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lunedì 21 aprile 2025

Vinitaly 2025: cresce il fenomeno dell'enoturismo in Puglia

Un rappresentante di AIS Puglia al Vinitaly 2025 (foto Bordignon)
Durante la 57.a edizione del Vinitaly, un’analisi di Coldiretti e Terranostra diffusa in occasione del Consiglio nazionale dell’associazione agrituristica cresca il fenomeno dell’enoturismo con un aumento previsto delle presenze del 10% rispetto allo scorso anno. Una chiara indicazione per sottolineare come il turismo del vino stia acquisendo a livello economico un peso sempre maggiore e rappresenti una risorsa per l’intero Paese.
In Puglia, nel Leccese, si combinano degustazioni reali a tour virtuali della cantina e della vigna con gli occhiali 3D, ma si può anche fare pilates o yoga tra i filari o osservare le stelle e le costellazioni sorseggiando un calice di rosso con l’astrotasting. A trainare il fenomeno – rileva Coldiretti Puglia - è soprattutto la spinta all’innovazione che viene dalle aziende vitivinicole, capaci di intercettare la domanda verso un tipo di turismo sempre più esperienziale che proviene da italiani e stranieri.
Alle tradizionali degustazioni si sono così aggiunte attività che vanno dall’arte allo sport fino al wellness.
Un segnale importante viene in tale ottica anche dal nuovo piano dell'Unione Europea per il vino – ricorda Coldiretti - presentato dalla Commissione Europea che riconosce l'enoturismo come un elemento chiave per diversificare e rafforzare il settore vinicolo europeo, contribuendo allo sviluppo economico delle regioni rurali e rispondendo alle nuove tendenze del mercato.
La presidente dell'associazione Terranostra, Dominga Cotarella, sottolinea: "Solo i produttori di vino possono raccontare con autenticità la naturalità del loro prodotto: conoscono ogni fase, dalla vigna alla bottiglia, e ne custodiscono storia, territorio e passione – sottolinea -. Questo legame diretto diventa un valore aggiunto per i consumatori sempre più attenti alla sostenibilità e alla trasparenza. In questo contesto, l’enoturismo sta diventando un potente volano di sviluppo per le aree interne, favorendo economia locale, valorizzazione culturale e promozione di pratiche agricole virtuose".
Secondo Coldiretti Puglia l’enoturismo, se adeguatamente promosso in Puglia, potrebbe essere un moltiplicatore di ricchezza, con un aumento potenziale del 20% di turisti e un valore aggiunto che potrebbe aumentare di 480 milioni di euro, valorizzando attraverso i vini il territorio anche in chiave turistica e recuperando le antiche tradizioni legate alla cultura enogastronomica. Il tutto sulla base dei dati dello studio di SRM del gruppo Intesa Sanpaolo, secondo cui la Puglia presenta grandi potenzialità nella diversificazione dell’offerta turistica, proprio attraverso l’enogastronomia.
Un turista italiano su tre (32%) posiziona infatti la Puglia sul podio delle tre migliori regioni italiane per il turismo enogastronomico, con percorsi innovativi – aggiunge Coldiretti Puglia - dell’enoturismo esperienziale per turisti italiani e stranieri che anche nel 2024 hanno preso d’assalto cantine e strutture agrituristiche con l’obiettivo di vivere esperienze nel mondo del vino.

sabato 19 aprile 2025

Vinitaly 2025: è sempre bello, ma quanti vuoti!

