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sabato 22 gennaio 2022

Stranieri violenti: maghrebino arrestato per stupro a Milano

'Risorse' ancora protagoniste nel nostro Paese: questa volta di scena un extracomunitario di origine magrebina, senza fissa dimora e con precedenti di polizia, ritenuto responsabile di violenza sessuale e rapina aggravata commessi lo scorso 21 dicembre a Segrate, ai danni di una 40enne del luogo.
L'indagine è scaturita dalla segnalazione della donna che quella sera, intorno alle 23.30, stava rientrando presso la propria abitazione di Segrate quando a un tratto, dopo avere parcheggiato l'auto in garage, è stata avvicinata, nell'ascensore del suo condominio, dallo straniero che, dopo averla percossa e minacciata di morte, l'aveva costretta a subire un rapporto sessuale orale e completo. Nella circostanza l'uomo le aveva anche rapinato il cellulare e la somma di 30 euro.
La vittima, in stato di shock, riusciva successivamente a rientrare a casa e a chiamare i Carabinieri i quali sono subito accorsi per raccogliere il suo racconto attivando le indagini, partite dalla descrizione fornita dalla persona offesa e dall'analisi delle telecamere di videosorveglianza della zona.
L'uomo, Ayoub Gerrad, 27 anni, era sbarcato a Lampedusa nel 2016, uno dei tanti accolti a braccia aperte dai 'buonisti' di casa nostra, cui ora potrà rivolgersi la donna di Segrate per 'ringraziarli' della violenza subita. Gerrad nel 2018 aveva già subito una condanna a tre anni e quattro mesi a Brescia. Poi arresti e denunce per violenza, minacce, resistenza, oltraggio e danneggiamento. L’8 settembre 2021 l’ultimo ordine di allontanamento, ovviamente mai eseguito, in quanto il Marocco ha bloccato i voli di rimpatrio. E una serie di rapine erano state effettuate fra Monza, Sesto San Giovanni e Milano anche dopo la violenza sessuale.

mercoledì 19 gennaio 2022

Salvadoregno abusa della figlia 15enne, arrestato a Milano

Una 15enne latina festeggia la 'Quinceañera'
Non si fermano i casi di violenza collegati agli stranieri residenti a Milano. In questo caso protagonista un quarantaduenne salvadoregno finito in carcere su ordine del gip Alessandro Di Fazio per abusi sessuali alla figlia quindicenne.
Un'accusa terribile, documentata attraverso l’audizione protetta della minore, che ha testimoniato come l'uomo, dall'estate 2019 sino allo scorso mese di novembre, si sarebbe reso autore di frequenti condotte violente nei confronti della giovane, nonché di ripetuti atti sessuali culminati in condotte di auto ed eteroerotismo e palpeggiamenti, il tutto approfittando dei momenti di assenza della madre.
Le indagini dei Carabinieri della compagnia Duomo erano scattate lo scorso 31 dicembre, quando la quindicenne aveva chiesto alla datrice di lavoro della madre dove poter denunciare il padre che "le faceva delle cose brutte come un fidanzato brutto di notte". Poi lo scorso 12 gennaio è scattato il fermo quando il quarantaduenne aveva acquistato un volo aereo di solo andata per El Salvador.
Da parte sua, l'uomo ha tentato di difendersi: "Mia figlia si è inventata tutto solo perché delle volte le ho tolto il cellulare". Una versione ritenuta non credibile dal giudice. "Non sussistono ragioni - si legge nell'ordinanza di convalida del fermo emesso dal pm Alessandro Gobbis - per dubitare della veridicità delle dichiarazioni rese dalla vittima, alla luce della coerenza e della spontaneità che le ha caratterizzate e dall'assenza, dall'altra parte, di riscontri da quanto riferito dal padre".