L'apertura online di oggi di "La Repubblica" |
Di poche ore fa che dietro al furto dello striscione degli ultrà della Roma, "Fedayn", ci sarebbe il Gruppo Wagner. Che poi potrebbe essere vero in senso lato, ovvero che alcune persone, che nella vita facciano parte del battaglione di mercenari di Evgenij Prigožin, potrebbero essere rimaste coinvolte nella vicenda. Il che è ben diverso che l'accollare a un esercito internazionale, impegnato in ben altre 'sottigliezze', come la conquista di Bakhmut e la resistenza nel Donbass, o la difesa dei governi africani dalle ingerenze occidentali.
Ridicola anche l'apertura de "La Repubblica" di questo venerdì, con un articolo intitolato: "“Arrestate Putin per i bimbi rubati”: la Corte dell’Aia apre la caccia". Vladimir Putin il 'cattivo', l'Adolf Hitler del nostro secolo, sarebbe vittima di un "mandato internazionale di cattura per il presidente e la sua “commissaria per i minorenni” Lvova-Belova. L’accusa è di aver fatto deportare i figli degli ucraini".
Caspita, per Putin, presidente della 'piccola e indifesa' Russia, che proprio in queste ore incontrerà il presidente della 'piccola e indifesa Cina', ma che, per la 'stampa igienica occidentale' è asserragliato nel bunker del Cremlino e circondato da frotte di partigiani ucraini, c'è di che preoccuparsi. "La Stampa" arriva a chiedersi: "Mandato di cattura internazionale per Putin, cosa succede ora?".
Già. Cosa succederà a Putin, solo di fronte a tutto il suo popolo, isolato alle manifestazioni cui pretende di partecipare, malato di cancro e incapace di reggersi in piedi durante i comizi? O forse la verità è semplicemente un'altra? Quella che i nostri giornali non raccontano, accusando di 'complottismo' chi semplicemente la mette in dubbio o non ci crede del tutto? Forse Putin veramente deporta i bambini. O, forse, peggio, li mangia. Qualcosa di molto affine a quanto succedeva, solo fino a pochi anni fa, sempre in Russia, quando al potere c'erano i comunisti. Corsi e ricorsi della storia. Anche di quella inventata.