martedì 23 giugno 2009

Berlusconi trionfa ancora,
e la Sinistra mastica amaro sulla propria scellerata
(e inutile) caccia all'uomo...

L'Italia può ancora sperare. La beceraggine è stata sconfitta, l'onestà intellettuale e il lavoro in maniche di camicia è stato premiato. Silvio Berlusconi ha vinto, alla faccia delle trappole che questo incredibile e assurdo Paese gli aveva teso. La più vile, disgustosa, macabra e fascista (o comunista, fate voi, è la stessa cosa) campagna di stampa (e non solo) messa in moto dalla fine della guerra è stata messa in ginocchio. Eppure, e questo amareggia, esiste quasi metà della Provincia di Milano che crede ancora alle favole messe in piazza dai comunisti. Certo, non è facile resistere in questa dittatura dell'informazione a cui siamo sottoposti 24 ore al giorno, con Rai e principali organi mediatici che risuonano del perbenismo cattocomunista. Noi però speriamo. Purtroppo un Uomo, per quanto Grande egli sia, non potrà resistere in eterno, e prima o poi i Nani lo vedranno cadere, se non altro, seppur invitto da loro, sconfitto dall'età e dalla vita inesorabile che avanza. Esiste però la testimonianza. E quella resta. Il fatto stesso che Silvio Berlusconi viva e sia vissuto servirà come monito e come esempio per tutti noi che nella sua parola e nel suo esempio di vita crediamo. Grazie ancora, Silvio, per aver dimostrato al mondo, che la forza, l'ostinazione, la volontà e la capacità sono più forti dell'odio, del livore, dell'infamia e dell'invidia.