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lunedì 24 febbraio 2025

Elezioni tedesche: AfD trionfa fra i giovani e in Germania Est, i complimenti americani

Immagine tratta dal quotidiano "Libero"
La Destra tedesca, o Estrema Destra, di Alternative für Deutschland, come la dipingono i giornalucoli italiani e quelli legati a doppio filo alla 'demagocrazia' occidentale (praticamente il 95% del totale) trionfa in Germania, raddoppiando i propri volti, e l'Europa si rannicchia impaurita.
Tant'è, Alice Weidel e i suoi eletti tirano dritto, ricevendo innanzitutto i complimenti del presidente americano, Donald Trump e, successivamente, quelli del 'delfino', Elon Musk. Lo ha dichiarato la stessa Weidel nella conferenza stampa tenuta insieme al co-leader del partito Tino Chrupalla: "Appena sveglia, acceso il telefono, ho visto di aver ricevuto chiamate e messaggi dagli Stati Uniti, fra cui anche da Elon Musk, il quale si è congratulato per il fantastico risultato". La Weidel ha poi aggiunto che risponderà immediatamente, e sempre per telefono, a Musk.
Sempre la leader di AfD, fra l'altro lesbica riconosciuta e convivente con una extracomunitaria (alla faccia del presunto razzismo...), ha parlato del grande successo colto soprattutto nei Länder dell'ex Germania Est, dove ha ottenuto il doppio dei voti rispetto alla CDU, assicurandosi 45 dei 48 seggi disponibili.
"Siamo ormai una potenza riconosciuta a livello internazionale, e siamo in contatto con tutti, compresa l'amministrazione Trump" ha aggiunto con entsiasmo la Weidel.
Nel dettaglio, i risultati di AfD nelle regioni orientali della Germania sono un successo ovunque, con un vantaggio più che solido sugli avversari. In Brandeburgo con il 32,5%, seconda forza politica è la Cdu con il 18,1. In Mecklenburg-Vorpommern Afd ottiene il 35%, seconda la Cdu al 17,8%. In Sassonia Afd arriva al 37,3%, seconda sempre la Cdu con il 19,7. In Sachsen-Anhalt il partito di Weidel arriva al 37,1%, con la Cdu che si ferma al 19,2%. In Turingia il miglior risultato con il 38,6%, seconda la Cdu con 18,6%.
Chrupalla è poi intervenuto per sottolineare che anche lui ha ricevuto un gran numero di messaggi di congratulazioni, anche da "due giocatori della nazionale tedesca, specificando che si tratta di due ex giocatori del Bayern Monaco". Chi esattamente, non lo ha detto, ma ora inizierà sicuramente la caccia per identificarli.
Infine, le statistiche sul profilo dei votanti: perché se è vero che l'estrema sinistra della Linke ha visto dalla sua parte il 25% dei giovani under 24, Afd non è assolutamente preferita dai più anziani, come qualcuno preferirebbe far credere. Anzi, a votare per il partito di Alice Weidel è stato addirittura il 20% degli under 24, mentre è stato scelto appena dal 10% degli ultrasettantenni.

domenica 23 febbraio 2025

Elezioni in Germania, la necessità di un mondo che svolti a Destra

Tre candidate di AfD dal profilo Facebook di Marie-Thérèse Kaiser
Arriva dalla Germania, soffia dall'Italia, ma anche dal Nord Europa, e grazie a Donald Trump si sviluppa anche da quegli Stati Uniti che da sempre l'avevano osteggiata, anche in passato. La Destra, una Nuova Destra potente, nazionalista e protettrice dei fondamenti etnici e tradizionalisti delle genti europee, si impone a prescindere da quello che sarà il risultato delle elezioni tedesche.
Alternative für Deutschland è la grande speranza della Nuova Europa, che non ha paura del proprio passato, che rifugge qualsiasi compromesso con un futuro che sembrava disegnato appositamente per eliminare i geni europei, per mischiare quella che è la nostra storia e il nostro destino, quello di risollevare i popoli del Vecchio Continente e di affondare chiunque voglia meticciare le loro fondamenta, a meno che non sia pronto ad adeguarsi e a sottomettersi alle nostre leggi.
Che la Germania sia ancora la nostra guida, quindi, una volta ancora faro di un'Europa nuova e spirituale, a prescindere dal risultato del voto.