Due 'fanciulle' degustano l'ottimo vino pugliese (foto Bordignon) 
Il Vinitaly 2025 è finito da qualche giorno e, come sempre, esattamente come nelle elezioni politiche, tutti hanno vinto. Un grande successo, frotte di 'buyer', pubblico a catinelle.
La realtà è che, avendo vissuto diverse edizioni della rassegna veronese, la sensazione, non solo mia, è stata quella, se non di un crollo completo delle presenze, quanto meno di una semi-discesa agli inferi, almeno per quanto concerne i visitatori, quelli che affollano i saloni della fiera enologica, giunta alla sua 57.a edizione.
Il tutto a partire dall'arrivo, dove le navette messe a disposizione dal Comune di fronte alla stazione ferroviaria di Porta Nuova, chiudevano le proprie porte senza troppi patemi di chi vi era all'interno, più spesso seduto comodamente e senza affanni, che stretto, come nel passato, in una sorta di tradotta indiana, madido di sudore e sfinito già all'arrivo in fiera.
Sulla quantità degli affari conclusi non ci sono dati reali ma, anche in questo caso, la sensazione è che le grandi cantine abbiano potuto contare sui clienti 'storici', al contrario di quelle più piccole, spesso sole e desolate lungo tutto l'arco della manifestazione.
Va anche detto che, molto spesso, nette sono state le differenze fra un padiglione e l'altro, e dove le regione più visitate, secondo tradizione, sono state il Veneto 'padrone di casa' e la Lombardia. L'auspicio, quindi, è che le sensazioni legate alle assenze in alcune delle altre regioni non rispecchino la realtà.

sabato 5 aprile 2025

Vinitaly 2025: Puglia presente con 106 espositori e quattro consorzi di tutela

Il padiglione Puglia a Vinitaly nel 2019 (foto Bordignon)
La 57ª edizione del Vinitaly sta per prendere il via e anche Regione Puglia è pronta per scendere in campo agguerrita dal punto di vista... enologico.
Unioncamere Puglia ospiterà infatti nel padiglione 11 di Fiera Verona, su una superficie di quasi 4mila metri quadri, ben 106 espositori, tra aziende vinicole e quattro consorzi di tutela (Castel del Monte, Rosso Barletta, Primitivo di Manduria, Salice Salentino). Al Vinitaly negli spazi istituzionali della regione, sono in programma 17 tra convegni, incontri e seminari, per un confronto a più voci dedicato allo sviluppo locale delle produzioni vitivinicole, alla valorizzazione della biodiversità viticola passando per le soluzioni digitali dedicate alla riconoscibilità dei vini e alle opportunità di formazione professionale realizzabili nell’ambito dell’enoturismo, anche grazie ai fondi del CSR Puglia 2023/2027, il Complemento regionale di Sviluppo Rurale.
Durante questa edizione del Vinitaly ci sarà anche l'occasione per presentare a livello nazionale una serie di eventi dedicati alla promozione del vino e in grado di tenere insieme l’'incoming' dei flussi turistici in Puglia e la valorizzazione dei territori.
Attesa anche per il vincitore pugliese del Premio Angelo Betti – Benemeriti della vitivinicoltura, storico riconoscimento assegnato in collaborazione con gli assessorati regionali all’Agricoltura.
Va inoltre detto che, nella crisi globale del mondo del vino, la Puglia a livello produttivo dimostra la sua capacità di resistenza. Secondo gli ultimi dati trasmessi dal Dipartimento Agricoltura ad AGEA al 31 luglio 2024, la superficie 'vitata' della Puglia è pari a 90.882,09 ettari, terza per estensione a livello nazionale dopo Veneto e Sicilia.
L’Ufficio Studi di Unioncamere Puglia ha evidenziato infine che la vendemmia 2024 è stata favorevole, con un incremento di produzione del 18% rispetto al 2023 e un ritorno ai volumi del 2022.

Vinitaly 2025, tutto pronto per il via della 57.a edizione

Un'immagine tratta dall'edizione 2019 (foto Bordignon)
Si apre questa domenica a Veronafiere la 57ª edizione di Vinitaly, il salone internazionale dei vini e distillati, in programma dal 6 aprile e fino a mercoledì 9.
La manifestazione si conferma punto di riferimento per il business del vino a livello globale, con la presenza di oltre 4mila aziende espositrici distribuite in 18 padiglioni e operatori professionali attesi da 140 Paesi.
La cerimonia inaugurale è in programma, sempre domenica, alle ore 11, presso l'Auditorium Verdi.
Ad aprire ufficialmente la manifestazione sarà il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, coadiuvato dal sindaco di Verona, Damiano Tommasi, e dal presidente della Provincia di Verona, Flavio Massimo Pasini. A chiudere i saluti istituzionali Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento europeo.
A seguire un talk cui prenderanno parte, fra gli altri, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. La conclusione dal podio spetterà al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
Ad aprire il programma generale delle degustazioni sarà il tradizionale walk around tasting dei Tre Bicchieri 2025 del Gambero Rosso, in programma domenica 6 aprile dalle 11.30 alle 16.30 in Sala Argento al Palaexpo, con i vini premiati dalla guida “Vini d’Italia 2025”.
Nel pomeriggio, alle 15 in Sala Tulipano (Palaexpo), si terrà la degustazione dei grandi rossi selezionati dalla guida I 100 migliori vini e vignaioli d’Italia del Corriere della Sera, curata dal vicedirettore della testata Luciano Ferraro e dal critico enologico di fama internazionale James Suckling.
Alle 16 infine, in Auditorium Verdi, è in programma la cerimonia del Premio Angelo Betti – Benemeriti della vitivinicoltura, storico riconoscimento assegnato in collaborazione con gli assessorati regionali all’Agricoltura.

