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sabato 18 marzo 2023

L'ennesima bufala della stampa occidentale: Putin deporta i bambini, anzi li mangia

L'apertura online di oggi di "La Repubblica"
Il teatrino dell'assurdo dei quotidiani italiani continua. Quando si parla di Russia poi, riesce a superare vette di idiozia raramente raggiungibili. Se ne sono lette veramente di ogni genere, con l'avallo di falsità difficilmente credibili spacciate per vere.
Di poche ore fa che dietro al furto dello striscione degli ultrà della Roma, "Fedayn", ci sarebbe il Gruppo Wagner. Che poi potrebbe essere vero in senso lato, ovvero che alcune persone, che nella vita facciano parte del battaglione di mercenari di Evgenij Prigožin, potrebbero essere rimaste coinvolte nella vicenda. Il che è ben diverso che l'accollare a un esercito internazionale, impegnato in ben altre 'sottigliezze', come la conquista di Bakhmut e la resistenza nel Donbass, o la difesa dei governi africani dalle ingerenze occidentali.
Ridicola anche l'apertura de "La Repubblica" di questo venerdì, con un articolo intitolato: "“Arrestate Putin per i bimbi rubati”: la Corte dell’Aia apre la caccia". Vladimir Putin il 'cattivo', l'Adolf Hitler del nostro secolo, sarebbe vittima di un "mandato internazionale di cattura per il presidente e la sua “commissaria per i minorenni” Lvova-Belova. L’accusa è di aver fatto deportare i figli degli ucraini".
Caspita, per Putin, presidente della 'piccola e indifesa' Russia, che proprio in queste ore incontrerà il presidente della 'piccola e indifesa Cina', ma che, per la 'stampa igienica occidentale' è asserragliato nel bunker del Cremlino e circondato da frotte di partigiani ucraini, c'è di che preoccuparsi. "La Stampa" arriva a chiedersi: "Mandato di cattura internazionale per Putin, cosa succede ora?".
Già. Cosa succederà a Putin, solo di fronte a tutto il suo popolo, isolato alle manifestazioni cui pretende di partecipare, malato di cancro e incapace di reggersi in piedi durante i comizi? O forse la verità è semplicemente un'altra? Quella che i nostri giornali non raccontano, accusando di 'complottismo' chi semplicemente la mette in dubbio o non ci crede del tutto? Forse Putin veramente deporta i bambini. O, forse, peggio, li mangia. Qualcosa di molto affine a quanto succedeva, solo fino a pochi anni fa, sempre in Russia, quando al potere c'erano i comunisti. Corsi e ricorsi della storia. Anche di quella inventata.

lunedì 17 agosto 2020

L'ultima follia del Governo dell'Accoglienza: chiudere le discoteche

La prima pagina de "Il Quotidiano di Lecce"
E cosi il Governo delle Barzellette, quello le cui decisioni sembrano arrivare direttamente da Lercio.it, in uno dei momenti più drammatici della storia italiana, ha estratto dal cilindro l'ultima favola a brutto fine. Il 'brainstorming' andato in scena fra i cervelli più scarsi del Paese, una sorta di 'melange' che nemmeno Mel Brooks avrebbe osato assemblare nel suo "Frankenstein Junior", ha partorito l'ennesima idea senza senso a fronte della conclamata 'bufala' del contagio, servita con la complicità di giornalisti cui andrebbe ritirato il patentino, servi della notizia precotta al soldo del padrone di turno, un turno che, peraltro, almeno in Italia, non sembra volere cambiare.
Mentre africani, mediorientali, asiatici di ogni tipo e specie invadono l'Italia portando il Covid 'a piene mani' (per non parlare della criminalità e della violenza cui sono dediti già normalmente) e vengono accolti a braccia aperte da chi grazie a loro si arricchisce, la grande idea di Giuseppe Conte e del suo fantomatico comitato scientifico è di uno spessore rabbrividente: vuoi fermare il Coronavirus? Basta arrestare le discoteche. In questi locali varrà l'obbligo di indossare la mascherina fra le 18 e le 6. Avete capito bene. Se volete scalmanarvi alle 17.59 o alle 6.01 potrete farlo. I 'rave', quei meravigliosi 'partouze' di follia ammucchiata, che di solito durano come minimo tutta la notte, avranno così la possibilità di esprimersi al meglio nel momento dell'alba quando, finalmente, tutti i convenuti potranno togliersi la mascherina, lasciarsi andare in baci languidi e sudaticci.
Insomma, il presunto propagarsi del contagio è colpa dei giovani, mentre il numero di stranieri infetti accolti a piene mani sulle coste italiche non solo non viene preso in considerazione ma, anzi, viene aggiunto al computo totale dei contagiati di turno, come se il virus continuasse a essere un problema della popolazione italiana, senza sottolineare come il Belpaese sia ormai un Paese sulla via della guarigione, e che delle pochissime nuove vittime non ci vengono dette né la causa della morte né da quanto tempo fossero ricoverate. Tutto rimane avvolto nel mistero della più totale disinformazione, tesa solo alla giustificazione del 'continuum' dello stato di calamità. Uno stato, quello di emergenza, curiosamente (ri)prolungato fino al 15 ottobre, un mese dopo le elezioni regionali del 20 settembre, sul cui risultato questa situazione peserà certamente, e non poco, perché ogni mese che passa è tempo guadagnato alla sopravvivenza di questo Governo abbastanza cialtrone, che questa catastrofe ha accolto come una manna da spalmare sul pane quotidiano di un paziente altrimenti destinato alla morte.

Una parte dell'articolo uscito su "La Verità"

Coronavirus, quando Walter Ricciardi, l'espressione dell'OMS in Italia, ci raccontava come le mascherine non servissero a nulla...