Leggi anche: NAFRI, le donne tedesche contro gli immigrati nordafricani

martedì 11 giugno 2024

L'Europa rialza la testa, il mondo torna a girare dalla parte giusta

Il sole sorge su Dresda, l'Europa risorge (foto Alexander Henke)
Le ultime elezioni europee hanno sancito una poderosa vittoria delle Destre, un nostalgico ritorno all'Europa che fu e che venne distrutta e martirizzata dalla violenza distruttiva delle cosiddette truppe Alleate, tenuta sotto lo stivale appuntito del dominio americano e occidentale, stuprata nel suo più intimo essere Europa, composita nelle sue popolazioni ma eterogenea nella sua pluralità razziale: germanica, latina, celtica e slava, con macchie di commistioni arabe e, inevitabilmente (il mondo, nel bene e nel male, è interconnesso) asiatiche.
Dopo che un'intera generazione europea è stata macellata, quella che, per intenderci, proprio nell'ideale di un'Europa bianca si era immolata, indifesa di fronte allo stupro di una presunta uguaglianza globalista, le nuovi generazioni sono cresciute e sono, per una questione di eredità storica e genetica, tornate alle origini e a una consapevolezza etno-geografica: l'Europa agli Europei, quelli veri, non quelli 'tradottati' forzatamente da altri continenti, carne umana senza speranza buttata nel tritacarne industriale a basso costo dei padroni, dei ricchi e grassi magnati occidentali, quelli del 'piano di sopra' con attico e terrazzo, che ora, con un voto deciso e una spallata potente, i giovani europei vogliono spodestare, eliminare.
Il mondo torna a girare dalla parte giusta, per citare Roberto Vannacci, dove i valori della vita, dello sviluppo, dell'etnicità e dello Stato inteso come forza ed espressione di Popolo tornano a diventare perni valoriali di un mondo moderno che rinnega quelli sventolati come unici e indissolubili dall'Occidente filoamericano, propagandato dalla macchina propagandistica, ormai consunta pure quella, di Hollywood.

mercoledì 16 novembre 2022

Marco Cappato premiato, chi difende i valori dei milanesi?

Così "La Verità" ha titolato la propria prima pagina
Ho conosciuto Marco Cappato e ne rispetto la coerenza nei principi in cui crede. Ma l'Ambrogino d'Oro che gli è stato regalato dalla 'cittadinanza' per presunti meriti di cui non conosco la profondità né l'origine, è molto grave.
Perché, se è delittuoso che venga premiato chi della morte ha fatto una bandiera, sia essa, assistita, per compiacenza, pietistica o altro, è ancora peggio che, su questa scelta, nessuno abbia alzato barricate, soprattutto da quella parte del mondo cattolico e conservatore che della difesa della vita, sempre e comunque, dovrebbe fare un muro invalicabile di punti fermi.
Premiare Cappato non è solo una sconfitta per chi creda nella vita e nei suoi principi, ma è anche un trionfo dell'ipocrisia, ben sapendo che gli Ambrogini, onorificenza cittadina milanese, sono sempre un attento dosaggio di accordi e camarille trasversali, spesso umilianti del vero valore verso l'onorificenza e la persona che la riceve.
Si immagini il triste applauso congiunto della sala (suppongo la premiazione sia stata fatta, al solito, al Teatro Dal Verme) mentre colui che predica la morte di malati terminali e tetraplegici (oltre che la libera possibilità di massacrare bambini non ancora nati con il suo sostegno all'aborto), sale le scale e stringe le mani sorridenti al sindaco di Sinistra 'per convenienza' cresciuto con una formazione di Destra, evidentemente 'di convenienza' pure questa.
Ancora di più, per l'ennesima volta, la Destra sembra avere abbandonato al proprio destino, dopo le candidature 'senza speranza' a sindaco di Parisi e Bernardo,che hanno consegnato alla Sinistra la città che, già di per sé, è tristemente la più radical-chic d'Italia.
Chi difende i milanesi? Chi difende la vita e i valori che questa porta con sé? Dov'è la Destra al Nord? L'onorificenza a Cappato porta con sé anche queste indiscutibili domande.