Qui sotto altre immagini dell'edizione 2019 (foto Bordignon)





giovedì 3 aprile 2025

Vinitaly 2025, un 'fuorisalone' di grandi nomi ed eccellenze

Foto della conferenza stampa (ufficio stampa)
Si avvicina il grande appuntamento con il Vinitaly e, anche per l'edizione 2025, sarà di scena, a partire da questo venerdì e fino a domenica 6 aprile, la 'kermesse' di "Vinitaly and the City", ovvero l’anima pop del Salone internazionale dei vini e distillati che, ogni anno, trasforma Verona nella capitale dei 'wine lover'.
Il fuori salone di Vinitaly, presentato a Veronafiere in conferenza stampa, si estende nel suggestivo triangolo che comprende Piazza dei Signori (con la Loggia di Fra Giocondo e la Loggia Antica), Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale, luoghi simbolo della città patrimonio Unesco.
"Vinitaly and the City rappresenta da sempre il risultato di un gioco di squadra vincente, che pone al centro la collaborazione con le varie istituzioni locali, dal Comune alla Provincia di Verona, dalla Fondazione Cariverona al patrocinio della Regione Veneto, insieme a diverse realtà associative che rappresentano l’offerta culturale e ricreativa della città – ha dichiarato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo –. Si tratta di un evento di pubblico complementare all’anima business di Vinitaly, che coinvolge tanto i cittadini veronesi quanto i turisti con una proposta ricca di arte, cultura, musica, gastronomia e, naturalmente, degustazioni di vino. Un format vincente ed esportabile di enoturismo urbano che, già lo scorso luglio, è stato replicato con successo anche a Sibari, in Calabria".
Con un itinerario che collega simbolicamente l’Italia dalla capitale del vino scaligera alla punta dello Stivale, Vinitaly and the City vedrà protagonista il vino in tutte le sue sfaccettature.
In Piazza dei Signori è il Consorzio Tutela Doc delle Venezie a presidiare la Loggia di Fra’ Giocondo, mentre l’Area Mixology nella Loggia Antica vedrà brand come Bartenders, Molinari, Marcati, Nespresso, Italian Wine Brands, San Pellegrino, 9 di Dante, Fiol, Martini e Campari presentare i nuovi trend della miscelazione.
La Lounge Banca Passadore, al centro della piazza, fa invece da baricentro per l’esperienza di una degustazione immersa nell’arte e nella storia. Il viaggio prosegue nel Cortile Mercato Vecchio con le proposte della Regione Calabria e della Regione Sardegna, mentre al Cortile del Tribunale è possibile degustare, oltre alla selezione di etichette dalla Guida Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso (di cui molte premiate con i Tre Bicchieri), anche i vini della Regione Campania e dell’Enoteca Esselunga. Qui si trovano anche i piatti firmati dalla Fiera del Riso come i tradizionali Riso all’isolana e all’Amarone della Valpolicella DOCG, oltre a quelli alle Mele della Val di Non e Prosecco Doc e agli Arancini di riso. Completa il tour – non solo enogastronomico ma anche culturale – la Lounge Affreschi, che ospiterà l’Assessorato dei Beni Culturali e Identità Siciliane per la promozione di Agrigento Capitale della Cultura 2025 e dei parchi archeologici siciliani.
Svetta infine sulla Torre dei Lamberti il Consorzio Tutela Lugana Doc.
Si parte questo venerdì con il taglio del nastro nella Loggia di Fra Giocondo (Piazza dei Signori, ore 18), che vedrà protagonista la campionessa olimpionica di sci alpino, Deborah Compagnoni, Ambassador delle Olimpiadi e Paralimpiadi Milano Cortina 2026, affiancata dal presidente di Veronafiere, Bricolo, dal sindaco di Verona, Damiano Tommasi, e dal presidente della Provincia di Verona, Flavio Massimo Pasini.
