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mercoledì 3 marzo 2021

Il Primato Nazionale, a marzo Orwell rilegge il "Mein Kampf" di Hitler

La copertina del numero di marzo
Puntuale, è uscito il numero di marzo de "Il Primato Nazionale", il mensile autodichiarato 'sovranista' cui, anche in questo numero, contribuiscono 'firme' di qualità come Vittorio Sgarbi e Alessandro Meluzzi, oltre ai consueti articoli dei 'semper fidelis', fra gli altri, Francesca Totolo, Carlomanno Adinolfi e Simone De Stefano.
L''incipit' della rivista, ovvero l'editoriale di Adriano Scianca è dedicato all'altra faccia del sublimato Governo Draghi, quindi spazio alle cure alternative al Covid, dal plasma iperimmune all'adinosina, contro le quali ha operato lo scetticismo e l'ostruzionismo delle autorità e dei media del 'mainstream'.
Un approfondimento sul filosofo russo Aleksandr Dugin a firma di Luca Siniscalco ne svela alcune caratteristiche interessanti, ignoti alla grande massa dei lettori.
La consapevolezza di essere a una drammatica svolta di 'anno zero' è la base su cui si fonda l'articolo di Matteo Brandi, teso a nuove idee per la ricostruzione. Non manca un approfondimento sul filosofo Joseph De Maistre, di cui vengono svelati alcuni aspetti inediti.
Infine tre importanti tributi a una cultura forse passata, ma non certo dimenticata: una rivisitazione degli scritti di Berto Ricci su "Critica Fascista", una presentazione della traduzione italiana de "I due stendardi" dello scrittore francese 'collaborazionista' Lucien Rebatet ma, soprattutto, la riscoperta di una raccolta di saggi di George Orwell, fra cui un'originale lettura del "Mein Kampf" di Adolf Hitler.

Qui sotto una parte dedicato alla figura di George Orwell

venerdì 1 gennaio 2021

Buon Anno Nuovo, buon 2021 a tutti!

Dimenticare l'anno del Covid e di tante tragedie, quello di cui tanti non hanno potuto festeggiare la fine, o l'hanno festeggiata da soli, o per colpa del lockdown o per via delle perdite subite in questo maledetto 2020 appena terminato.
Dal 2021 che va a cominciare ci si aspetta tanto, forse non tutto, ma di certo un passo importante che ci riporti verso la normalità, quell'agognato 'status' negatoci d quei governi che hanno preferito chinare il capo di fronte al virus, di fronte a chi l'ha diffuso, la Cina, trovando in esso anzi, un insperato quanto inatteso laboratorio per creare, ancora più velocemente, una quiescenza da parte della nuova plebe, nei confronti di un ordine mondiale gestito da un nucleo sempre più ristretto di persone a scapito di una grande immaginaria.
George Orwell e "1984", Ridley Scott e "Blade Runner", il Medioevo del Futuro, come lo chiamavo nei miei temi da 13enne, è arrivato, come le campane a morto. Sta a rompere il cerchio, contrattaccare il mondo di coloro che ci vogliono tutti tristemente eguali, in fila, condannati dietro ai nuovi computer. Che il 2021 risvegli le nostre coscienze, ci riporti nelle strade, sporchi e peccatori, ma certi di essere uomini. Anarchici e nel caos. Ma liberi. 

Il saluto al nuovo anno da parte del Milan

giovedì 31 dicembre 2020

Un italiano su due pronto a denunciare il vicino: ecco l''altro' virus cinese

Un italiano su due è pronto a denunciare il vicino di casa se solo penserà o, comunque, sospetterà, che non si stia attenendo alle regole imposte dal Governo in tema di lotta al Coronavirus.
Non è un caso che tutto ciò, ovvero la realizzazione dell'agognato sogno prospettato dal socialismo, ovvero dividere e distruggere l'umanità attraverso la paura, parta proprio da un virus diffuso dalla Cina, tuttora regina di un mondo comunista mai sepolto, e ancora in grado di farsi strada in maniera vincente attraverso le maglie della globalizzazione, riuscendo perfino a umiliare le proprie vittime: dopo averle 'infette', ecco infatti che la Cina stipula con l'Europa (o meglio, con i suoi rappresentanti) un importantissimo accordo commerciale, autentico schiaffo in faccia alla 'nuova' America di Joe Biden.
Fatevi avanti dunque, spie e delatori, l'orrore dipinto da George Orwell è ormai calato fra noi.