L'articolo sulla vicenda de "La Verità", uno dei pochi giornali a sollevare la questione

venerdì 23 settembre 2022

Gli utili idioti della Sinistra pronti a okkupare le piazze italiane

In strada a due giorni dal voto, ogni scusa è buona
Sarà un caso che, a due giorni da una delle elezioni più importanti della storia recente italiana, e nella quale la Destra è data come chiara favorita, la Sinistra stia organizzando una enorme campagna mediatica che porterà i suoi sgherri a 'okkupare' le piazze italiane nella giornata di venerdì?
Un dubbio al riguardo è più che lecito, proprio perché i 'compagni' e chi strepita con loro è perfettamente consapevole di essere 'appoggiato al muro' e come, la gente che lavora sodo tutti i giorni e non sciacalla nelle strade nel 'nulla facere', questa volta potrebbe... decidere di decidere, ovvero dare a Giorgia Meloni il proprio voto. certamente nulla di trascendentale, chi si attenda dalla prima donna premier qualche novità resterà terribilmente deluso.
I peana a favore della NATO e di Kiev sono un prodromo della confermata schiavitù a Washington all'Europa Occidentale e a tutti gli avvoltoi che da troppi anni banchettano sulle spalle di un popolo italiano umiliato e ormai incosciente e inconsapevole della propria storia e tradizioni, invaso da africani e asiatici d'ogni risma e religione.
Di fronte a tali evidenze, la Sinistra si raggruppa dietro ai soliti 'slogan' consunti e patetici, pugni chiusi nel ricordo di qualcosa che non esiste più, sempre che sia mai esistito, con Ken Leach che ancora straparla di proletari, classe lavoratrice e di proprietà collettiva.
Votare per la Meloni oggi diventa un obbligo storico, sebbene si sia consapevoli che 'non è' Destra e non potrà mai esserlo, essendo venuta, pur di governare, a tutti i compromessi possibili e immaginabili con le classi del potere di cui è parte integrante.
Da qualche parte, però, è necessario cominciare, per ribaltare le sorti di un mondo che deve tornare all'interno dei confini delle nazioni e dei popoli che lo compongono, perché 'essere' italiano, belga, francese, scozzese, basco, sloveno, svedese e ungherese torni ad avere un significato reale, sociale ed etnico, perché si possa avere la certezza che, valicando ogni confine straniero, ci si trovi attorniati da gente veramente diversa da noi, con sue proprie e culture, prive di ingerenze esterne, così come eè necessario che la gente che vive all'interno dei confini italici italica sia, nei costumi e nelle tradizuoni.

sabato 27 agosto 2022

Ebba Busch, il volto della Svezia che dice stop all'immigrazione

Ebba Busch (foto Wikipedia)
Ebba Busch
è uno dei volti nuovi del centrodestra europeo, sebbene nella sua terra, la Svezia, sia nota già da tempo come membro di spicco del partito Democratico Cristiano (Kristdemokraterna).
E' la sua voce a ergersi imponente dopo l'ennesimo episodio di violenza andato in scena in terra svedese, a Eskilstuna, dove una donna e un bambino sono stati raggiunti da colpi di arma da fuoco. La sparatoria sarebbe avvenuta in un parco giochi e la polizia sta indagando per tentato omicidio. Le vittime sono state portate in ospedale e le loro condizioni sarebbero stabili.
Immediate le reazioni dei politici di tutti i principali partiti svedesi. Ma se la prima ministra socialdemocratica, Magdalena Andersson, ha dichiarato che "sparare contro un bambino non è mai un fatto individuale, ma un attacco a tutta la società", Ebba ha criticato l'operato del governo nel ridurre la violenza: "Dobbiamo riportare il senso di sicurezza: la Svezia ha bisogno di un nuovo inizio", ha scritto u Twitter.
La Svezia andrà al voto l'11 settembre e la campagna elettorale continua. I temi della violenza e della lotta alla criminalità sono tra i più caldi nel dibattito politico del Paese scandinavo. (fonte ANSA)
Un problema presente nelle società scandinave da anni, complici l'enorme afflusso di immigrati afromediorientali: nel 2015 i 163.000 richiedenti asilo ricevuti nel 2015 dal Paese (la cifra più alta pro capite dell'Unione europea) avevano messo in ginocchio il sistema di accoglienza svedese (fonte AGI).
E, nel cercare di reprimere la montante violenza, la Destra (subito definita 'razzista' e 'xenofoba' dai benpensanti della Sinistra 'buonista'), secondo il sito transform-italia.it imperverserebbe 'la retorica “legge e ordine”: la ricetta consiste nell’aumentare personale e dotazioni delle forze dell’ordine e nell’inasprire le pene; qualcuno (la leader del Cristianodemocratici, Ebba Busch) si spinge fino a chiedersi perché la polizia non abbia usato il pugno di ferro (leggi: aprire il fuoco) per reprimere i violenti'. (fonte transform-italia.it)
Già. Spesso ce lo si chiede anche in Italia: perché, invece di importare criminalità, non si operi con le cesoie in anticipo, rispedendo al mittente i carichi umani scaricati sulle nostre coste quotidianamente a bella posta per inquinare il tessuto etnico-sociale europeo.