Nei calici l’official wine dell’evento, il Teàtrico Castello di Meleto Classico 1256 - Metodo classico toscano, un Classico che sfida le convenzioni, frutto di un affinamento sui lieviti di almeno quattro anni, ottenuto esclusivamente da uve Sangiovese coltivate oltre 400 metri sul livello del mare s.l.m. nel cuore di Gaiole in Chianti.
Fra i 'tasting', torna anche “Hellas in wine”, la serie di degustazioni in programma all’Hellas Store che si terranno tutti giorni della rassegna.
Sabato 5 aprile (ore 15, Loggia di Fra’ Giocondo) si svelano in anteprima i vincitori del Premio Diapason 2025, con i riconoscimenti della Guida Bollizine 2026 di Tommaso Caporale. Fra i premiati, i vini spumanti “più intonati” d’Italia, campionati secondo il “metodo Caporale”.
Tornano poi ad animare il palco della Loggia di Fra’ Giocondo gli incontri letterari realizzati in collaborazione con Feltrinelli Librerie, ma anche gli appuntamenti curati da Fisar, con un focus su “FISAR winetelling - Enoturisti per caso” (5/4, ore 19.30), e dall’associazione Rivela, che quest’anno presenta “Intagli di Luce, Canti di Vite: Il Coro Silenzioso di Fra Giovanni da Verona” (6/4, ore 15).
Si accendono i riflettori anche sulla nuova stagione di B.E.V.I. – L’Arte del Vinificare, la prima e unica serie TV sull'arte nel mondo del vino, in onda su Sky Arte e in streaming su Now (6/4, ore 19, Loggia di Fra’ Giocondo). Sul palco a presentarla, i protagonisti: Artlouder, Sky Arte, Duca di Salaparuta, Contadi Castaldi, Gorghi Tondi e Cantine Lunae.
Fra gli appuntamenti serali più attesi, gli spettacoli della Regione Sicilia (area foyer della Lounge Affreschi), la serata pizza della Regione Campania per il sabato sera (ore 19, Cortile del Tribunale), e il party “Valpolicella Vibes: la freschezza da scoprire” (6/4, ore 21, Cortile Mercato Vecchio, su invito) organizzato dal gruppo giovani del Consorzio Tutela Vini Valpolicella in occasione dei 100 anni del Consorzio. “The Soundtruck by The Riff” è la colonna sonora che accompagnerà le serate della manifestazione con una playlist appositamente selezionata dal cocktail restaurant di Benny Benassi e Fabio Volo, mentre sarà la dj Ema Stokholma la star dell’evento organizzato da Rai Radio2, Rai Com e Regione Calabria sabato sera (5/4 ore 21) in Piazza dei Signori. Le visite guidate alla scoperta della città – realizzate con l’associazione Archeonaute – interessano l’area archeologica di Corte Sgarzerie (4/4, ore 18 e 21; 5/4, ore 17 e 21), la Villa Romana di Valdonega (6/4, ore 11) e Verona Sotterranea (6/4, ore 15).
Durante i tre giorni della rassegna, l’anima 'fusion' di Amo Bistrot propone ai 'wine lover' di Vinitaly and the city la degustazione “Amo l’Oriente”, un abbinamento insolito tra i sapori dell’oriente e tapas (4/4, ore 18; 5-6/4 ore 17). Vinitaly and the City è anche l’occasione per sottolineare l'impegno di Veronafiere verso una mobilità sempre più sostenibile. Volkswagen Italia, infatti, partecipa come automotive partner di Vinitaly 2025 e del suo fuorisalone.
Oltre che in fiera, i modelli della gamma ibrida e plug-in della casa automobilistica saranno in mostra in piazza dei Signori dal 4 al 6 aprile. Un’attenzione per la tutela dell’ambiente ribadita da Veronafiere anche attraverso la recente installazione di cinque nuove postazioni di ricarica veloce per i veicoli elettrici nel proprio quartiere espositivo.
Basta e avanza per attirare sia gli appassionati del genere, i degustatori di nicchia, i turisti del gusto e i semplici curiosi.

