sabato 1 giugno 2024

Il grido di Orban: "Questa non è la nostra guerra"

Il Parlamento ungherese (foto Jure Tufekcic per Unsplash)
Arriva ancora una volta dall'Ungheria il perfetto esempio di 'non ingerenza' nella guerra civile tra Russia e Ucraina che, dietro le spinte di interessi economici, politici ed espansionistici del mondo 'occidentale' rischia di trasformarsi in una guerra 'mondiale' con il forte rischio, per la prima volta nella storia dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, di una 'escalation' nucleare.
"Noi non siamo disposti a piegarci per l'Ucraina. Questa guerra non è la nostra guerra, non è combattuta nel nostro interesse. Gli ungheresi non devono subire questa guerra e noi dobbiamo starne fuori", parole pronunciate dal primo ministro ungherese, Viktor Orban, ai microfoni di RadioKossuth, ancora una volta unico faro di indipendenza all'interno dell'Unione Europea, espressione diretta della volontà del popolo magiaro di non cadere schiavo della globalizzazione di marca eurostatunitense.
Orban ha proseguito: "Non volevamo essere coinvolti nella Prima e nella Seconda guerra mondiale" e guardando alle "trascrizioni dei negoziati tra Hitler" e il reggente ungherese "Miklos Horthy è piuttosto chiaro che l'Ungheria fosse sotto enorme pressione affinché portasse quanti più soldati possibile al fronte il prima possibile. Non sto dicendo che siamo allo stesso livello ora, ma stiamo andando in quella direzione", ha sottolineato Orban, accusando l'UE di una pressione "sempre più forte" su di lui "a ogni vertice". (fonte: ANSA)