Ebba, lo splendido volto della Destra rampante europea

martedì 12 ottobre 2021

Forza Nuova e l'assalto alla CGIL, l'ennesima montatura di una Sinistra senza vergogna

Sui fatti di Roma la Sinistra ha costruito la consueta demagogia
Per l'ennesima volta, quando la Sinistra si vede in pericolo, o meglio vede in pericolo il proprio potere che deve rimanere indiscusso e privo di confronti democratici, decide di scendere in campo in pompa magna, muovendo tutte le proprie enormi forze, sia del gregge urlante che ne segue ogni dettame e dettato, sia soprattutto del giornalismo fatto scendere in campo per innescare nuovi 'diktat' e forme di pensiero.
La demonizzazione di Forza Nuova, primo passo verso l'attacco feudale a Fratelli d'Italia, simbolo dell'avanguardia di una Destra che finalmente è riuscita a trovare una sua dimensione forte, parlamentare e credibile, è talmente delirante e vergognosa che potrebbe facilmente essere paragonata all'incendio del Reichstag di hitleriana memoria, in cui una presunta azione compiuta dal nemico i turno viene sfruttata per instaurare un nuovo regime del pensiero, instillare l'idea dello psicoreato, già introdotta, del resto, dalle varie commissioni Segre di turno.
Ed è così che si ha gioco facile nel fare assurgere un atto peraltro squallido e squadrista come l'assalto alla sede romana della CGIL, dove peraltro non mi pare si siano registrati morti o feriti gravi, a male e supremo e vergogna da estirpare, mentre vengono sottaciute le continue violenze che, durante ogni manifestazione, vengono sdoganate quando vengano compiute dai facinorosi dei Centri Sociali, dalla anarco-insurrezionalisti fiancheggiatori delle varie LEU e degli altri gruppuscoli dell'avida partitocrazia comunista, ci si dimentica del terrore prodotto (non solo sulle cose, ma anche sulle persone) dai black-bloc di Genova, della violenza quasi quotidiana dei No Tav e di quel personaggio che li ispira, quell'Erri De Luca esaltato da una mandria di esaltati che, per quello che vaneggia, meriterebbe il palco di un carcere invece di quello di un teatro.
E mentre il ministro Lamorgese consente ad arabi e stranieri in genere di scorrazzare, rigorosamente in maniera clandestina, all'interno del nostro Paese, con valigie in cui le donne sono contenute a pezzi, e permette a punkabestia e altro bestiame di varia natura di organizzare rave party a base di droga, e la gente, che di tutto ciò si è ampiamente rotta i coglioni e decide inevitabilmente di votare un partito che prometta più giustizia e ordine, ecco che, all'improvviso, arriva questo curioso assalto a una sede della CGIL, peraltro abbastanza poco sorvegliata dalle forze dell'ordine. Il tutto, ovviamente, in vista dei ballottaggi delle elezioni comunali e in mezzo allo stracciarsi delle vesti del 90% dei media, servo sdraiato del Governo in carica (da sempre).
In tutto ciò rimane la certezza che schierarsi a fianco dei ragazzi della Destra 'movimentista' divenga sempre più un'impresa coraggiosa e temeraria. La presunta libertà in cui per anni eravamo convinti di vivere nella nostra Repubblica, è sul punto di estinguersi. Non fosse solo che per questo è necessario schierarsi a fianco di Forza Nuova, anche se ne venisse dimostrata l'effettiva colpevolezza.