Due altre immagini della conferenza stampa (foto ufficio stampa):

domenica 19 maggio 2024

Vinitaly 2024, i dati positivi nel comunicato di Veronafiere

Due degustatrici 'doc' nell'edizione 2014 di Vinitaly (foto Bordignon)
La 56.a edizione del Vinitaly, svoltasi nel mese di aprile a Veronafiere, ha ribadito la determinazione del ‘Sistema Italia’ a difendere i valori più alti e identitari che questo comparto rappresenta per tutto l’agroalimentare italiano.
A cominciare dalla presenza del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, per proseguire con una importante partecipazione del governo coordinata dal dicastero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, guidato dal ministro Francesco Lollobrigida, che ha visto intervenire la presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il vice premier e ministro degli Affari esteri e del commercio internazionale, Antonio Tajani, i ministri del Made in Italy, Adolfo Urso, della Cultura, Gennaro Sangiuliano, del Turismo, Daniela Santanchè e dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara.
I dati dello studio sul vino in Italia hanno evidenziato una produzione annua di 45,2 miliardi di euro (tra impatto diretto, indiretto e indotto), 303 mila occupati e un valore aggiunto di 17,4 miliardi di euro pari all’1,1% del Pil (lo sport, secondo stime dell’Istituto Credito sportivo vale l’1,3%). Senza il vino, si evince dall’analisi, il saldo commerciale del settore agroalimentare scenderebbe del 58% (da +12,3 a +5,1 miliardi di euro nel 2023).
All’impatto economico complessivo della filiera contribuisce in modo sostanziale il turismo enologico che, se alimenta “al margine” l’economia turistica delle grandi città, può diventare fondamentale (anche al di là degli effetti strettamente economici) per molti piccoli centri e comunità rurali a vocazione vitivinicola. Nelle rilevazioni dell’Associazione Città del Vino, il turismo enologico coinvolge annualmente circa 15 milioni di persone (fra viaggiatori ed escursionisti) con budget giornalieri (124 euro) superiori del 13% a quelli del turista medio, per una spesa complessiva di 2,6 miliardi di euro.
Non a caso, quest’anno il Masaf ha proposto agli operatori presenti a Vinitaly (97 mila di cui 30.070 esteri da 140 Nazioni, pari al 31% del totale) un nuovo spazio realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura, con un’esperienza immersiva tra installazioni multimediali, scritti antichi e opere d’arte.
La mostra “Vino tra mito e cultura” ha ospitato prodotti artistici provenienti sia dal Museo del Vino di Torgiano della Fondazione Lungarotti sia da diversi musei italiani, quest’ultimi grazie al contributo di Generali, ma anche documenti storici. Tra i capolavori presenti, è stato possibile ammirare “Le nozze di Cana” del Garofalo, “Bacco” di Annibale Carracci, “La vendemmia (allegoria dell’Autunno)” di Francesco Celebrano, “Baccanale” di Pablo Picasso, la “Statua di Satiro” in marmo del I secolo a.C., anfore vinarie in argilla dal IV secolo a.C. al IV secolo d.C. e molto altro ancora. Insieme alla mostra, i visitatori possono sperimentare l’arena immersiva “Divina”, un viaggio affascinante tra immagini al microscopio e visualizzazioni creative per una video esperienza sul territorio e sul vino dell’Italia.

