venerdì 23 maggio 2025

Nike e lo studio sui giovani atleti 'transgender': il silenzio che fa rumore

La 'home page' del sito di "Outkick"
È passato quasi un mese da quando il sito conservatore "OutKick" ha rivelato che l'azienda Nike avrebbe finanziato uno studio sui giovani atleti 'transgender'. Da allora, né l’azienda né i principali esponenti democratici statunitensi hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche sul tema.
A rompere il silenzio ci hanno pensato alcuni esponenti repubblicani, come il deputato Burgess Owens (Utah), che ha definito l’iniziativa “pura malvagità”, accusando la Nike di “sperimentare sui bambini per un’agenda politica”.
Il caso riguarda uno studio su minorenni sottoposti a bloccanti della pubertà e ormoni per la transizione che, secondo i critici, metterebbe a rischio la salute dei partecipanti.
"OutKick" ha cercato invano un commento da parte di figure come Alexandria Ocasio-Cortez, Gavin Newsom e Nancy Pelosi. Quest’ultima ha dichiarato di “non aver capito” la domanda prima di allontanarsi dai giornalisti.
Nel frattempo, il dibattito si infiamma, tra chi denuncia una manipolazione ideologica e chi vede in queste polemiche un presunto attacco ai cosiddetti diritti 'transgender'. Ma il silenzio di Nike e dei leader democratici continua ad alimentare sospetti e tensioni.