte allo stupro di una presunta uguaglianza globalista, le nuovi generazioni sono cresciute e sono, per una questione di eredità storica e genetica, tornate alle origini e a una consapevolezza etno-geografica: l'Europa agli Europei, quelli veri, non quelli 'tradottati' forzatamente da altri continenti, carne umana senza speranza buttata nel tritacarne industriale a basso costo dei padroni, dei ricchi e grassi magnati occidentali, quelli del 'piano di sopra' con attico e terrazzo, che ora, con un voto deciso e una spallata potente, i giovani europei vogliono spodestare, eliminare.
Il mondo torna a girare dalla parte giusta, per citare Roberto Vannacci, dove i valori della vita, dello sviluppo, dell'etnicità e dello Stato inteso come forza ed espressione di Popolo tornano a diventare perni valoriali di un mondo moderno che rinnega quelli sventolati come unici e indissolubili dall'Occidente filoamericano, propagandato dalla macchina propagandistica, ormai consunta pure quella, di Hollywood.