mercoledì 6 marzo 2024

Vinitaly 2024: 4mila cantine già confermate

E' già tutto pronto a Verona per la 56.a edizione di Vinitaly, la grande 'kermesse' enologica che andrà in scena a Veronafiere dal 14 al 17 aprile prossimi.
A oggi, infatti, il quartiere fieristico di oltre 180mila metri quadrati è pronto a diventare l’agorà internazionale del 'wine business' per 4mila cantine già confermate. Una partecipazione espositiva consolidata che conferma la centralità del Salone internazionale del vino e dei distillati sempre più 'targetizzato' sulle esigenze delle imprese e sulla promozione del settore in Italia e sui mercati esteri, storici ed emergenti.
Va in questa direzione anche il nuovo Piano strategico di Veronafiere “One 2024-2026” che contempla un rafforzamento ulteriore della 'mission' di Vinitaly volta ad amplificare la piattaforma promozionale del brand per garantire, al contempo, investimenti per l''incoming' sulla manifestazione e sul prodotto italiano nelle piazze export più strategiche, grazie a un radicamento di Veronafiere ancora più capillare proprio in quelle aree.
Prosegue, inoltre, il percorso di selezione qualitativa degli operatori avviato per la 55.a edizione del 2023, con un programma straordinario di 'recruiting' che portò a Verona 29.600 operatori internazionali da 143 nazioni (su un complessivo di 93mila presenze), di cui oltre mille 'top buyer' scelti e ospitati da Veronafiere e Ice-Agenzia, mentre sono stati 11mila gli appuntamenti pianificati tra espositori e buyer sulla piattaforma Vinitaly Plus a cui si sono aggiunti quelli fissati direttamente tra aziende e operatori.

martedì 12 dicembre 2023

Anne Krebiehl è Wine Communicator of the Year per il 2023

Anne Krebiehl (foto ufficio stampa Veronafiere)
Importante riconoscimento a Londra per la Master of Wine Anne Krebiehl, tedesca, nominata "Wine Communicator of the Year" durante l’International Wine and Spirit Competition.
"Comunicatrice incredibilmente talentuosa e appassionata, Anne ha lavorato duramente per sostenere i vini della sua nativa Germania, così come dell'Austria e dell'Alsazia, ispirando molte persone lungo il percorso. È una narratrice naturale, c'è un tipo di gioia sensuale che emerge nelle sue comunicazioni", hanno affermato i giudici IWSC.
La giuria del premio, sponsorizzato da Vinitaly sin dal suo esordio nel 1996, ha riconosciuto le sue grandi abilità comunicative, che hanno reso un contributo eccezionale per la promozione del vino.
La Krebiehl è editor per Vinous Media Us per Germania, Austria e Alsazia, oltre che freelance dal 2009 con all’attivo varie pubblicazioni e contributi per riviste come The World of Fine Wine, Decanter, The Drinks Business e The Buyer.net.
La vincitrice del premio, considerato tra i più alti riconoscimenti nel settore beverage, è stata scelta tra candidature provenienti da oltre 90 paesi e parteciperà alla prossima edizione di Vinitaly, durante la quale condurrà una 'masterclass'.

sabato 1 aprile 2023

Cosa vogliamo vedere a Vinitaly 2023? Il mondo della viticoltura classica si scontra con un'innovazione dovuta

Vino a go-go al Vinitaly (foto Bordignon - Vinitaly 2014)
Di Michela Colaprico

Il 55esimo salone internazionale del vino di Verona si riconferma un crocevia di input, un catalizzatore di dialoghi tra approcci contrastanti alla viticoltura.
Un 'melting pot' di Paesi, di culture enologiche e di passioni smisurate.
Quello che emerge dalla grande affluenza prevista per Vinitaly 2023 e dalle decine di eventi collaterali sparsi per la città di Verona, è la volontà di avvicinarsi al mondo del vino con un senso critico che mai aveva raggiunto questi livelli: il consumatore non beve più vino che non racconti la storia di un territorio o di un produttore e il viticoltore non può più permettersi di produrre vini che non abbiano un cuore, un anima che non siano vibranti.
È questo uno dei nuovi 'trend' vinicoli: le vibrazioni del vino sono le sensazioni che in entrambe le direzioni di consumo e produzione sono indispensabili a descrivere il prodotto stesso.
Quello che fino ad oggi ha fatto lo 'storytelling', passa in mano alle azioni concrete, quelle che non hanno bisogno di essere descritte per essere percepite.
Il mondo del vino sta diventando sempre più empatico!
Empatico perché in un periodo in cui le novità del 'food and beverage' viaggiano ad un’incredibile velocità, in un panorama in cui tutto diventa accessibile, ciò che fa la differenza è il cuore!
Portiamo in tavola sempre ciò che ci rende felici, ciò che appaga la nostra gola ma anche la nostra volontà di fare la differenza in uno scenario critico a livello ambientale e sociale.
Se da un lato infatti lo sguardo del consumatore è rivolto alla sostenibilità, all’approccio etico all’acquisto, dall’altro, l’acquisto stesso diventa un gesto ponderato e analitico.
Commerciale, convenzionale, naturale, artigianale, luxury, biodinamico si incontrano quindi sotto un unico tetto, in un unico grande evento, che apre le porte al dialogo e al dibattito formativo.
Cercando quindi di tirare le fila e riassumere in poche parole quelle che sono le aspettative per questa 55esima edizione di Vinitaly possiamo dire che la parola chiave è fermento.
Fermento culturale, fermento innovativo ma anche fermento nel settore tradizionale, quello delle famiglie storiche del vino che in questa manifestazione hanno modo di raccontarsi.
Spazio quindi a grandi e piccoli produttori, spazio alle realtà territoriali, spazio ai vini autoctoni e alla ricerca: c’è posto per tutti.
Ricordiamo solo che dietro ogni bicchiere c’è quella storia che ci fa decidere cosa bere, cosa acquistare e quando: raccontiamola in maniera sincera, diretta e soprattutto empatica.
Evviva le vibrazioni che solo un sorso del nostro vino del cuore riesce a trasmetterci!

