'Risorse' ancora protagoniste nel nostro Paese: questa volta di scena un extracomunitario di origine magrebina, senza fissa dimora e con precedenti di polizia, ritenuto responsabile di violenza sessuale e rapina aggravata commessi lo scorso 21 dicembre a Segrate, ai danni di una 40enne del luogo.
L'indagine è scaturita dalla segnalazione della donna che quella sera, intorno alle 23.30, stava rientrando presso la propria abitazione di Segrate quando a un tratto, dopo avere parcheggiato l'auto in garage, è stata avvicinata, nell'ascensore del suo condominio, dallo straniero che, dopo averla percossa e minacciata di morte, l'aveva costretta a subire un rapporto sessuale orale e completo. Nella circostanza l'uomo le aveva anche rapinato il cellulare e la somma di 30 euro.
La vittima, in stato di shock, riusciva successivamente a rientrare a casa e a chiamare i Carabinieri i quali sono subito accorsi per raccogliere il suo racconto attivando le indagini, partite dalla descrizione fornita dalla persona offesa e dall'analisi delle telecamere di videosorveglianza della zona.
L'uomo, Ayoub Gerrad, 27 anni, era sbarcato a Lampedusa nel 2016, uno dei tanti accolti a braccia aperte dai 'buonisti' di casa nostra, cui ora potrà rivolgersi la donna di Segrate per 'ringraziarli' della violenza subita. Gerrad nel 2018 aveva già subito una condanna a tre anni e quattro mesi a Brescia. Poi arresti e denunce per violenza, minacce, resistenza, oltraggio e danneggiamento. L’8 settembre 2021 l’ultimo ordine di allontanamento, ovviamente mai eseguito, in quanto il Marocco ha bloccato i voli di rimpatrio. E una serie di rapine erano state effettuate fra Monza, Sesto San Giovanni e Milano anche dopo la violenza sessuale.
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sabato 22 gennaio 2022
venerdì 30 ottobre 2020
Terrorismo islamico, dalla Lamorgese solo stizza e zero giustificazioni
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L'articolo interno tratto dalle pagine de "Il Giornale" |
Il pluriomicida, terrorista islamico, è uno fra le migliaia di altri suoi compari sbarcati a Lampedusa e liberamente sparsi poi per l'Europa senza controllo ferire da parte delle autorità italiane.
Alle critiche dell'opposizione, alla ricerca di una risposta, la Lamorgese ha preferito rispondere piccata senza fornire né dati né numeri né uno straccio di azione, rispendendo al mittente le critiche, non si capisce perché. Insomma, assieme all'assassino proveniente dalla Tunisia, ne potrebbero essere sbarcati altri dieci, cento o mille, la Lamorgese non solo non lo sa, ma non ha fatto, non intende fare e non farà nulla per saperlo o per scoprirlo.
Anzi, il ministro dell'Interno ha perfino fornito una 'giustificazione' dell'aumentato numero di sbarchi, non attraverso le mancate azioni respingimento, ma a causa della problematica situazione economica della Tunisia dovuta al proliferare del Covid-19.
Porte aperte più che mai, insomma, perché i 'poveri tunisini' hanno il coronavirus (e quindi magari saranno pure infetti, mentre in Italia invece stiamo benissimo...) e per stare bene economicamente devono sbarcare nella 'terra promessa' italica ed europea...
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La farneticazioni della Lamorgese commentate in un 'tweet' di Matteo Salvini |
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L'apertura de "Il Giornale" |
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