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giovedì 28 agosto 2025

'Risorse' a piede libero, marocchino semina il terrore a Bolzano

(foto tratta dal sito AdoleScienza.it)
L'ennesima 'risorsa' violenta ha colpito a Bolzano. Nessun ferito, per fortuna, ma l'ennesima dimostrazione che alcune 'etnie' appaiono più facilmente inclini a trasgredire il vivere civile.
Così, nel capoluogo dell'Alto Adige, un pregiudicato 29enne, di origine marocchina, all'interno del pronto soccorso dell'ospedale San Maurizio, prima ha insultato gli infermieri e poi ha aggredito un'operatrice con sputi e spintoni. Per finire, ha preso a calci e pugni gli agenti intervenuti per fermarlo.
Il nordafricano si è calmato solo di fronte alla minaccia di un poliziotto di colpirlo con il Taser, tuttavia non utilizzato.
A quel punto l'immigrato è stato bloccato e arrestato per i reati di violenza, minacce su incaricato di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale.

mercoledì 29 gennaio 2025

La vendetta delle Toghe Rosse: Meloni indagata

In Italia c'è qualcuno più potente della Mafia: la categoria dei magistrati, i veri 'intoccabili' del nostro Paese. E così, dopo che il loro potere viene messo a rischio dalla riforma Nordio, ecco l'ennesimo tentativo delle 'toghe' di lanciare una spallata giudiziaria contro il governo, inventandosi un avviso di garanzia per il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e altri membri del suo Governo, un vero e proprio tentativo di colpo di Stato che riporta alla memoria quello del 1994 contro Silvio Berlusconi.
Il mondo cambia, per fortuna, Donald Trump spodesta e combatte senza tregua la feccia 'woke' che per anni ha rischiato di ammuffire nella Casa Bianca, ma la 'fortezza' Europa si stringe a riccio contro il cambiamento.
La stessa premier ne ha dato notizia in un video sui social: "Intendo andare avanti a difesa degli italiani" la sua replica, "Non sono ricattabile".
L'indagine nasce da una denuncia dell'avvocato Luigi Li Gotti, e l'avviso di garanzia arriva da parte del procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi, lo stesso prosegue la Meloni, "del fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona".

domenica 12 gennaio 2025

I cortei per Ramy, criminali che ricordano un criminale

L'articolo del Corriere della Sera
L'Italia è il Paese dei falsi miti, dei finti martiri e delle vere stupidaggini. Fra cui si erge solenne la serie di manifestazioni a 'difesa della memoria' di Ramy Elgamlun extracomunitario egiziano residente da anni in Italia, di cui si conosce con certezza solo una cosa: era un criminale.
Infatti l'ANSA sottolinea come sia lui, sia l'altra persona con cui si trovava sullo scooter inseguito dai carabinieri il 24 novembre, un tunisino (altro nordafricano, guarda caso, la 'crema' dell'autoemarginazione nel Nostro Paese), avevano precedenti. Non solo. I due non si sono fermati all'alt richiesto da una pattuglia di forze dell'ordine in piena notte (sarebbe anche lecito chiedersi cosa faccia in strada a quell'ora una coppia di 'brave persone').
Straniero, con precedenti e senza fermarsi all'alt in piena notte. Ce n'è abbastanza e anche di più per giustificare un inseguimento da parte dei carabinieri. Di più: se le forze dell'ordine vi intimassero l'alt o, addirittura, vi stesero inseguendo, voi non vi fermereste? Certo, non vi fermereste se aveste la coscienza sporca.
Quello che è successo dopo, lo scontro, la caduta con conseguente morte dell'egiziano e tutto il resto non dovrebbe nemmeno interessare uno Stato che non abbia paura delle proprie leggi e che non debba sentire il bisogno di dover giustificare il comportamento dei propri addetti alla sicurezza. E che non dovrebbe nemmeno consentire di organizzare manifestazioni da parte di facinorosi che, è l'unica spiegazione, altro non rappresentano idealmente che fiancheggiatori di criminali tanto che, secondo logica, andrebbero tutti segnalati, schedati e, se trovati anch'essi con precedenti penali, arrestati.
Questo chiede la gente che rispetta naturalmente le leggi, che non può ammettere come sia possibile che antagonisti e una presunta 'intellighenzia' manovrata dalla Sinistra, blocchino le città e spargano il terrore per difendere una memoria che andrebbe, invece, dimenticata al più presto, assieme ai crimini che hanno riempito la fedina penale di chi non c'è più.