domenica 2 agosto 2020

Cardinal, una serie tv da conservare in teca protetta

Karine Vanasse e Billy Campbell
Non ci vuole poi molto per identificare in "Cardinal" una delle migliori serie televisive poliziesche degli ultimi anni, assieme a "The Sinner". Onore al merito a tutti coloro che hanno reso questo telefilm (sì, a me piace ancora chiamarlo così) una storia coinvolgente sebbene non frenetica.
La produzione canadese si fa sentire, così lontana da quella degli 'action' statunitensi. Quattro stagioni, ognuna con un cattivo 'seriale' da inseguire, stanare, raggiungere e consegnare alla giustizia.
In mezzo a decine di coinvolgimenti emotivi, dubbi e struggimenti personali, lode ai due protagonisti, il sempre accigliato Billy Campbell, attore virginiano nei panni del protagonista, il detective John Cardinal, macerato nelle proprie contraddizione e tormentato da un'esistenza spigolosa, e soprattutto l'eburnea Karine Vanasse, attrice quebecchese nelle vesti del detective Lise Delorme, bellissima e riflessiva, bella senza trucco e senza vestiti aderenti, priva di forzature per una serie molto aderente alla realtà.
Altrettanto vincente la durata della serie, composta da quattro stagioni, numero che permette di non debordare dalla linea del racconto e di mantenere alto l'interesse dello spettatore, garantendo quel pizzico di nostalgia allo scorrere dei crediti finali dell'ultima puntata.