mercoledì 29 marzo 2023

Vinitaly: 55.a edizione, business e internazionalizzazione

Sopra e sotto: immagini del Vinitaly 2017 (foto Bordignon)
Quattro giorni per tornare la capitale mondiale del vino. E' Verona, che ha presentato il suo Vinitaly, che vedrà svolgere la sua 55.a edizione dal 2 al 5 aprile, con oltre quattromila aziende provenienti da tutta Italia e da oltre trenta nazioni, con un contingente record che supera i 1.000 top buyer (+43% sul 2022) da 68 Paesi selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia.
L’edizione 2023 del salone internazionale dei vini e dei distillati, è stata presentata a Roma da Federico Bricolo, presidente di Veronafiere SpA, e Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere SpA. Alla conferenza stampa è intervenuto anche Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, che proprio in queste ore ha dato il là all'importante disegno di legge contro i cibi sintetici, a difesa del prodotto italiano.
"Sarà un Vinitaly di servizio e sempre più funzionale alle esigenze delle aziende che operano sui mercati – ha spiegato il presidente di Veronafiere SpA, Federico Bricolo –. Una evoluzione prevista dal piano industriale con l’obiettivo di potenziare ulteriormente l’identità e la centralità della manifestazione, oggi riconosciuta quale brand in grado di trainare la promozione del vino italiano a livello internazionale. Il risultato della campagna straordinaria di incoming realizzata quest’anno ci proietta verso il Vinitaly del futuro, leva per la competitività e la crescita di questo settore strategico del made in Italy".
Tra le 68 rotte di destinazione del vino italiano che convergeranno a Verona emergono, oltre alle consolidate piazze di Stati Uniti e Canada (complessivamente oltre 200 'top client' della domanda), i 17 Paesi dell’Asia, guidati da Cina (130 'top buyer'), Giappone, Corea del Sud ma anche Hong Kong e Singapore, i 12 dal Centro e Sud America, con Brasile e Argentina in testa, nove stati africani e una mappa europea a quota 26.
In contemporanea, sugli oltre 100mila mq netti di superficie espositiva tra padiglioni fissi e tensostrutture al completo, anche gli altri due saloni professionali - Enolitech con Vinitaly Design e Sol&Agrifood con B/Open e Xcellent Beers - che portano il totale espositivo in quartiere a più di 4.400 aziende.
A fare da prologo al 55° Salone internazionale del vino e dei distillati, Vinitaly OperaWine, la super degustazione con i 130 produttori portabandiera selezionati da Wine Spectator in calendario sabato 1° aprile alle Ex Gallerie Mercatali, di fronte al quartiere fieristico.
Confermate anche le principali aree tematiche: Vinitaly Bio; International wine hall; Vinitaly Mixology; Micro Mega Wines a cura del 'wine writer' Ian D’agata con focus sulle produzioni di nicchia e a tiratura limitata; Taste and Buy, il 'matching' con operatori selezionati dalla rete fieristica in collaborazione con i Consorzi di tutela; Tasting Express con le più importanti riviste internazionali di settore.