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Eppure l'ucraino il suo dovere, nelle rarissime occasioni in cui Carlo Ancelotti l'ha chiamato in causa, lo ha sempre fatto. Non solo con i 2 gol segnati in Coppa Italia e Coppa Uefa, ma anche muovendosi e aprendo spazi per i compagni, mostrando un senso della posizione e una tenuta atletica ancora invidiabili, ma non sufficienti a levargli quell'ostracismo sollevato dal tecnico, che evidentemente deve aver mal digerito il 'regalo' fattogli durante l'estate da Silvio Berlusconi, che invece Sheva l'ha sempre avuto nel cuore, ma che non ha potuto 'proteggere' durante la stagione per fin troppo evidenti motivi...
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