Uno stralcio da "Il Giornale": quegli strani errori che fanno sorgere sospetti

Matteo Salvini, su "La Verità", punta il dito sull'inadeguatezza della Lamorgese 

lunedì 5 luglio 2021

Marine Le Pen viene rieletta alla guida dell'RN

Marine Le Pen (foto "Il Primato Nazionale")
Marine Le Pen è stata rieletta a capo del Rassemblement National (RN), espressione della destra francese.
Un momento importante, che consente di mobilitare nuovamente il partito dopo la battuta d'arresto delle recenti elezioni regionali
A Perpignano, località quasi al confine con la Spagna dove si è svolto il 17° congresso dell'RN, la Le Pen ha anche nominato Jordan Bardella, 26 anni, vicepresidente vicario di RN. Una consacrazione per lui, arrivato anche in cima ai voti degli iscritti chiamati alle urne per eleggere i membri del Consiglio Nazionale.
Marine, che sarà candidata alle presidenziali dell'anno prossimo, è stata rieletta con il 98% alla carica di presidente. La direzione allargata del partito, il 'bureau', passa da 40 a 45 membri, compresi due ospiti permanenti che personificano 'l'apertura', che non hanno la tessera dell'RN.
Nel suo discorso, la Le Pen ha detto di volere "realizzare un governo di unità nazionale intorno a un progetto di pace civile" e di essere il candidato "delle soluzioni concrete", perché "non c'è felicità possibile se il paese viene cancellato o, peggio, crolla".

venerdì 21 febbraio 2020

Strage di Hanau, Alternative für Deutschland attacca la Procura

Beatrix von Storch e Alice Weidel, leader di AfD
La strage di Hanau poteva essere evitata, e la colpa di quanto avvenuto non può essere pretestuosamente addossato alle forze della Destra tedesca. Lo sostiene Alternative für Deutschland, il partito dell'ultradestra tedesca, che anzi contrattacca e chiede le dimissioni del procuratore federale, come conseguenza del pluriomicidio compiuto da Tobias Rathien, 'lupo solitario' autore dell'assassinio di nove persone in due locali frequentati soprattutto da immigrati turchi.
"Dobbiamo smetterla con la strumentalizzazione politica e chiedere invece le dimissioni del procuratore generale", ha affermato la parlamentare Beatrix von Storch, una delle figure di spicco del partito (nella foto assieme a un'altra leader di AfD, Alice Weidel).
"La Procura sapeva da novembre scorso della malattia mentale di quest'uomo, e chi è psichicamente malato non può detenere armi", ha aggiunto la von Storch.

lunedì 15 luglio 2019

Sgombero a Roma, l'Italia che mi piace grazie al Capitano

Un momento dello sgombero
Mentre il PD strilla e urla, cercando di mietere i suoi ultimi consensi puntando sull'alleanza di magistrati conniventi per cercare di attaccare la Lega e Matteo Salvini, ecco che a Roma, questo lunedì, va in scena un altro benvenuto sgombero, quello di Primavalle, con quasi 350 abusivi ad occuparne gli spazi.
Benvenuto aa linea dura della 'Nuova Italia' contro okkupanti e clandestini, ogni Carola di turno e squallidi portaborse del 'buonismo' nazionale e non. Posso solo complimentarmi, una volta di più, con il Capitano.
"Roma si barrica", scritta in rosso, espongono gli 'okkupanti', immaginando che il loro mondo fatato, costruito grazie agli abusi tollerati dalla Sinistra, sia ancora reale. Servirebbe di certo più decisione, senza sconti di nessun genere a questi personaggi che fanno forza su leggi che li tutelano, in nome di una democrazia dalle maglie troppo larghe, le cui leggi furono scritte in tempi in cui non esistevano né estremismo di Sinistra né invasioni afroasiatiche. La gente è in fremente attesa che, finalmente, contro chi delinque non venga utilizzata nessuna immeritata pietà. In attesa degli strepiti di Zingaretti e dei suoi accoliti, noi diciamo alto e forte "Grazie".

