sabato 13 giugno 2009

Sara Scamarcia fra 'incantesimo' e 'paralisi'

Non conoscevo Sara Scamarcia e non sono un esperto di fotografia, ma quello che ho visto mi è bastato per affascinarmi e piacevolmente colpirmi. E interessanti sono le 'scelte' di questa fotografa tanto giovane quanto interessante e tutta da scoprire, che pochi giorni fa ha presentato la mostra “Incantesimo & Paralisi” nell'originale location della Pasticceria Desantis di Milano, un ambiente di carattere 'industriale' raddolcito dalle provocazioni al palato offerte dalla pasticceria abbinate dalle provocazioni visive di Sara. Immagini facili da comprendere, ma non facili da riprodurre, e così il messaggio dell'artista arriva chiaro e diretto, senza troppe mediazioni. Chi guarda capisce, senza giri di parole o ipnosi di gruppo.

La vita di Sara è piuttosto interessante, e ha sicuramente contribuito ad alimentarne e accentuarne la curiosità per tutto ciò che è immagine o che, corporeo e tridimensionale, a immagine si può ridurre. Dopo avere vissuto negli Stati Uniti, ha scelto per la sua vita due città profondamente diverse ma simili per tanti aspetti, Londra e Milano: “Amo ritrarre persone e luoghi, migliorando la mia sensibilità creativa giorno dopo giorno”. Nasce così ‘Incantesimo e Paralisi’, ovvero la mostra in pasticceria, prima personale dell’artista, che comprende 20 ritratti e 3 inediti. ‘Incantesimo’, ovvero la magia dell’immortalare la persona ritratta e il suo animo, ‘Paralisi’, l’immagine ferma ma anche la stasi che si accompagna ad alcuni periodi bui della vita che acuiscono lo strazio dell’animo. E anche Sara Scamarcia, che nella sua ricerca continua dell’immagine ha cambiato non meno di tre splendidi abiti colorati durante la serata, ci guarda in una sorta di ‘Incantesimo e Paralisi’, mischiando la profondità dei suoi occhi a quel brivido, che appena scuote la macchina fotografica quando parte lo scatto. Forse è proprio da lì, dal profondo dei suoi occhi, che nasce il primo ‘incantesimo’...