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Luna Vujevic con la coppa (foto Bordignon) |
Sul campo del Circolo Alberto Bonacossa, in via Arimondi, si sono affrontate due dei più promettenti talenti del panorama mondiale: la serba Luna Vujovic e la statunitense Julieta Pareja.
Le premesse della sfida lasciavano intuire un match combattuto. La Pareja, sedicenne californiana di origini colombiane, aveva già dimostrato il suo valore con il recente exploit nel WTA 250 di Bogotà, dove è diventata la prima tennista nata nel 2009 a vincere un incontro nel circuito maggiore. Con il ranking WTA che la posiziona già al numero 317, partiva con i favori del pronostico, ma la Vujovic ha messo in mostra un tennis esplosivo e determinato, dominando la finale con un perentorio 6-3, 6-3 in un'ora e 21 minuti di gioco.
Con questo successo, la Vujovic dimostra di avere tutte le carte in regola per emergere nel panorama del tennis professionistico. A soli 15 anni, la sua maturità in campo è impressionante e il controllo della pressione nelle fasi cruciali del match è da giocatrice esperta. La capacità di dominare una rivale già affermata nel circuito maggiore accende ulteriormente i riflettori su di lei.
Il Trofeo Bonfiglio, da sempre trampolino di lancio per i futuri campioni del tennis, ha visto passare stelle del calibro di Roger Federer e Martina Hingis. Se il torneo rappresenta un’anticipazione di chi potrebbe brillare nei prossimi anni, allora la Vujovic ha appena scritto il suo nome nell'elenco dei talenti da seguire con attenzione.
Qui sotto altre immagini della finale femminile (foto Bordignon):