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venerdì 21 gennaio 2022

Covid, psicoreati e quell'umanità che si sente migliore

Mascherine anche all'aperto, l'ultimo diktat del governo italiano
Da ieri sera sono diventato un 'paria' di questa società. Il mio Green Pass è infatti scaduto, pur essendomi io vaccinato non una ma ben due volte e avendo un numero di anticorpi adeguato nel mio sangue, come mostrato da prelievo sierologico.
Questo pomeriggio andrò a farmi la terza dose, cosiddetta 'booster'. Fino ad allora non potrei accedere al 90% del consesso della socialità umana, almeno in Italia sebbene, avendo ieri anche fatto un tampone, risultato negativo, associando il Green Pass 'arancione' al tampone si possa entrare in un ristorante. Ma, ogni volta, divamperebbe una discussione.
Oggi, per qualche ora, farò quindi parte di quella minoranza odiata e disprezzata dai più, quella che tanto bene fa sentire persone che, fino a due anni fa, erano semplici mediocrità, un moscerino perso nel nulla cosmico, ma che oggi gonfiano il petto, arrogandosi la facoltà di giudicarsi migliori di altri.
Cosa che, personalmente, mi riusciva difficile prima, durante e dopo il Covid. Intendiamoci, ci sono gruppi di persone che è più facile disprezzare: gli zingari innanzi tutto, ma anche i clandestini, tutta quell'umanità sbarcata sulla nostra terra patria, fatta di ladri, spacciatori, puttane e criminume vario.
Lo scorrere dell'odio verso chi 'pensa altrimenti' non è mai stato tanto forte come adesso, contemporaneamente all'allinearsi dei popoli europei, tradizionalmente quelli dotati di maggiore storia e personalità, ai diktat provenienti dall'alto.
Basti pensare all'Italia e a quanto si diceva del Governo fino a pochi anni fa, specie quando a guidarlo c'era Silvio Berlusconi. Da Male Assoluto oggi la cupola del potere è diventata il Bene. Mario Draghi si è trasformato da cinica espressione dei banchieri a santino benedicente, le mani rivolte a mo' di Padre Pio verso il popolo italiano, cui ogni suo pensiero è dedicato con amore. Gli scienziati, espressione della 'nomenklatura' farmaceutica, contestati senza remore perché allineati alla scienza dei potenti fino a poco tempo fa, trasformatisi in altrettanti salvatori e scudi umani dei rispettivi governi.
Qualsiasi editto arrivi da Palazzo Chigi viene accettato senza discussione dall'italiano medio, cosa che nemmeno il Cavalier Benito Mussolini avrebbe osato sperare ai tempi suoi. Perché perdersi nella minaccia della violenza fisica? Aver sparigliato tra la popolazione il demone del virus ha chetato gli animi più dei plotoni di esecuzione della polizia politica della dittatura nordcoreana.
Il concetto di umanità e di dignità umana in questo biennio è radicalmente cambiato. Basti che qualcuno emani un ordine, se suffragato da una qualsiasi scusa sanitaria, e se questo non verrà eseguito si sarà passibili di esclusione da... tutto. Oggi è il vaccino, oggi sono le mascherine (che io tengo, orrore, abbassate se cammino per strada, in quanto ritengo idiota tapparmi la bocca se mi trovo all'aria aperta), ma domani potrebbero essere i guanti, magari un burqa, una tuta gommata.
D'altra parte, se lo dice lo Stato, sarà giusto così. Punto. Pensare 'altrimenti' è e sarà sempre di più già di per se stesso un reato. Anzi, uno 'psicoreato'.

lunedì 27 dicembre 2021

Islam e 72 chilometri, cade un altro velo: vietato viaggiare alle donne afghane

Islam, l'oppressione delle donne prosegue in Afghanistan
Ogni giorno che passa il volto del vero Islam appare nei suoi contorni più drammatici attraverso la dittatura religiosa imposta dai talebani dell'Afghanistan alle proprie donne. Passi indietro nel cammino verso l'emancipazione che Human Rights Watch attribuisce, sbagliando completamente bersaglio, ai talebani stessi e non alle storture della religione islamica, che non può altrimenti esprimersi se non attraverso la violenza, la sopraffazione e la conquista, fatta con le armi o con l'invasione premeditata di milioni di clandestini con mogli gravide al seguito.
L'ultima 'violenza' morale (cui fa spesso seguito quella fisica) imposta dai sedicenti studenti coranici vieta alle donne diviaggiare da sole oltre i 72 chilometri, aggiungendo che, durante il tragitto, dovranno essere accompagnate da un membro maschio della famiglia. Alla faccia delle 'colpe' intrinseche dell'uomo bianco occidentale, sulla cui fame di diritti si è costruita la moderna libertà femminile.
Pubblicata dal cosiddetto Ministero della Promozione della Virtù e dellaPrevenzione del Vizio, ricostituito a vent'anni di distanza dai mullah dopo la presa di Kabul a Ferragosto, la raccomandazione invita inoltre gli autisti a non accettare sui loro veicoli donne, a meno che queste non indossino il velo islamico.
Ma non basta: oltre a queste follie, recentemente lo stesso ministero ha 'invitato' le televisioni afghane a non trasmettere più "serie all'acqua di rose in cui le donne" recitino, ha imposto alle giornaliste di indossare "il velo islamico" e ha vietato di ascoltare musica in automobile, con verifiche accurate attraverso posti di blocco lungo le strade di Kabul.
Tutto questo a cento giorni dall'esclusione delle ragazze dal diritto all'istruzione a partire dalla scuola secondaria in gran parte del Paese.
E mentre HRW condanna quello che definisce il 'vero volto dei talebani', mi permetto di aggiungere come questo sia 'il vero volto dell'Islam'.

martedì 23 febbraio 2021

Youtube censura Silvana De Mari, lei trasloca su Rumble

Il profilo di Silvana De Mari su Rumble
Con l'ennesimo atto di 'dittatura del pensiero unico' il social Youtube ha chiuso il canale di Silvana De Mari, ottima giornalista, medico e collaboratore del quotidiano "La Verità".
E' la stessa De Mari a segnalarlo sul proprio profilo Twitter: "Youtube ha definitivamente chiuso il mio canale". Aggiungendo, sempre sullo stesso profilo, dove poter trovare i propri video: "Da oggi i miei video saranno caricati su RUMBLE".
La ricerca di piattaforme alternative, nel nome della libertà di espressione, continua. L'invito è quindi quello di seguire coloro che abbiano il coraggio di 'pensare altrimenti', per citare il titolo di un libro del filosofo Diego Fusaro.