venerdì 24 maggio 2019

La Sinistra e l'eterna omologazione, ecco perché bisogna svoltare a Destra

I leader dell'Europa dei Popoli: uno sguardo nuovo al futuro
Gli attentati continuano, i morti non si contano, i crimini commessi da extracomunitari, stranieri e clandestini in genere dilagano, solo i centri cittadini sapientemente (e furbescamente) agghindati a giardino dalle giunte comunali fanno da maschera alla drammatica situazione delle periferie italiane, ormai 'okkupate' dal cancro di una presenza di etnie che con l'integrazione dei luoghi ospitanti non hanno nulla a che spartire e che anzi, in maniera sempre più evidente, cercano di sovrastare in numero e presenza soffocante, imponendo la propria legge e dando il là a quella che si profila come una vera e propria 'sostituzione etnica', quella tanto auspicata dalle grandi multinazionali della globalizzazione, a caccia di un popolo 'massa', senza nome né identità, quel 'sentiment' che solo una coscienza nazionale ed etnica possono fornire.
Di fronte a ciò il variegato e multiforme (o deforme) mondo dell'accoglienza a tutti i costi, di quel buonismo che in realtà è solo fumo negli occhi di ignoranza o connivenza criminale con chi sull'immigrazione specula per interesse economico o calcolo politico.
Del resto la Sinistra ha sempre giocato su questo equivoco, a cominciare da quegli anni '70 in cui i nemici erano il 'padronato' (parola tanto cara al sindacalista Luciano Lama) e la borghesia, rei di investire e rischiare di tasca propria per cercare di tirare avanti la baracca del Paese, a presunto danno del 'proletariato'. La realtà era ben altra: il sopracitato proletariato trovava agio in una nuova dimensione dell'industria e del commercio, quell'idea 'olivettiana' che tanto spaventava la Sinistra perché ne cauterizzava gli scopi e le iniziative, ovvero riusciva a soddisfare tutte le richieste dei lavoratori senza bisogno della Falce e del Martello. Defunto il mondo proletario, e con esso il 'fascismo' borghese, la Sinistra si è presto dovuta trovare un altro nemico, trovandolo nel magnate per eccellenza, Silvio Berlusconi che, macchia forse peggiore, era direttamente collegato al Partito Socialista, che del comunismo è sempre stato il primo nemico, in quanto socialdemocrazia avversa a ogni ribaltamento violento e rivoluzionario del potere al governo. Ma anche con Berlusconi è andata male. Per poterlo battere la Sinistra si è dovuta snaturare, cancellare nome e cognome d'origine, abbattere il comunismo e fingersi democratica alleandosi con le aree più buoniste e retrive del mondo cattolico. Senza successo. La gente ha capito che Berlusconi forniva risposte a temi che la Sinistra non sapeva nemmeno affrontare. Passata l'onda del Cavaliere era necessario trovare un nuovo avversario e delle nuove, presunte, vittime. Ed ecco profilarsi la figura di Matteo Salvini, abilissimo genio politico, capace di trasformare la Lega Nord in partito nazionale, portandola dal famoso 'prefisso telefonico' a partito preferito dagli italiani. Smacco, livore, odio. Un altro boccone amarissimo da ingoiare per la Sinistra, a caccia degli ennesimi alleati, fossero cani, porci o entrambi. Pronta a sparare ogni proiettile, talvolta anche non in senso figurato contro il 'fascista' di turno, quel termine sempre caro ai partigiani rossi, usato contro chiunque la pensi in maniera diversa dalla loro. Oggi come negli anni '70 ogni scusa è buona per sollevare violenza e creare tensione, additare a crudeltà laddove ci sia solo buon senso. La realtà è che, di fronte a quella guerra che prima o poi dovremo combattere contro il cancro dell'invasione nordafricana e mediorientale, in gran parte connotata dalla religione islamica, solo la nuova Destra europea ha saputo dare risposte chiare e vicine alle esigenze dei Popoli. Quelli veri, con la 'P', maiuscola alla ricerca di una ritrovata dignità, che la Sinistra e i suoi accoliti vogliono sotterrare nel nome della nuova omologazione di massa: dopo aver fallito con quella di classe, ci riprovano con quella etnica.