Visualizzazione post con etichetta Simone Inzaghi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Simone Inzaghi. Mostra tutti i post

domenica 20 aprile 2025

Inter ancora ko a Bologna e il pianto nerazzurro: la rimessa 12 metri in avanti...

Inzaghi affronta Colombo... eh, quel fallo laterale 12 metri avanti...
Basta saper aspettare e il solito pianto in chiave Inter sbuca fuori senza troppa difficoltà. Basta aspettare una sconfitta, peraltro meritata, in casa del Bologna, che vince 1-0 a un minuto dalla fine, e il 'piangina nerazzurro' colpisce ancora.
Pur se, indubbiamente, l'Inter risulti una delle squadre più 'fortunate' del campionato in chiave arbitrale, fra rigori concessi a favore e non dati contro, ammonizioni elargite in abbondanza contro gli avversari e risparmiate contro i giocatori interisti, la libertà concessa di scorrazzare fuori dalla propria area dedicata al tecnico Simone Inzaghi, è proprio quest'ultimo, a fine gara, a guidare il solito drappello di giocatori nerazzurri infuriati nei confronti dell'arbitro. Una furia che, se fosse stata propria di altre squadre, avrebbe visto volare cartellini gialli a raffica ma che, ovviamente, non ha prodotto risultato alcuno verso il gruppo interista.
Inzaghi, Di Marco, Barella, Martinez e altri giocatori (e dirigenti si immagina, vista la presenza sul campo in... borghese) hanno letteralmente circondato l'arbitro Andrea Colombo.
Il motivo? Forse un clamoroso fallo da rigore non rilevato? Un tocco di mano durante l'azione del gol felsineo? Un'entrata killer che abbia spezzato una gamba a un giocatore interista sanzionata solo con un giallo? No. Nulla di tutto questo. Gli interisti protestano per un fallo laterale concesso al Bologna. Che c'era, sia chiaro. Il fallo laterale da cui è scaturita la rete? No, quello prima. Insomma, l'Inter protesta per l'azione precedente rispetto a quella prima dalla quale è poi scaturito il gol. Ma, quindi, forse il fallo laterale non c'era? No, no, c'era. E allora? L'hanno battuto, come peraltro fanno tutti, interisti compresi, qualche metro in avanti. Inzaghi li ha anche contati con il righello. 12 metri che hanno cambiato la partita. Almeno secondo lui. Hanno cambiato anche l'azione dopo, quella che ha visto il magico tocco di Orsolini che ha infilato la porta difesa da Sommer. Si potrebbe anche dire che, da quel fallo laterale, sia cambiata tutta la storia del campionato italiano.
Una convinzione che Inzaghi ha ribadito durante l'intervista del dopo-gara a Sky. E in tutte le altre interviste, almeno si può immaginare. Un caso. Anche umano, di chi va capito e compatito, costretto com'è a correre a perdifiato lungo tutta la linea del campo per 90 minuti, recupero escluso.
Questo è lo 'Stile Inter'. C'è poco da fare. Che, ormai, sta diventando lo stile della maggior parte delle squadre italiane (Milan compreso). Ma loro lo fanno meglio. Molto meglio.
In attesa di diventare campioni d'Italia sul campo, gli interisti e i loro accoliti sono già, senza confronto, i campioni d'Italia della sceneggiata senza vergogna.

Qui sotto altre due immagini della 'sceneggiata' interista a fine gara...

lunedì 3 febbraio 2025

Milan-Inter 1-1: il pianto di Inzaghi, gli scudetti di cartone e il fallo su Jimenez

Il fallo su Jimenez
Il risultato di 1-1 fra Milan e Inter, alla fine, è più che giusto. I rossoneri sono stati bravi a imbrigliare i nerazzurri, quasi nulli per tutto il primo tempo, e nella ripresa incapaci di superare la concentrata difesa  milanista, fino a quando la stanchezza dei rossoneri, sfibrati da una partita di Champions League allucinante a Zagabria, ha aperto varchi clamorosi che i nerazzurri dapprima non sono stati in grado di sfruttare, fermati dalla sfortuna (due pali e una traversa) e due volte da un ottimo Maignan, per poi trovare il pareggio in pieno recupero con un gol viziato da un fallo su Jimenez. Ma va bene così.
La cosa che ha veramente colpito in negativo è stata l'allucinata reazione del tecnico interista, Simone Inzaghi, a fine gara: "I ragazzi sono stati magnifici, sono andati oltre: ho parlato con loro, ho fatto i complimenti. Purtroppo non sono andati oltre gli episodi: tre gol annullati, tre pali, un rigore clamoroso non dato. L'ho già rivisto, meglio che non lo rivedo perché è peggio". Da non credere. Il tecnico dell'Inter, squadra che, nella propria storia, è spesso entrata nell'iconografia popolare per una certa predisposizione alla 'piangineria', riesce a fare un grande calderone di pali (effettivamente sfortuna), gol annullati (per altrettanti fuorigioco clamorosi e inappuntabili) e un calcio di rigore che ha visto solo lui (l'intervento 'incriminato' di Hernandez sul giocatore dell'Inter è nettamente sul pallone), mentre omette chiaramente il fallo su Jimenez da cui parte l'azione del pareggio nerazzurro.
In un campionato, peraltro, dove molto spesso, come spesso capita alle squadre più forti, l'Inter ha goduto di occhi molto attenti a proprio favore sia dalla VAR che nelle comuni decisioni arbitrali.
Il web rossonero, alla fine, non lo ha perdonato: "Per chi è abituato a contare anche gli scudetti di cartone, è giusto che contino anche i gol in fuorigioco", una raffica ad alzo zero che definisce perfettamente il 'pianto greco' dell'allenatore dell'Inter.

GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA DELLE TIFOSE DEL DERBY

domenica 22 agosto 2021

Inter travolgente, poker al Genoa all'esordio

Edin Dzeko dopo il gol (foto sito Inter)
L'Inter rinnovata di Simone Inzaghi travolge il Genoa con il punteggio di 4-0 all'esordio di campionato, proseguendo il filo con lo scarso torneo, malgrado le perdite di formazione estive.
In un San Siro riempito finalmente di pubblico, anche se non moltissimo (meno di trentamila spettatori, anche in ossequio delle norme anticovid), mancano Antonio Conte, Romelu Lukaku e Achraf Hakimi, ma ci sono Simone Inzaghi, Edin Dzeko e Hakan Calhanoglu, con i due giocatori in rete ed entrambi autori di un'ottima prestazione, fatto che ha ringalluzzito i tifosi nerazzurri, sebbene di fronte ci fosse un Genoa tutt'altro che irresistibile.
Tutto viene risolto già nel primo quarto d'ora, con i gol di Milan Skriniar e Calhanoglu, bottino rimpinguato oltre la metà della ripresa da Arturo Vidal e nel finale di gara da Dzeko.
Ovviamente soddisfatto Inzaghi a fine gara. "Ero sicuro della squadra e dell'impegno - ha detto -. Non potevo immaginare un esordio migliore di così davanti ai nostri tifosi, che finalmente sono tornati allo stadio". E ancora: "Dobbiamo continuare così, è solo l'inizio. C'è soddisfazione, ma dobbiamo lavorare perché venerdì a Verona c'è un'altra gara difficile. Non dimentichiamo che mancavano Lautaro, Sanchez, Gagliardini e l'attaccante che arriverà.
Felice anche Calhanoglu. Per lui esordio con gol e un'ottima prestazione: "Ero tranquillo per il debutto, anche se so che tutti i tifosi si aspettano tanto da noi quest'anno. Abbiamo lavorato 45 giorni per farci trovare pronti oggi. Era importante iniziare bene e vincere". (fonte MilanoReporter)
Leggi anche: Diletta Leotta, maglietta bianca e minigonna nell'esordio di San Siro